Concordo con Conker, pur conoscendo il personaggi di Superman molto meno di quanto non lo conosca lui
Ho visto sabato sera e mi confesso piuttosto deluso.
Avevo deliberatamente ignorato le piogge di commenti negativi che l'italico nerd-web mi vomitava addosso la scorsa settimana, da Recchioni al Doc Manhattan, perché davo fiducia a questo progetto di rilancio di Superman al cinema. Non perché sia un grande fan dell'Azzurrone, che come personaggio e supereroe non mi dispiace affatto ma di cui comunque ho letto praticamente nulla, ma perché in un periodo in cui i cinecomics vanno forte e hanno pure una dose di qualità non indifferente in alcuni casi, ci stava che il patriarca dei supereroi a fumetti seguisse la stessa sorte. Inoltre, io che tendenzialmente sono più verso la DC che la Marvel, avevo piacere di vedere un altro prodotto cinematografico bello dopo il Batman di Nolan, che arginasse un po' il successone pop dei Marvel Studios.
E invece, ciccia.
Certo, non siamo dalle parti del fallimentare
Lanterna Verde, per fortuna, ma mi aspettavo decisamente di più, forse sbagliando, da un film che fin dal titolo (non il nome dell'eroe, ma il "soprannome") voleva seguire quel trend di approccio e qualità che aveva inaugurato Nolan. Nolan che era comunque dietro al progetto, anche se alla fine non si quanto effettivamente. Certo è che la sceneggiatura è di Goyer, che mi era piaciuto molto nella trilogia del Cavaliere Oscuro e che qui floppa, visto che a mio avviso il problema non è tanto nella regia di Snyder, che anzi non mi è dispicaiuto, ma proprio nella stesura della storia.
Una storia che nella prima parte, ambientata su Krypton, è in realtà notevole sia visivamente che narrativamente, con la giusta dose di pathos e azione nel mostrare la fine del pianeta natale del protagonista. Molto interessante è anche la scelta del come raccontare la giovinezza di Clark Kent, con quella narrazione non lineare effettivamente ben gestita e che tiene desta l'attenzione. Peccato che poi venga tutto il secondo tempo, dove il film collassa su se stesso. Pare che finché la storia dovesse concentrarsi nel raccontare l'uomo si fosse fatto un buon lavoro, ma quando occorreva spostare l'attenzione sull'eroe, ecco che il peso della magnificenza messa in campo diventa eccessivo e il castello cede in vari punti. Cede
quando i kryptoniani cattivi si palesano ai terrestri, cede quando Lois Lane viene richiesta sull'astronave di Zod con Superman perché sì, cede quando sull'astronave Lois diventa un cazzuta donna d'azione in grado di sparare con grande tempismo e con armi aliene mai impugnate né viste prima. E quando si superano queste secche, e si arriva allo scontro finale, si scopre che questo dura taaaaanto (ma tanto!),
svolto in 3 sequenze concatenate e consecutive, che non lasciano fiato allo spettatore che si beccherà una buona mezz'ora di esplosioni, palazzi crollati, macerie e vie di Metropolis devastate, roba che manco Michael Bay nella sua forma migliore. E il culmine di tutto ciò, il confronto faccia a faccia tra Superman e Zod, la sua nemesi, si risolve in modo poco epico.L'impressione è che, anche grazie al contributo degli attori, sia sia fatto un buon lavoro sui personaggi: Clark Kent/Superman è interpretato bene e viene anche caratterizzato in modo intrigante, è la figura che volevo vedere come Superman, con le sue debolezze, le sue paure, i dubbi e le paranoie che minano la sua onnipotenza divina quel tanto che basta a renderlo più vicino a noi umani. Ma anche entrambi i padri (naturale e adottivo) del protagonista offrono una performance vincente. E pure Lois se l'è cavata, non fosse per il fatto che il suo personaggio è assolutamente inutile nell'economia della storia.
I problemi si palesano quando si entra nel vivo della storia, che alla fine sono tante mazzate tra l'eroe e il villain. E certo che si potrebbe dire la stessa cosa di
The Avengers, che invece ho apprezzato, ma la differenza è alla base dei due progetti, e soprattutto nel modo in cui le due battaglie sono state gestite.
A fronte quindi di uno Snyder che ha saputo rinnovare il suo stile rinunciando alle riprese al rallentatore (suo marchio di fabbrica) ma rimanendo riconoscibile e facendo un buon lavoro (nulla di particolarmente eccelso, ma buono), a fronte di bei personaggi, Superman in testa, e a fronte di un'estetica accattivante - soprattutto a Krypton, ma anche le varie scene di basi in mezzo al mare, ghiacci eterni e Metropolis hanno il loro appeal vincente - quello che manca era proprio quello che più mi premeva, visti gli intenti e il pedigree con cui nasceva questa pellicola: una storia coerente e ben scritta. La parte ben scritta invece rimane solo nella caratterizzazione dell'Uomo d'Acciaio e degli altri personaggi importanti, parte che però non viene integrata in una storia altrettanto coinvolgente e valida. Peccato, occasione sprecata per fare un prodotto che potesse essere effettivamente alternativo e vincente rispetto ai film Marvel, e che invece nel complesso mi ha deluso. Gli incassi non deludono la produzione, invece, e per quanto a mio parere sia un successo esagerato rispetto al valore della pellicola, questo aprirà le porte ad un sequel, che potrebbe in proiezione migliorare i difett(on)i di questo film, e sopratutto ad un progetto su più larga scala che comprenda la Justice League, e anche qui la curiosità su come gestire una cosa del genere è tanta, pur con le riserve del caso riflettendo sui limiti di questo lavoro.