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In molte storie, come quella del "guaio mobile" o quella della "rivolta della macchine", si lascia ad intendere che il deposito non abbia solo la funzione di sede delle varie aziende P.d.P. e ufficio del "grande vecchio", ma anche abitazione con tanto di cucine e camere da letto.
(Oltre che sala denaro, ovviamente!)

In altre storie, come la prima di Paperinik (il diabolico vendicatore) o anche quella di Siegel che ho letto sull'ultimo Grande Classico  ("Paperone e la cometa della sfortuna") e moltissme altre, Paperone usa il deposito come sede di lavoro (e di auree abluzioni...), ma alla sera fa ritorno "a casa" ovvero una villa poco fuori Paperopoli....

Quale versione della vita di P.d.P. prevale in questi ultimi 20 anni?
(eh si!  sono riamsto un po' indietro....)

Direi che Paperone si è definitivamente trasferito al Deposito (non so che fine abbia fatto la villa)

L'altro residente stabile nel deposito è Battista

La mia interpretazione è che per risparmiare (e per vigilare meglio sui suoi dollari) abiti usualmente al deposito, e che torni nella villa quando è bella stagione (niente spese di riscaldamento!) e/o quando ha voglia di maggior confort.
Inoltre a me piace pensare che abbia anche una sede in centro a Paperopoli, una sorta di "deposito urbano", ma che sia nel contempo piú "palazzo" che "deposito".

La mia interpretazione è che per risparmiare (e per vigilare meglio sui suoi dollari) abiti usualmente al deposito, e che torni nella villa quando è bella stagione (niente spese di riscaldamento!)

Ottima risposta Giona, anche a me piace pensare che sia così!

Nelle storie nuove la villa non la vedo da 20 anni...

La villa non la vedo da tantissimi anni, e anche quando la vedevo era una cosa principalmente americana.  Specialmente Strobl.

La villa non la vedo da tantissimi anni, e anche quando la vedevo era una cosa principalmente americana.  Specialmente Strobl.

È vero, ma in alcune storie italiane si parla esplicitamente di "residenza estiva".

La villa non la vedo da tantissimi anni, e anche quando la vedevo era una cosa principalmente americana.  Specialmente Strobl.

No, c'era anche in parecchie storie italiane degli anni sessanta, primi anni settanta. Così, su due piedi, mi viene in mente una storia disegnata da Gatto con ZP che invita nella sua villa i nipoti e per la rabbia rompe la statuina di una sirena.

No, c'era anche in parecchie storie italiane degli anni sessanta, primi anni settanta. Così, su due piedi, mi viene in mente una storia disegnata da Gatto con ZP che invita nella sua villa i nipoti e per la rabbia rompe la statuina di una sirena.

I primi settanta sono più di 30 anni fa... :

I primi settanta sono più di 30 anni fa... :

Urk, e' vero! Come mi sento vecchia...

Urk, e' vero! Come mi sento vecchia...

Pure io...
ehi... chi mi ha rubato la dentiera? e la pancera del dottor Gibaud?

Così, su due piedi, mi viene in mente una storia disegnata da Gatto con ZP che invita nella sua villa i nipoti e per la rabbia rompe la statuina di una sirena.

Dovrebbe essere Paperone e il segreto della sirena....... bellissima, a mio modo di vedere.
Mi sa che siamo tutti piu' o meno della stessa eta'... anno piu' anno meno!

Dovrebbe essere Paperone e il segreto della sirena....... bellissima, a mio modo di vedere.
Mi sa che siamo tutti piu' o meno della stessa eta'... anno piu' anno meno!

Eh si...le storie che vido più frequentemente citate sono quelle a cavallo tra i 60 e i 70...ovvero quelle che divoravano allora i 40enni (e più...) di oggi.

Visto anche il recente gadget del Deposito di ZP allegato a Topolino, la residenza ufficiale è questa... almeno in Italia... la villa è solo un luogo di riposo utilizzato sporadicamente....

Eh si...le storie che vido più frequentemente citate sono quelle a cavallo tra i 60 e i 70...ovvero quelle che divoravano allora i 40enni (e più...) di oggi.

Temo anch'io  

(al di là dei ricordi di infanzia...stiamo parlando di un periodo con la maturità di Scarpa e Carpi, l'arrivo di Cavazzano, Asteriti e Scala a fare la loro parte, Martina che scrive storie per adulti e Cimino al suo momento d'oro...e si potrebbe continuare...)

