Nel sito
http://spettacoli.tiscali.it/articoli/televisione/08/11/12/disney_lolite_perdute_334.html ho notato questo articolo:
Benvenuti alla Disney, fabbrica delle lolite perduteE' la casa magica dei sogni infantili, il luogo in cui sono nati personaggi che hanno accompagnato le fantasie di milioni di bambini. Da diverso tempo è anche la fucina che sforna nuove eroine femminili per un pubblico di adolescenti pronte a imitarle in tutto. Nei gesti, nel look, nel modo di parlare. Peccato che le baby star di casa Disney rivelino una inquietante propensione a perdersi tra eccessi tossici e sessuali. L'ultima in ordine di tempo è Adrienne Bailon, protagonista di The Cheetah Girls, film sulla vita di una band musicale di giovanissime. La Bailon si è lasciata fotografare senza veli dal fidanzato, un certo Robert Kardashian Jr (proprio il fratello di quella Kim resa celebre grazie al filmetto porno finito "per caso" in Rete) e quelle pose, guarda un po', sono finite sul Web. Si può legittimamente obiettare che di protagonisti dello spettacolo travolti dai loro vizi è pieno il mondo, e che quello che fanno fuori dal set non deve essere imputato alla produzione per cui lavorano. Giusta considerazione, ma è altrettanto certo che nell'ultimo decennio gli idoli di bambine e ragazzine non si siano affatto preoccupati di gestire in modo coerente la loro immagine tanto influente. Ecco i casi più eclatanti.
Adrienne come la Hudgens - Inutili i comunicati di scuse diffusi prontamente da Adrienne Bailon dopo le foto sparse in Rete, inutili le dichiarazioni infuriate e scandalizzate della Disney. Forse non è solo maldicenza il fatto che la madre di Britney Spears nel suo libro al vetriolo sveli come la perdizione della figlia sia cominciata proprio quando era la stellina assoluta della casa in cui sono nati Topolino e Paperino. La Bailon era candidata a sostituire Vanessa Hudgens, anche lei colpita da uno scandaletto piccante che ne ha sgretolato l'immagine di beniamina dei giovanissimi. Come la diva di High School Musical, anche la sua presunta successora si è dimostrata lestissima a levarsi mutandine e reggiseno, per poi lasciarsi ritrarre dal solito paparazzo che mette tutto su Internet. Ed è solo l'ultimo di una serie di episodi che svelano il lato selvaggio e poco edificante della "factory" Disney.
Lindsay la sbandata - Lilo, come la chiamano i suoi fan, divenne famosissima nella prima adolescenza interpretando un'altra produzione Disney intitolata The Parent Trap. Dopo il remake del film Herbie eccola, ricca e invidiata, sprofondare in un baratro di alcolismo, tossicodipendenza e sesso randagio suddiviso equamente in tappe lesbo ed etero. L'ultima sparata di Lindsay Lohan è pensare ad un matrimonio con la sua attuale fidanzata Samantha Ronson.
Miley la disinvolta - L'altra superstar del noto marchio di intrattenimento per giovanissimi, Miley Cyrus, in arte Hannah Montana, potrebbe far parte di un trio ideale di ninfette che dai sorrisi puliti sono passate alle pose sexy a tempo record. La moretta Miley è infatti ritratta in foto in cui appare seminuda, rubate (pare) e diffuse su decine di blog e siti scandalistici che proliferano online. Come è accaduto poi per Hudgens e Bailon.
Kirsten e l'alcol - Meno nota al pubblico italiano, la bionda bambolina Kirsten Storms faceva bella mostra di sé con la serie di Disney Channel Kim Possible. Per lei premi e sfilate sul tappeto rosso di fronte ai fotografi impazziti. Una corsa verso la fama terminata con l'arresto per guida in stato di ebbrezza, poi l'ultima fermata nel dimenticatoio delle ex star.
Anneliese, un vero schianto - Filava via velocissima verso la grande celebrità anche Anneliese Van Der Pol, bruna formosa, ragazzina dal corpo da mangiatrice di uomini che qualche anno fa era tra le interpreti di That's So Raven. Andava a tutta velocità verso il grande successo, talmente a tavoletta da distruggere tre auto ferme in un parcheggio, per poi finire in manette. Il responso della polizia fu lo stesso della Storms: guida in stato di ebbrezza, con un tasso di alcol nel sangue doppio rispetto al consentito.
Britney, la vergine devastata - La Spears aveva soltanto dodici anni quando stupì gli Stati Uniti entrando nel cast di The New Mickey Mouse Club. In seguito il suo lancio come cantante, tutto giocato abilmente sulla sua verginità ostentata e usata come leva per una campagna di marketing senza precedenti. Poi ecco il vortice di scandali, riabiliazioni da alcol e stupefacenti, ricoveri per crisi isterica con dirette tv notturne, molto apprezzate dal morboso pubblico Usa, che sono state il suo pane quotidiano per due anni e mezzo. E' ancora in attesa di riscattarsi come popstar, magari con il nuovo album Circus.
Christina: prima pulita poi Dirty - Lanciata quasi contemporaneamente alla Spears come sua antitesi più rassicurante, negli anni '90 Christina Aguilera era l'altra diva di casa Disney. Anche per lei la svolta con l'album Stripped (letteralmente "denudata") e l'hit Dirty ("sporca"). Le copie vendute sono aumentate, ma la ragazzina acqua e sapone dagli occhioni azzurri oggi è una platinata, plastificata diva che si fa largo a colpi di provocazioni e nudità softcore. Chssà cosa ne direbbe Nonna Papera.
Cristiano Sanna