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La vita è bella

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PolliceSu
    La vita è bella
    Giovedì 31 Gen 2013, 21:12:39
    Non credo ci sia un Topic uguale, se c'è siete pregati di spostarmelo.
    Comunque, cosa ne pensate di questo meraviglioso film?
    Io penso, che sia un capolavoro assoluto, riesce a farti ridere e piangere allo stesso tempo, con stupenda partecipazione di Roberto Benigni.
    Topolin, Topolin, viva Topolin!
    Assomigli a tutti noi, sei furbo e birichin
    e perciò noi gridiam, viva Topolin!
    Cit.Full Metal Jacket

      Re: La vita è bella
      Risposta #1: Lunedì 4 Feb 2013, 12:51:08
      un film che fa ridere,piangere,riflettere..davvero meraviglioso,con grandi attori :)

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      conker
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      PolliceSu
        Re: La vita è bella
        Risposta #2: Lunedì 4 Feb 2013, 17:33:40
        "partecipazione"... Benigni lo ha scritto, diretto, interpretato da protagonista...  e scusa se è poco ^_^

        è un film che nel complesso funziona, mescolando in modo abbastanza equilibrato la risata con momenti davvero drammatici
        (certo non è che Benigni qui abbia inventato qualcosa di nuovo)

        a parte la Braschi, che è sempre al limite del guardabile, il resto delle interpretazioni sono invece buone

        pluripremiato, ma credo che qui c'entri molto il fatto che sia un film sull'Olocausto

        insomma, meritevole ma non un capolavoro della cinematografia IMHO
        "Remember: when people tell you something's wrong or doesn't work for them, they are almost always right. When they tell you exactly what they think is wrong and how to fix it, they are almost always wrong." - NG

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        Andrea87
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          Re: La vita è bella
          Risposta #3: Lunedì 4 Feb 2013, 18:33:33
          pluripremiato, ma credo che qui c'entri molto il fatto che sia un film sull'Olocausto

          insomma, meritevole ma non un capolavoro della cinematografia IMHO

          beh lo ritengo superiore ai simili il grande dittatore, la lista di schlinder o il bambino dal pigiama a righe: in alcuni si sghignazza (capolavoro di Chaplin), altri vogliono essere più seri ma nessuno di questi unisce tragico e comico allo stesso modo e allo stesso tempo.

          E riuscire a scherzare senza essere offensivi verso il dramma dell'olocausto è una prerogativa del film di Benigni
          Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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          Brigitta MacBridge
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            Re: La vita è bella
            Risposta #4: Lunedì 4 Feb 2013, 19:44:31
            Io concordo abbastanza con conker, forse solo un po' meno critica.
            Lo giudico veramente un buon film (a parte la Braschi che non ho mai nascosto di non apprezzare), uno dei pochi che riesca nella difficilissima impresa di far sia ridere che piangere non solo nello stesso film, ma addirittura nella stessa scena (nel mio caso mi riferisco alla scena in cui Benigni fa la traduzione dal tedesco ad esclusivo beneficio del figlio: quando la vidi al cinema ridevo e piangevo come una cretina).
            Però non lo preferisco al Grande Dittatore, che secondo me è un capolavoro assoluto... del resto Chaplin è stato l'unico altro autore che sia riuscito nell'impresa di cui sopra (farmi ridere e piangere simultaneamente)
            « Ultima modifica: Lunedì 4 Feb 2013, 19:45:41 da Brigitta_McBridge »
            I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

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            Mark
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              Re: La vita è bella
              Risposta #5: Lunedì 4 Feb 2013, 22:07:14
              Mah, per me non è affatto sopravalutato. Semmai è Benigni che da allora è diventata un intoccabile vate. Non è che non mi piaccia; è l'atteggiamento degli italiani nei suoi confronti che non sopporto. Fino a La vita è bella sparavano tutti a zero su Benigni, poi è diventato un genio. Una mezza misura no?

