Papersera.net

Salve.
Sono nuovo e scrivo per chiedere info su una vecchia storia. Non ricordo ovviamente il titolo ma ricordo molti particolari.

La storia in questione era composta da due numeri ed era il seguito di una storia precedente che non avevo mai letto.
Parte con Qui, Quo e Qua che chiedono a Paperone di finanziare una spedizione spaziale per riportare un loro amico extraterrestre sul suo pianeta natale. Tale extraterrestre era un essere mutaforma rosso che sulla terra aveva preso le sembianzie di uno dei tre nipotini.

Arrivati sul pianeta, non ricoro come ma incontrano la banda bassotti che si era alleata a mutaforma simili ma di colore blu. Ne seguiva uno scontro tra le due "razze". Mi ricordo che gli esseri rossi si univano a formare un poliziotto gigante mentre quelli blu formavano un bassotto gigante.

La storia era colorata nella maniera "complessa", come accadeva a volte nelle vecchie storie.

Spero di essere stato abbastanza chiaro.

Grazie a tutti per ogni eventuale aiuto.

Trattasi di Paperino e il ritorno a El Dorado (seguito di Zio Paperone e l'asteroide El Dorado), del Maestro genovese Giulio Chierchini.

Ah, benvenuto!

Grandissimo!!
E' proprio quella.
Ora cerco di trovare i due numeri in qualche fumetteria.

Grazie ancora!

Tra l'altro volevo chiedere informazioni sul tipo di colorazione. Come veniva fatta?

Tra l'altro volevo chiedere informazioni sul tipo di colorazione. Come veniva fatta?

Questa ed altre mitiche "storie dipinte", venivano realizzate con un particolare metodo sviluppato da lui stesso: una tecnica mista, a volte di acquerello e aerografo, altre volte di olio-aerografo. Inoltre erano colorate col sistema a spruzzo che conferiva loro un effetto tridimensionale unico. I personaggi infatti apparivano molto "vivi".

...una tecnica mista, a volte di acquerello e aerografo, altre volte di olio-aerografo.

Infatti erano bellissime.
E' stata riutilizzata questa tecnica di recente (per recente intendo negli ultimi anni) oppure si è persa assieme alle belle sceneggiature?

Purtroppo no, almeno in Italia (in USA la tecnica è stata riutilizzata). Erano una prerogativa di Chierchini, che fu costretto ad abbandonare le storie dipinte per volere dei successori del direttore di allora, Gaudenzio Capelli (al quale invece piacevano molto)... :(

Purtroppo no, almeno in Italia (in USA la tecnica è stata riutilizzata). Erano una prerogativa di Chierchini, che fu costretto ad abbandonare le storie dipinte per volere dei successori del direttore di allora, Gaudenzio Capelli (al quale invece piacevano molto)... :(

Se ben ricordo, il buon Chierichini ne ha pubblicate alcune anche sotto le direzioni di Iafrate e di Cavaglione (una anche su Paperino Mese), a meno che non si trattasse di storie più vecchie preparate sotto la gestione Capelli (che io, personalmente, ai giorni nostri, rimpiango un poco...).

Probabile, perchè fu Chierchini stesso, in un'intervista, a parlare chiaramente del brusco stop che ebbero queste storie per "merito" degli altri direttori.

Vista la precisa definizione di colore tra i soggetti, per anni mi son chiesto se i personaggi fossero disegnati su trasparenti, e poi applicati agli sfondi... un po' come succede per i disegni animati. Invece la tavola era "unica"?

No! i fondali erano disegnati e colaorati su cartoncino, mentre i personaggi venivano disegnati e colorati su lucido, così che si veniva a creare un ulteriore effetto "contrasto" nel 3d reso nella colorazione...