Casualmente mi sono ritrovato nel computer Le Iene di Tarantino e ho detto: "Ma si..vediamo questo "grande capolavoro", questo "cult" del cinema anni '90..".
Posso dire di esserne rimasto sinceramente deluso.
Premetto di non essere un amante di Tarantino e anzi mi infastidisce sopratutto il modo in cui viene elogiato e declamato quasi come un "rivoluzionario del cinema" a cui nessun'altro può affiancarsi.
Riconosco che per il bassissimo budget utilizzato il film è ben riuscito, le interpretazioni di Harvey Keitel, Steve Buscemi e Tim Roth in particolare sono degne di encomio, ma la storia, di per sè originale, perde molto per colpa della solita divisione "tarantiniana" (che verrà ancora più enfatizzata in Kill Bill).
I continui passaggi dal passato al presente poi non fanno che confondere lo spettatore senza creare, secondo me nessun effetto concreto, tranne che far pensare: "Che palle!! Volevo vedere se ora arrivava anche Mister. Blue".
La scena del taglio dell'orecchio di Mr. Blonde sicuramente fa il suo effetto, ma dire che è una "magnifica rappresentazione della realtà e della crudeltà umana" mi sembra una buffonata. E' una scena splatter di un regista amante, senza dubbio, del genere splatter PUNTO.
Le riprese, mosse in molti punti, non riescono per me a far da contorno alle diverse scene del film, risultando in alcuni punti esageratamente statiche. Sull' uso delle luci e delle ombre non ne parliamo nemmeno..
Quindi, come già detto, bisogna riconoscere che per essere un opera acerba di un regista alle prime armi è sicuramente un ottimo lavoro, ma da qui a considerarlo un capolavoro.. bè ho molto da dissentire.