Temo di non essere all'altezza della discussione per poter sostenere una tesi coerente. Però, qualcosa posso dire:
- se in un concorso pubblico si fanno domande sul gossip, questo scredita il concorso, non promuove certo il gossip.
- Il fatto che molti libri stiano "al di sotto" di molti fumetti (accettando la genericità dell'enunciato), allo stesso modo, non rende i fumetti più "culturali". Non si tratta di fare classifiche.
- Su Maus, niente da dire, hai ragione. E non certo solo lì. Solo che bisogna fare delle distinzioni, insomma, non tutto il fumetto è cultura: se hai tempo da perdere, guarda qua (
http://www.misterkitty.org/extras/stupidcovers/index.html ) o qua (
http://www.seanbaby.com/stupcom.htm ) per qualche esempio di cose che ci potevano essere risparmiate, pur essendo involontariamente anche molto divertenti.
- Mi espongo pure a sostenere che anche nel campo del fumetto Disney - quello che conosco meglio - una percentuale della produzione non sia più culturale del mio pane quotidiano : questo sfama me, quella i suoi autori, niente di più. Poi ognuno escluderà i suoi beniamini, non serve che li suggerisca, ma il punto rimane. Sono disposto a considerare molto meglio un Don Rosa che sforna due storie all'anno quando ha l'ispirazione, che non un settimanale che mi subissa con 360 dimenticabili storie nuove all'anno.
- Mi permetto di consigliare, visto che l'ho finito da poco, "Apocalittici e Integrati" di Eco. Intro e primo capitolo paccosi, ma dal secondo in poi è una goduria sentir parlare il nostro semiologo dei livelli di lettura di Steve Canyon e dei meccanismi iterativi dei peanuts, tra le altre cose. Fornisce pure delle interessanti distinzioni tra kitsch e cultura alta che possono far riflettere. (non sono un buon recensore, lo so)
- Ed ora, una provocazione. Anzi, no.