Se vi può aiutare vi comunico la mia percezione di Elvis.
Diciamo che non mi piace il r'n'r originario o quantomeno mi piace poco.
Commistione tra istanze nere, musicali e culturali (blues, jazz) e istanze bianche perlopiù di origine irlandese (country, hillibilly, irish folk) se ne percepiscono i prodromi già nei boogie dell'immediato dopoguerra.
Poi, nel 1954, esplode "Rock Around The Clock" di Bill Haley inserita nella O.S.T. di in un celebre film dell'epoca, "Il Seme Della Violenza".
Poi arrivano Elvis (appunto) Chuck Berry, Little Richards, Fats Domino (quello che preferisco del lotto), Eddie Cochran, Buddy Holly e altri e da lì parte uno stilicidio di hit-fotocopia che ha la sua matrice originaria dalle parti di "Johnny Be Good".
Un modulo sicuramente sulle prime esaltante, ma alla lunga ripetitivo e sterile.
Poi intorno al 1960 il seme r'n'r viene impiantato nel Vecchio Continente nel fertile e ricco terreno della tradizione musicale europea e nascono nuove, rigogliose e inedite piante musicali.
I Beatles, certo, che già nel loro primissimo periodo proponevano soluzioni melodiche e ritmiche assolutamente originali, ma anche gli Shadow prima di loro che con "Apache" nel 1960 introdussero un utilizzo della Fender Stratocaster mai udito prima di allora.
E poi basti pensare a tutto quello che di meraviglioso con il prosieguo dei '60 è venuto fuori in Europa (vedi sezione 1961-1970) mentre la musica USA si avvitava su un monotono rock cantautorale oppure sulla "riscoperta" del country e del blues.
In questo quadro colloco Elvis, bella voce, ma alfiere di una musica "scarica" e paludata che non mi incanta e non mi interessa.
Per quanto riguarda la sparata di Lennon "before Elvis..." rientra nella sua strategia dei primi '70 di demolire il mito dei Beatles.
Era il primo a non crederci.