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                Re: La vita è bella
                Risposta #6: Lunedì 4 Feb 2013, 22:07:56
                Io credo che "la vita è bella" sia un film carino, ma niente di eccezionale, io adoro Benigni essendo, tra le altre cose, mio compaesano, mi piacciono i film in cui fa il comico e lo fa in modo intelligente, sempre.
                Sono d'accordo con Conker quando dice che è stato premiato soprattutto perché è un film sull'olocausto perché, a parte l'idea di fondo che può risultare simpatica, credo che come spesso accade con Benigni post matrimonio il tutto sia portato a l' esasperazione per cui quel film è, secondo me, piacevole da vedere, ma che non si presta a farsi rivedere.
                Tutt'altra storia invece per "Il grande dittatore", prima di tutto va visto quando è stato fatto nel  1940 e ricordiamo che Hitler è salito al potere nel 1933 e si è suicidato nel 1945. Il "grande dittatore" è una satira al regime nazista mentre c'era il nazismo, l'enorme portata di quel film si dimostra proprio in questo, nel coraggio di Chaplin di gridare al mondo che Hitler era come un bambino che giocava col mondo ma che quello stesso mondo non può che esplodergli tra le mani. Credo che il confronto tra i due, fermo restando l'indubbia superiorità di Chaplin come attore, regista, musicista, poeta, insomma artista in toto, sia del tutto improprio.
                Benigni ha fatto un film accattivante, che descrive un orrore, lo racconta con un sorriso, ridiamo di quello che fa per suo figlio, non ridiamo dell'orrore, con Chaplin ridiamo di Hitler e ha fatto ridere persone che Hitler lo vedevano sul serio.

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                piccolobush
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                  Re: La vita è bella
                  Risposta #7: Martedì 5 Feb 2013, 11:26:40
                  Concordo con chi mette un pollice "orizzontale" nel senso che non è un brutto film ma nemmeno un capolavoro.
                  Sicuramente non mi azzarderei a paragonarlo al "grande dittatore" per molti motivi innanzitutto di carattere storico: chaplin realizza il suo film nel 1940, nel pieno dell'espansione nazista  e con gli usa ad un passo dall'entrata in guerra. Di fatto è stato anche esso uno strumento di guerra e soprattutto esprime una posizione e una denuncia ben precisa del regista nel pieno del conflitto, quando tutto sarebbe potuto ancora succedere.
                  Chiaro che benigni (ma anche spielberg e tutti gli altri come loro) non ha colpa di essere nato 50 anni o giù di lì dopo chaplin e di aver dovuto realizzare il suo film a bocce ferme, ma è altrettanto chiaro che l'accostamento tra le due opere resta improponibile.
                  Al di là di questo e dell'interpretazione della braschi ( :P), il meccanismo su cui basa il film del voler far credere al figlio che è tutto una sorta di gioco di ruolo è simpatico e sicuramente coinvolgente ma personalmente non mi piace quello che sembra essere il messaggio di fondo del film (ripeto che è una mia impressione, non so se è quello che benigni voleva, ma è questo il messaggio che mi è arrivato) e cioè il voler tenere all'oscuro le generazioni future di quanto accaduto. Far credere che non sia mai successo nulla