Temo anch'io  

(al di là dei ricordi di infanzia...stiamo parlando di un periodo con la maturità di Scarpa e Carpi, l'arrivo di Cavazzano, Asteriti e Scala a fare la loro parte, Martina che scrive storie per adulti e Cimino al suo momento d'oro...e si potrebbe continuare...)

A costo di essere noioso, ripeto che per me quello che va dal 66 al 73 è il periodo d'oro di Topolino.
Certo, il fatto di aver letto quelle storie da bambino ha il suo peso...però in quegli anni gli autori "storici" erano davvero tutti al massimo, mentre altri "minori" (come ad es. Bramante) dal tratto meno felice che avevano caratterizzato i primi anni '60, non comparivano più.
Poi, purtroppo, a metà anni '70 arrivò Gatti, Martina si inaridì...

Eh si...le storie che vido più frequentemente citate sono quelle a cavallo tra i 60 e i 70...ovvero quelle che divoravano allora i 40enni (e più...) di oggi.

Beh, io quaranta ancora non li ho fatti, ma avevo un fratello di dieci anni piu' grande e sono cresciuta leggendo i SUOI giornalini... quindi il conto torna  

Beh, io quaranta ancora non li ho fatti, ma avevo un fratello di dieci anni piu' grande e sono cresciuta leggendo i SUOI giornalini... quindi il conto torna  

Io ne ho 41 e in teoria dovrei conoscere solo le storie dal 1970 circa in avanti...ma per fortuna in quell'anno iniziai a comprare pure i classici che ristampavano le storie di circa un lustro prima...trovai così il modo di colmare, classico dopo classico, la lacuna temporale.

cioè lo stesso che ho fatto poi io un paio d'anni dopo...

Non solo: nelle prime storie di Paperinik Paperone, per motivi di sicurezza, trasferisce il suo denaro in un deposito segreto (questo è citato in Paperinik e le impronte rivelatrici e anche in una storia con Paperinik e Paperinika, che però non ricordo...) In queste storie (mi riferisco in particolare a quella delle impronte rivelatrici) sembra che Paperone non abbia nè una villa nè un deposito, ma una via di mezzo: una villa-fortezza con all'interno una cassaforte-piscina contenente tutto il suo danaro...

In altre storie, come la prima di Paperinik (il diabolico vendicatore) o anche quella di Siegel che ho letto sull'ultimo Grande Classico  ("Paperone e la cometa della sfortuna") e moltissme altre, Paperone usa il deposito come sede di lavoro (e di auree abluzioni...), ma alla sera fa ritorno "a casa" ovvero una villa poco fuori Paperopoli.... Quale versione della vita di P.d.P. prevale in questi ultimi 20 anni?
(eh si!  sono riamsto un po' indietro....)

Oltre a quella già citata alcuni sapranno che in alcune storie italiane esistono vari depositi e che zioPaperone abitasse nel deposito n1.

Anche in "Paperino e la norma delle regole" Zio Paperone possiede una villa.

Se Don Rosa nella saga sulla vita di ZP disegna l'incontro con i nipoti in una villa scura un motivo ci sarà!Chi meglio di lui ha fatto queste ricerche!

Se Don Rosa nella saga sulla vita di ZP disegna l'incontro con i nipoti in una villa scura un motivo ci sarà!Chi meglio di lui ha fatto queste ricerche!

Beh quello forse e' dovuto al fatto che il primo incontro nel '47 avvenne in una villa scura.  Anche noi un po' di ricerche le abbiamo fatte.

Beh quello forse e' dovuto al fatto che il primo incontro nel '47 avvenne in una villa scura.  Anche noi un po' di ricerche le abbiamo fatte.

Sul volumone D.U.C.K., nell'introduzione del dodicesimo capitolo, lo dice......

Beh quello forse e' dovuto al fatto che il primo incontro nel '47 avvenne in una villa scura.  Anche noi un po' di ricerche le abbiamo fatte.

Ricerche di che tipo?Ricordo che con la serie duck tales pensai di aver risolto questo dubbio...ma invece...!

Ricerche di che tipo?Ricordo che con la serie duck tales pensai di aver risolto questo dubbio...ma invece...!

La parola "ricerche" l'avevo usata in tono ironico, quello che volevo dire era che avevo letto la storia del '47 nella quale Paperone appariva per la prima volta, e li effettivamente la villa era buia; per lo meno lo era secondo la colorazione della versione che io ho visto.