Di seguito vi posto la mia recensione ad "Harry Potter e il principe mezzosangue" che posto sia sul Sollazzo e sia sul Papersera che, ovviamente, contiene ampi spoiler per chi non ha ancora visto il film.
Innanzitutto parlo della stracriticata parte adolescenziale, che nel libro c'è ma non così esplicita e, devo dire, che non mi ha smosso più di tanto, perchè se andiamo a fare il totale dei minuti del film ad essa dedicata non sono più di 20 minuti, ma che comunque, penso che ce l'abbiano messa un po' per alleggerire i toni cupi che aleggiano nel libro. E, per chiunque ci abbia fatto attenzione, cercano di far capire quanto i nostri tre maghetti preferiti cerchino di fare una vita da normale mago nonostante la malvagità bussa alle porte di Hogwarts (altro esempio di tutto ciò sta anche nella scena del simpatico negozio di Fred e George che sorge in una Diagon Alley devastata). Invece da molti commenti che ho letto (sui forum che parlano di cinema, non qui), uno che non ha ancora visto il film capisce che a questa parte "amorosa" è dedicata buona parte del film, cosa assolutamente falsa, perchè, come ho detto prima a tale parte del film non sono dedicati (in totale) più di 20 minuti, che sono sparpagliati tra una scena seria e l’altra, ficcati tra le altre cose.
Ed ora parlo delle scene inesistenti nel libro, che sono presenti nel film: il crollo del Millenium Bridge e l'attacco alla tana. A mio parere queste due scene (davvero belle e ben fatte, oltretutto) servono a far capire che ormai l’ombra malefica di Voldemort aleggia anche sul mondo esterno.
Poi aggiungo molte buone scelte e punti a favore per il film: una fotografia eccellente, come gli effetti speciali ed anche una scelta dei nuovi attori, a mio parere, ben fatta: Jim Broadbert è perfetto nei panni di Lumacorno, come lo sono i due attori che interpretano Tom Riddle bambino e ragazzo. Il piano di Draco Malfoy (interpretato magnificamente da Tom Felton, che ha fatto un passo avanti nella recitazione, come tutti gli altri giovani attori, altro punto a favore) per far entrare i Mangiamorte ad Hogwarts si intuisce durante tutto il film, senza che venga spiegato nel momento saliente della pellicola. E poi c’è la Bonham Carter che impersona Bellatrix (che in questo film ha a disposizione più battute) in un modo perfetto: Dio, come adoro quel personaggio!
Ci sono anche però alcuni punti a sfavore: la bacchetta di Silente dovrebbe essere dentro la sua tomba, perchè poi nel settimo capitolo Voldemort, per averla deve aprire la tomba del grande mago e questo atto deve esserci nel prossimo film perché è bello quanto ignobile; Fenrir Grayback che vola mi ha lasciato un po’ perplesso, e poi nel settimo libro tutti rimangono stupiti che Voldemort sappia volare senza scopa e gli altri Mangiamorte no; non viene fatto vedere il nuovo Ministro della Magia e poi qualche altra cosetta da poco che non ricordo, ma queste piccole incongruenze non sono molto problematiche e poi passano in secondo piano davanti alla storia, soprattutto nell’ultima magnifica mezz’ora.
Poi altri hanno detto che questo film non ha un minimo di pathos e che non sa trasmettere emozioni. Ed invece il pathos c'è eccome (l'attacco al Millenium Bridge e alla tana, la scena della caverna) ed anche momenti emozionanti (quando Lumacorno da il ricordo ad Harry, la scena in cui tutti gli studenti alzano le bacchette per far scomparire il Marchio Nero, segno che insieme si può distruggere il male) e poi non c’è la “maledetta autoconclusività” che aleggiava in ogni film, con una scena iniziale e una scena finale che fanno capire allo spettatore occasionale che c’è stato un prequel e che ci sarà un sequel.
Insomma, questo film di Harry Potter è diverso dal libro, ma la trama principale si intuisce molto bene comunque, anche per chi non ha letto il libro, soprattutto per la vicenda dei “beneamati” Horcrux che alcuni hanno condannato come “appena accennata da uno scambio di battute”.
Quindi questo film è diverso dal libro, certo, ma non per i fatti principali e le emozioni che trasmette, no, quelle sono le stesse che mi hanno trasmesso il libro.
Ed è questo che voglio in una trasposizione cinematografica: che la trama principale sia capibile ed uguale al libro, come lo devono essere le emozioni che trasmette, e, di fatti, lo sono state.
Sono riusciti a fare questo e quindi il film mi è piaciuto, mi è piaciuto molto.