                  *

                  Mr. Bunz
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                    Re: La vita è bella
                    Risposta #8: Martedì 5 Feb 2013, 12:12:24
                    Non credo che Benigni volesse far passare un messaggio oscurantista, a mio avviso il suo modo d'agire nei riguardi del figlio e' semplicemente dettato dalla realta' immediata : non far percepire al figlio l'orrore in cui si viene a trovare.
                    Detto questo, il film in questione e' anche per me da pollice "orrizzontale", nel senso che non e' un brutto film, ma se confrontato con due altri importanti film sull'Olocausto (non ritengo, nonostante tutto, "Il grande dittatore" direttamente legato a questa categoria. Esso e' piu' una satira delle dittature in generale, e, come gia' fatto notare, essendo stato realizzato nel '40, e' qualcosa d'incredibile. E comunque, Chaplin e' stato un genio del cinema in se'),
                    uno giocato sul registro tragico "Schildler's list", e l'altro giocato, al pari de "la vita e' bella" su quello comico "Train de vie", il film di Benigni manca di un poco il bersaglio (sempre per quanto sia possibile realizzare opere su cio' che in se' e' "irrapresentabile"). E cioe', a esso manca quasi del tutto la dimensione tragica del film di Spielberg (un immagine su tutte, la SS ormai impazzita che spara e urla Heil Hitler sui mucchi di cadaveri), ma, tirando le somme, anche nella dimensione comica sbaglia la prospettiva, nel senso che in "Train de vie" la grottesca comicita' della situazione e' "collettiva", e' l'intera comunita' che fugge su quel treno, mentre ne "La vita e' bella" la dimensione si concentra nell'individualita' di Benigni e del figlio. Ecco, se si vuol tentare di esprimere l'inesprimibile, bisognerebbe almeno partire dalla dimensione collettiva.  
                    Conosciuto anche come : Velodromo Vigorelli

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                      Re: La vita è bella
                      Risposta #9: Martedì 5 Feb 2013, 12:15:10
                      Capisco che l'hai visto così, ma secondo me il messaggio è quello dell'amore più grande che possa esistere, quello di chi non si lamenta e fa finta che tutto sia fantastico anche quando la situazione che vive è la più orribile, solo per provare almeno a far soffrire suo figlio il meno possibile. Non si deve dimenticare ne far finta che non sia successo niente, ma penso che mentre il dramma lo vivi (non dopo, ma durante) minimizzarlo e far finta di niente sia una di quelle cose che ti aiutano ad andare avanti. Del resto, pur tra le mille differenze, è un po' anche la sostanza di Jakob il bugiardo. Pensa ad essere in quella situazione e sapere che non c'è speranza. Quei pochi che hanno avuto la fortuna di uscire dai campi di sterminio, penso che è anche perchè hanno sperato, magari si sono illusi,ma sono riusciti a resistere il tempo necessario prima della liberazione.

                        Re: La vita è bella
                        Risposta #10: Martedì 5 Feb 2013, 12:29:10
                        Capisco che l'hai visto così, ma secondo me il messaggio è quello dell'amore più grande che possa esistere, quello di chi non si lamenta e fa finta che tutto sia fantastico anche quando la situazione che vive è la più orribile, solo per provare almeno a far soffrire suo figlio il meno possibile. Non si deve dimenticare ne far finta che non sia successo niente, ma penso che mentre il dramma lo vivi (non dopo, ma durante) minimizzarlo e far finta di niente sia una di quelle cose che ti aiutano ad andare avanti. Del resto, pur tra le mille differenze, è un po' anche la sostanza di Jakob il bugiardo. Pensa ad essere in quella situazione e sapere che non c'è speranza. Quei pochi che hanno avuto la fortuna di uscire dai campi di sterminio, penso che è anche perchè hanno sperato, magari si sono illusi,ma sono riusciti a resistere il tempo necessario prima della liberazione.
                        Quoto, vivere un dolore così grande ti fa aggrappare anche alla più piccola illusione per non pensare all'orrore quotidiano,  a maggior ragione vale per un bambino così piccolo al quale certamente non si può spiegare una cosa così orrenda...
                        « Ultima modifica: Martedì 5 Feb 2013, 12:30:08 da ele684 »

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                        conker
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                          Re: La vita è bella
                          Risposta #11: Martedì 5 Feb 2013, 13:32:30
                          Mah, per me non è affatto sopravalutato. Semmai è Benigni che da allora è diventata un intoccabile vate. Non è che non mi piaccia; è l'atteggiamento degli italiani nei suoi confronti che non sopporto. Fino a La vita è bella sparavano tutti a zero su Benigni, poi è diventato un genio. Una mezza misura no?

