Ho visto ieri sera, nel pittoresco cinema di Urbino, "Bastardi Senza Gloria". Non reputo sia necessaria la creazione di un topic apposito (forse sbaglio?) per un commento veloce. NON recensirò il film, primo perché è stato già fatto, secondo perché mi troverei in netta difficoltà.
"BSG" è un film difficile da valutare. Tarantiniano fino al midollo, certo, con lunghissimi dialoghi (qui tanti in tedesco sottotitolato) spezzati da scene d'azione fulminee, con inquadrature ardite, con citazioni qua e là, con il grottesco, il surreale, la riscrittura della storia che si sostengono a vicenda. E poi qualche battuta al vetriolo, interpretazioni convincenti, scene altamente cinematografiche.
Eppure... Mah, eppure non mi ha convinto. Per nulla. L'impressione è che Tarantino stia diventando un po' come schiavo di se stesso. Che debba a tutti i costi presentare quelle solite tematiche in quella forma ricorrente. Che l'uso di uno stile si stia trasformando in forzatura.
Ma questo è solo un dettaglio. E' il film in sé che non mi sconfinfera. Lungo, lunghissimo. A un certo punto la palpebra si fa pesante e tenerla su è impresa non da poco. Spezzato, diviso in capitoli che spesso fanno storia a sé e che sono qualitativamente sproporzionati tra loro. Ho apprezzato tanto "Kill Bill". Ma la katana della Sposa è ben più affilata del coltellaccio di Brad Pitt.
Insomma, "BSG" mi ha dato l'impressione di una torre fatta coi lego un po' traballante, i cui mattoncini, sfavillanti e coloratissimi, non riescono a trovare un'armonia d'insieme che renda convincente e salda la torre tutta.
E al di là del metaforone conclusivo, il mio voto (ormai un vizio!) non può superare di tanto la sufficienza. Da Quentin ci si aspetta qualcosa di più. Non qualcosa di diverso, oramai è chiaro, ma qualcosa di più.