L'intervista è del 29 settembre 1963. La fidanzata nel testo viene chiamata Milena (quindi, Cantù).
"Antologia di Cucciolo"... era di sicuro una raccolta dei fumetti di Cucciolo e Beppe!!! Oggi sono fumetti introvabili.
Chiedo scusa e mi autocito:
"(...) questo fumetto già esisteva dal 1940, ma Giorgio Rebuffi a partire dal 1952 umanizzò Cucciolo (piccolo e saggio come Topolino) e Beppe (alto e tonto come Pippo) che in origine erano due cani. Rebuffi è stato anche il creatore di Tiramolla e Trottolino, insomma uno dei geni del Novecento italiano, almeno per quanto riguarda la mia formazione. Tra l'altro, insieme a Pirandello e un po' Sciascia, è forse l'unico autore italiano a essere stato tradotto con reale successo in Francia (in francese Tiramolla si chiama Elastoc).
Rebuffi inserì nella serie nuovi caratteri: il lupo russoski Pugaciëff, Giona il menagramo, il canguro Kocho che "parla" esponendo cartelli, La Peppa, Gigorocane, Rapax, Grifagno Sparagno e molti altri, tra cui i nipotini di Beppe che si chiamano Tip, Top e Tap. Questo è un capolavoro di emulazione: sono state prese le consonanti dei due nipoti di Topolino (Tip e Tap) e sono state moltiplicate per i nipoti di Paperino (i tre Qui, Quo, Qua), mantenendone la vocalizzazione, come potrà essersi agevolmente accorto chiunque abbia fatto un po' di esegesi biblica.
L'emulazione disneyana è una sana abitudine e fa piacere sapere che essa era stata messa in atto dagli stessi autori Disney che lavoravano parallelamente ai F.I.P. [fumetti italiani poveristi]. E' il caso di Rebuffi, autore di storie topolinesche, ma anche del grande Giovan Battista Carpi, per esempio, che fu il creatore di Nonna Abelarda e Soldino. Carpi raccontava che lavorando a questa testata "parallela" si sentiva molto più libero di quando doveva rispettare le minuziose regole disneyane.
L'ingenuità delle storie di Rebuffi è commovente, i disegni sono essenziali, nella stampa al bianco e nero si aggiunge inspiegabilmente l'arancione, una scelta cromatica comunque tipica di molta grafica coeva. Quando mi capitava di leggerli da piccolo, abituato ai colori e alle avventure straordinarie disneyane, ne restavo intristito."
Purtroppo non solo gli albi di Cucciolo sono facili da trovare oggi. Anche il libro della Cederna è fuori catalogo da tempo. Peccato, perché il tono lieve e mai infastidito o ironico con cui descrive la casa piccolo-borghese della famiglia Celentano è magistrale. Pensiamo con raccapriccio a quello che avrebbe potuto scrivere una sofisticata e semianalfabeta inviata di un qualsiasi femminile di oggi.