                          prima sparavano a zero su Benigni? eppure film come Johnny Stecchino e Il Mostro hanno avuto enorme successo

                          La Vita è Bella, e il suo successo planetario, hanno cambiato le carte in tavola e Benigni, un po' come Peter Jackson che dopo Il Signore degli Anelli pare costretto a fare solo film di 3 ore, è passato da quella sorta di commedia degli equivoci in cui si esaltava a qualcosa di diverso e non sempre riuscito

                          anzi, considerando che i film successivi sono stati Pinocchio (urgh) e La Tigre e la Neve, direi che dire "non riuscito" è già una gentilezza non da poco
                          "Remember: when people tell you something's wrong or doesn't work for them, they are almost always right. When they tell you exactly what they think is wrong and how to fix it, they are almost always wrong." - NG

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                            Re: La vita è bella
                            Risposta #12: Martedì 5 Feb 2013, 14:20:20
                            è passato da quella sorta di commedia degli equivoci in cui si esaltava a qualcosa di diverso e non sempre riuscito

                            anzi, considerando che i film successivi sono stati Pinocchio (urgh) e La Tigre e la Neve, direi che dire "non riuscito" è già una gentilezza non da poco
                            Concordo. Quale che sia la riuscita di "la vita è bella" (e credo anche io, come mr. bunz, che non fosse quello il messaggio che voleva mandare benigni, è solo quello che a me è sembrato), decisamente il benigni regista è alquanto naif per non dire elementare.
                            La forza dei suoi film fino ad allora non era nella regia ma nella scrittura, con commedie che magari non avevano la patente di autorialità, ma erano esilaranti.
                            E pensando che tra i suoi successi c'è anche "non ci resta che piangere" con troisi, mi viene anche da fare un parallelo tra i due. Troisi era anche lui un comico e anche lui partito con titoli apparentemente più leggeri per poi virare su registri più raffinati. La differenza è che troisi aveva una sensibilità e una visione critica di base che benigni non ha mai avuto, tant'è che anche film come "ricomincio da tre", dietro un velo comico hanno una amarezza e una umanità notevoli.
                            I film di benigni pre-la vita è bella sono commedie esilaranti, che si vedono e si rivedono (almeno io lo faccio) ma non vanno oltre la loro durata

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                            Mark
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                              Re: La vita è bella
                              Risposta #13: Martedì 5 Feb 2013, 15:43:06

                              eppure film come Johnny Stecchino e Il Mostro hanno avuto enorme successo


                              Di pubblico, non di critica. Sono d'accordo con te che il successo lo ha costretto a cambiare genere, ma è anche colpa di chi - e la televisione italiana ne è piena - lo esalta qualunque cosa fa.

                              Il fatto è che ci sono persone che per un qualche motivo in questo paese raggiungono lo status di intoccabili. Se dici che il loro lavoro non ti piace, sei considerato un ignorante, non hai diritto alla tua opinione. Benigni ha avuto la fortuna - per lui - di entrare a far parte di questa categoria. Chiunque altro, comico, attore o conduttore televisivo, si fosse azzardato a dedicare una serata in tv alla Divina Commedia, sarebbe stato preso a metaforiche fucilate. Benigni no. Se lo fa un altro si dice che non padroneggia il medium (la tv), se lo fa Benigni è un genio.

                              Ripeto non ce l'ho con lui. Ce l'ho con quelli che decidono se un quadro è un'opera dalla firma!

                                Re: La vita è bella
                                Risposta #14: Martedì 5 Feb 2013, 16:32:39
                                Che poi, per quanto riguarda la divina commedia, secondo me non la legge neppure bene, dalle nostre parti ci sono un sacco di attori e studiosi che la leggono in modo davvero sublime, Benigni non è tra questi. Noi, a Prato, lo abbiamo sempre osannato, perché ai tempi di Berlinguer ti voglio bene o di televacca, non c'era nessuno a cui piacesse, ma a noi vedere i nostri campi e le nostre aie faceva piacere, poi c'è stato il cambiamento, è diventato serio e ha perso quella vena comica che lo rendeva unico e speciale.

                                 

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