Lo temevo...uffa, non parlo più
E secondo me sbagli! Perchè è proprio in questo topic che varrebbe la pena discutere della necessità o meno di continuity. Perchè fino a che ci confrontiamo (in altro topic) su due visioni diverse del mondo dei fumetti Disney, quella allegramente destrutturata e a volte incongruente (ma con cosa?) di Martina e quella rigidamente escatologica di Don Rosa, va bene. Ognuno ha il suo punto di vista, e ci mancherebbe che così non fosse. Il mio punto di vista in merito l'ho già espresso, ed è a favore di una visione dei personaggi che non tenga necessariamente memoria degli eventi delle storie precedenti, e che quindi possa generare intrinseche contraddizioni di continuity, cosa che non mi disturba affatto, in Martina come in qualunque altro autore classico. La visione di Martina è quella della commedia dell'arte all'italiana, dove ad esempio i character di Totò e Peppino, pur rimanendo sempre sè stessi come spirito nei vari film interpretati, passano da una avventura all'altra senza alcun collegamento con le avventure passate. E ci sarebbe poi molto da ragionare sul livello di destrutturazione di Martina, che è vero che a volte generava incongruenze, ma è pur vero che manteneva fermi nel tempo sia il carattere dei personaggi, sia alcune soluzioni narrative (es. il solaio di Pippo con annessi bauli o oggetti di trisavoli, o il salvadanaio dei nipotini puntato da Paperino, o ancora Paperone che si reca in visita a casa di Paperino e nipoti per affibbargli qualche lavoro con annesso teatrino di dispetti incrociati, ecc.) sulle quali Martina non ha mai a mia memoria generato incongruenze - e guai a chi le considera stanche ripetizioni di se stesso, si tratta a mio parere di veri e propri "tormentoni" introdotti da Martina nelle sue storie a fumetti 30 anni prima che "Drive In" introducesse questo tipo di schema di successo nella comicità televisiva. E intendiamoci, ci tengo a dirlo: io amo Don Rosa, e quando vedo un preview di ZP su una sua storia non sto nella pelle fino a pubblicazione (e lettura) avvenuta. L'unica cosa su cui esprimo al massimo un sommesso rammarico è il fatto che se si liberasse della sua ingombrante impalcatura di refenzialità continuativa il grande Don Rosa potrebbe esprimere magari una maggiore creatività - e questo, si badi bene, non è comunque un rimprovero verso quello che considero l'unico grande Maestro Disney nato artisticamente dopo il 1980.
Ma tornando all'origine e al tema del topic in oggetto, qui stiamo discutendo di una storia molto particolare, che Martina stesso ha concepito serializzata e a puntate, e con uno schema di collegamento ben preciso. E allora, finchè tu autore vuoi scrivere oggi una storia di paperi (o topi) Disney inserita in un contesto storico qualsiasi, non mi disturba affatto che tu scelga una soluzione narrativa priva di riferimenti continuativi con altre storie, basta che però la storia la chiami "Paralipomeni" o come ti pare. Ma se vuoi scrivere un capitolo 2-bis della "Storia e gloria", allora no, non sei libero di fare come ti pare. Non puoi prescindere da quanto Martina ha narrato in quel contesto, non puoi generare incongruenza con quella saga, non puoi cambiare il nome del trisavolo di questo o quel personaggio. E ti dirò di più: su un capitolo 2-bis, vorrei anche vedere una certa omogeneità stilistica con il grande Martina - e non ambisco certo a leggere qualche "Grunf" o "Hrumf" di Zio Paperone, o qualche bastonata in testa di Paperino (anche se non nascondo che mi piacerebbe), ma come minimo mi aspetto una totale assenza di incongruenze formali stilistiche (oltre che sostanziali, ovviamente). Se poi ci fosse anche allegata la nona moneta metallica per la mia collezione, sarei la persona più felice del pianeta, ma non ambisco a tanto e quindi mi accontento!
Per concludere: ho molte aspettative su questa storia, così come le avevo quando ho letto i capitoli aggiuntivi della saga di Don Rosa o anche i suoi seguiti di storie barksiane, ma anche perchè no quando ho letto i seguiti di Reginella o di Rebo. E come non sono andate deluse nei casi che ho appena citato, mi piacerebbe che non lo fossero in questo caso, che per me ha anche particolari ragioni affettive essendo legato ad una storia che ho letto e amato molto nella mia infanzia. Speriamo bene...