Le iene - Quentin Tarantino
- Ecco i vostri nomi: Mr. Brown, Mr. White, Mr. Blonde, Mr. Blue, Mr. Orange e Mr. Pink!
- Perché io sarei Mr. Pink?
- Perché tu sei un frocio, va bene?
- Perché non ci scegliamo noi il colore?
- Non se ne parla neanche. Ci ho provato una volta, non funziona...quattro ragazzi, tutti a litigare per chi si doveva chiamare "Mr. Black"!Era il 1992 l'anno in cui Quentin Tarantino esordì al cinema con il secondo capitolo della trilogia Pulp, che oltre a questo, si compone anche di "una vita al massimo" e "pulp fiction". Tarantino aveva già collaborato a "una vita al massimo" come sceneggiatore, ma la sua prima regia è rappresentata dal film "Le Iene", che , alla stregua di uno splatter, mostra senza peli sulla lingua le vere personalità, differenziate da svariate sfacciuettature, di un gruppo di gangster riunito per compiere un furto. Ma ci sono delle regole. Un punto fondamentale è che nessuno conosca il nome degli altri, per non dirlo ai poliziotti in caso di cattura. Sono sei elementi, a cui per distinguersi viene dato un nome fittizio rappresentato da un colore. Così escono Mr.White (Harvey Keitel), Mr. Orange (Tim Roth), Mr. Blonde (Michael Madsen), Mr. Pink (Steve Buscemi), Mr. Blue (Edward Bunker) e Mr. Brown, interpretato dallo stesso Quentin. Tutti hanno dei precedenti penali. Vengono reclutati da Joe Cabot (Lawrence Tierney) e suo figlio Eddy "il Bello" (Chris Penn) per compiere una rapina in una gioielleria. Arriva il giorno della rapina, che non viene mostrata. Orange e White tornano alla base, e Orange ha un proiettile in pancia. Poi arriva Pink che dice che era stata un imboscata, poichè appena era iniziata la rapina i poliziotti c'erano già. Qualcuno ha fatto la spia. Arriva Blonde con un poliziotto ostaggio. Brown e Blue sono morti. Chi è il traditore?
Io non avevo mai visto un film di Tarantino, e questo è stato il mio primo. E devo dire che non è niente male. Dialoghi epici, sangue, violenza, e scene da teatro hanno reso la pellicola proprio un bel film. Quasi tutti i fatti avvengono all'interno del covo della banda, un magazzino molto spazioso dove tutte le scene si susseguono molto velocemente e con un ritmo estremamente incalzante. A ogni dialogo segue un flashback che mostra tutte le cose che hanno precedentemente avuto luogo. E quindi escono fuori la morte di Brown, il reclutamento dei ladri e la fuga dalla gioielleria. Il tutto gestito alla perfezione Il cast è veramente ottimo, non tanto per la popolarità degli attori, ma più per la loro recitazione assolutamente perfetta, in particolare quella di Vic Vega alias Mr. Blonde, che interpreta benissimo il ruolo dello psicopatico. Anche la sceneggiatura è molto buona, sia per i dialoghi sia per il passaggio da una telecamera all'altra, anche se qualche errore devo ammettere che c'è.
Mal accolto dalla critica, che l'ha giudicato troppo violento, nonchè una collage di pezzi di più film, sospetti che hanno portato contro Tarantino un'accusa di plagio, che teoricamente era presente, ma che porta tutti i pezzi a una trama a sè stante che non dipende da nessun'altra pellicola.
Insomma, un mezzo capolavoro. Mezzo non per la trama ma per il quasi-plagio e per la scenggiatura buona ma non ottima. Ma comunque un film da vedere.
Voto :