Papersera.net

Augurissimi, Zio Walt!
Grazie per aver permesso lo svilupparsi della fantasia di ogni persona del mondo (tra cui il sottoscritto), di aver insegnato la poesia e una tua bellissima filosofia di vita: quella di credere nei sogni.

"If you can dream it, you can do it"

                                               Walt Disney

Se avete due minuti, date una letta qua: http://www.startedbyamouse.com/archives/WaltPrayer.shtml
per capire che grande persona era il caro Walt...  

Lol, Malachia, avresti dovuto chiamarti Gedeone... l'uomo degli scoop, altroché...

Lol, Malachia, avresti dovuto chiamarti Gedeone... l'uomo degli scoop, altroché...

Già, già...  
Ma aspetta: quale è lo scoop?

Un'altra massima di Walt: il modo migliore per fare una cosa è smettere di parlare e incominciare a farla.
Un grande uomo. Punto. C'è solo questo da dire

Ma aspetta: quale è lo scoop?

No, scherzavo, mi riferivo al fatto che segnali sempre di tutto...

No, scherzavo, mi riferivo al fatto che segnali sempre di tutto...

Ah ecco!  
A proposito di Walt Disney...
... posso segnalarti un'offerta incredibile da prendere al volo?
Eccola qua (sempre che tu non abbia speso in passato una cifra esosa per procurartelo): http://www.ibs.it/code/9788854003590/tieman-robert/disney-tesori-e-ricordi.html
Spero sia uno "scoop" gradito...  

So che questo non è un luogo adatto, perché è la sezione "Sfide e richieste d'aiuto", ma tutta questa esaltazione di Walt Disney e le citazioni zuccherose sono fuori luogo. Lui sicuramente sapeva quali fossero i tempi giusti e sapeva quali fossero i personaggi da utilizzare.
Alla fin fine era uno degli esponenti della classica mentalità americana, perché i suoi personaggi più famosi sono tutti copiati (perfino Alfredo Castelli ha scoperto un Paperino pre-anni 30) e non posso fare a meno di chiedermi del perché nelle riviste disney non vengono mai riportati questi particolari: forse perché getterebbero cattiva luce su un'intera industria?
Riguardo i tanto celebrati Disneyland e stupidaggini varie, sono anch'essi espressione del capitalismo americano e sono solo una deturpazione dell'ambiente.
Molto meglio i piccoli autori e disegnatori di fumetti (specialmente italiani) che facevano il loro lavoro nella propria stanzetta che grandi gestori di business del genere, che inevitabilmente diventavano solo capitalismo e consumismo puro.