Papersera.net

Ciao

Ho riletto recentemente questa storia della mia infanzia, o quasi, su un vecchio GCD.
La storia, come già fatto notare in post che ho trovato qua e là, è di per sé piuttosto strampalata...
Inoltre a giudicare dal lettering (e da un certo senso logico) risulta pesantemente "ritoccata" nei dialoghi (vedi la primissima vignetta in cui ZP dice "quel... BE', LASCIAMO PERDERE'': che cosa mai si voleva censurare??)  e anche nei disegni: la testa del bassotto in conclusione di storia è chiaramente appiccicata sopra quella del pirata (e non sembra proprio farina del sacco di Gatto). Per non parlare dell'assurda conclusione (il bassotto solitario intraprendente che dice "non ditelo agli altri!").
Mi domando: ma che vorrà dire?? Anche l'edizione di topolino libretto era così?

Ste

Ciao,

Mi hai incuriosito, stasera mi riguardo la storia, della quale, per comodita' di chiunque altro volesse rileggersela, riporto il link al COA:

http://coa.inducks.org/s.php?c=I+TL+1132-C

  - Paolo

Grazie! Al link non avevo proprio pensato, e sì che prima di postare avevo fatto una piccola ricerca su quel titolo .
Fammi sapere!

La sceneggiatura è di Siegel che per queste storie (mare, misteri...) andava matto ma qualcosa deve essere andato storto e in tutta la storia sembra "mancare" qualcosa. L'unità della storia stenta parecchio e la conclusione sembra quasi rimandare a qualcosa che non compare (o che forse...è scomparso). Sarebbe effettivamente interessante sapere come era in origine.
A margine aggiungo che Gatto non mi sembra il massimo per le atmosfere di Siegel, troppo "solare" se capite cosa intendo (pensate a Scarpa nel "paese-che-non-c'è" o a Scala con il giocattolaio...)

La sceneggiatura è di Siegel che per queste storie (mare, misteri...) andava matto ma qualcosa deve essere andato storto e in tutta la storia sembra "mancare" qualcosa. L'unità della storia stenta parecchio e la conclusione sembra quasi rimandare a qualcosa che non compare (o che forse...è scomparso). Sarebbe effettivamente interessante sapere come era in origine.

Pienamente d'accordo, anche a me la storia ha dato queste sensazioni.

A margine aggiungo che Gatto non mi sembra il massimo per le atmosfere di Siegel, troppo "solare" se capite cosa intendo (pensate a Scarpa nel "paese-che-non-c'è" o a Scala con il giocattolaio...)

Qui invece sono meno d'accordo, trovo che Gatto abbia fatto un buon lavoro con questa storia. La trama è sconclusionata ma i disegni sono ineccepibili.

Fammi sapere!

Allora, ho riletto la storia, pero' il topo oiginale era troppo difficile da raggiungere (seconda fila con scatolone davanti alla libreria...) e mi sono accontentato, come primo approccio, di Paperfantasy 6.

Sicuramente ci sono delle riscritture, e altrettanto sicuramente il bassotto non c'entra nulla.

La storia, poi, per dirlo in provenzale antico, usando un giro di parole, Siegel l'ha scritta col censura!  

Vedro' di ripescare il topo originale.

  - Paolo

L'ho letta per la prima volta di recente. Molto promettente l'inizio, assolutamente deludente il finale.

Ciao

Ho riletto recentemente questa storia della mia infanzia, o quasi, su un vecchio GCD.
La storia, come già fatto notare in post che ho trovato qua e là, è di per sé piuttosto strampalata...
Inoltre a giudicare dal lettering (e da un certo senso logico) risulta pesantemente "ritoccata" nei dialoghi (vedi la primissima vignetta in cui ZP dice "quel... BE', LASCIAMO PERDERE'': che cosa mai si voleva censurare??)  e anche nei disegni: la testa del bassotto in conclusione di storia è chiaramente appiccicata sopra quella del pirata (e non sembra proprio farina del sacco di Gatto). Per non parlare dell'assurda conclusione (il bassotto solitario intraprendente che dice "non ditelo agli altri!").
Mi domando: ma che vorrà dire?? Anche l'edizione di topolino libretto era così?

Ste

Sono andato a prendere il Topo originale e posso confermare che la storia era cosí anche nella prima stampa.

Sono andato a prendere il Topo originale e posso confermare che la storia era cosí anche nella prima stampa.

Giusto la frase di Archimede "potrei offendermi" nell'originale era "Di che offendersi"... perche' l'hanno cambiata? E che ne so? Per hobby?

  - Paolo

Sono andato a prendere il Topo originale e posso confermare che la storia era cosí anche nella prima stampa.

Che tristezza.

Ma sai cos'è che mi turba di più?? Pensare che il finale ''originale'' (prima delle riscritture e decapitazioni, anche se mai pubblicato) fosse peggiore di questo!