Il punto è che l'esempio del PP8 che citi non centra, poichè ambientate anche negli anni 50 rispetto a Barks in cui Paperino negli anni 40 era adulto, ma non per questo serve criticare PP8.
Sai perché? Perché non esistono date e riferimenti in particolare, scorre tutto secondo la logica disneyana pura, e le storie sono ambientate in un ipotetico passato rispetto al Paperino attuale di oggi, com'è giusto che sia.
E' ufficializzando date e tutto il resto che si ottengono tutti questi sballi.
E a Don Rosa piacciono le date e i contesti storici in un determinato periodo di tempo. Se in PP8 Paperino dicesse di essere negli anni '50 stonerebbe molto la cosa, poiché si porrebbe un limite alle avventure precedenti di Paperino (e credo anche alle future).
Far immaginare il contesto invece, pur magari sapendo in che anno ci troviamo, ma senza citare in ballo date, invece è perfetto, cosa che PP8 fa.
E poi Spia Poeta, sulla questione che ogni autore fa a modo suo ciò che fa anche Don Rosa, non sono d'accordo.
Anzi mi pare che tutto il resto viene snobbato, anche perché ormai si tende a razionalizzare tutto considerando l'opera del Don "Bibbia", come tu hai detto.
Don Rosa ha fissato date e posto limiti, e non si può affermare il contrario. Gli altri autori non l'hanno mai fatto.
E ad ogni modo è chiaro che alla maggior parte della gente interessi la concezione dal punto di vista di Don Rosa, infischiandosene della magia dei personaggi immortali.
Non è certo propriamente colpa del Don se ormai si ragiona così, però è vero che senza tutte queste pippe su alberi genealogici e storicizzazioni non avremmo mai letto la data di nascita e di morte di Gedeone.
Secondo me si dà solo troppo importanza fino all'antipatia alle cose che lui dice o ipotizza.