Io credo che "la vita è bella" sia un film carino, ma niente di eccezionale, io adoro Benigni essendo, tra le altre cose, mio compaesano, mi piacciono i film in cui fa il comico e lo fa in modo intelligente, sempre.
Sono d'accordo con Conker quando dice che è stato premiato soprattutto perché è un film sull'olocausto perché, a parte l'idea di fondo che può risultare simpatica, credo che come spesso accade con Benigni post matrimonio il tutto sia portato a l' esasperazione per cui quel film è, secondo me, piacevole da vedere, ma che non si presta a farsi rivedere.
Tutt'altra storia invece per "Il grande dittatore", prima di tutto va visto quando è stato fatto nel 1940 e ricordiamo che Hitler è salito al potere nel 1933 e si è suicidato nel 1945. Il "grande dittatore" è una satira al regime nazista mentre c'era il nazismo, l'enorme portata di quel film si dimostra proprio in questo, nel coraggio di Chaplin di gridare al mondo che Hitler era come un bambino che giocava col mondo ma che quello stesso mondo non può che esplodergli tra le mani. Credo che il confronto tra i due, fermo restando l'indubbia superiorità di Chaplin come attore, regista, musicista, poeta, insomma artista in toto, sia del tutto improprio.
Benigni ha fatto un film accattivante, che descrive un orrore, lo racconta con un sorriso, ridiamo di quello che fa per suo figlio, non ridiamo dell'orrore, con Chaplin ridiamo di Hitler e ha fatto ridere persone che Hitler lo vedevano sul serio.