In
questo topic di parecchi mesi fa si parlava di composti chimici strani, e anche di aprire un topic dedicato alla chimica disneyana, come ne esistono per
botanica e
zoologia.
Insomma, per andare controcorrente in tempi di tagli alla ricerca e istruzione in Italia, potremmo fondare l'
ISTOCCHE' (
IStituto
TOpolinense
Composti
CHimici
Eccetera) dove collezionare, classificare e studiare tutti i vari composti chimici apparsi nelle storie disneyane. Ovviamente valgono elementi chimici, isotopi e quant' altro attiene alla scienza dei materiali.
Per festeggiare l' inaugurazione propongo di partecipare al
10° Carnevale della Chimica che sarà ospitato dal 23 ottobre sul
blog di Popinga. I Carnevali della Scienza (matematica, fisica, chimica, biologia...) ospitano ogni mese i link proposti dai blogger che hanno pagine divulgative o equiparabili :
. Credo che la chimica disneyana, presentata correttamente, rientri nei criteri per accettare un post al carnevale: in fondo noi da ragazzi abbiamo incontrato questa chimica prima di quella di Lavoisier, quindi è utile che insegnanti e appassionati la conoscano
.
Il tema per questo mese, come sempre non vincolante, è
'la chimica per la casa', ma preferisco iniziare con un composto straordinario, come
il gas Z, sia perchè è probabilmente la molecola più complessa mai apparsa su Topolino, sia perchè il commento di Pippo merita il posto d' onore
La storia da cui è tratta la vignetta è
Topolino e i casi "X" "Y" "Z" pubblicata il 7 ottobre 1962; lo
Z è un gas che annulla la volontà e rende schiavi, inventato dallo scienziato pazzo Zorbius per dominare il mondo. Avevo imparato a memoria la composizione dello
Z, e quando cominciai a studiare chimica al liceo provai a buttar giù la formula di struttura, ma era decisamente troppo difficile
La chimica disneyana non è sempre così strampalata e inquietante. In
Zio Paperone e il Re Serpente il capo pellerossa sbugiarda il chimico corrotto, conducendo a suo modo un' approssimativa (ma mica tanto
) analisi chimica.
Le molecole della chimica organica sono in numero sterminato, anche nel mondo disneyano, come si può vedere nel
topic citato all' inizio, ma una ha raggiunto una particolare importanza, almeno in Italia: la
naftalina (C
10H
8,con gli atomi di carbonio disposti a formare due anelli benzenici con un lato in comune). La naftalina è l' unico cibo di Eta Beta, ma si tratta di una caratteristica tutta italiana, perchè nella versione originaria Eta Beta si ciba esclusivamente di mandarini cinesi. Al tempo della prima traduzione italiana nel 1950 i mandarini cinesi dovevano apparire un frutto troppo esotico per essere credibile, e furono sostituiti da palline di naftalina :o.
Una dozzina di anni dopo, questo ha dato lo spunto alla storia
Eta Beta e la cometa al fenantrone citata da Feidhelm nel
post #4. L' orbita della Terra incrocia la coda della cometa, e in questo attraversamento i gas della coda, tra cui il fenantrone si diffondono nell' atmosfera terrestre, con l' unico effetto che il fenantrone distrugge tutta la naftalina. Il
fenantrene (C
14H
10 è composto da tre anelli benzenici , invece che due come la naftalina, ed è presumibilmente più solido: non so se questo implichi anche la capacità di dissociare il legame della naftalina. Può risolverci questo dubbio qualcuno che conosca bene la chimica organica? Eta Beta comunque aveva preso le sue precauzioni.
Per concludere, cercando di attenerci strettamente al tema 'la chimica per la casa', come non parlare dell' acqua? Nel
post #1 Brigitta MacBridge racconta delle proprietà di alcune straordinarie acque che hanno attratto l' interesse di Zio Paperone (non è da oggi che c'è chi vuol far soldi con l' acqua
). Altre storie, basate su acque inusitate, esistono sicuramente, e se a qualcuno interessa prima o poi ne parleremo più in dettaglio.
E non dimenticate che il ghiaccio non è altro che acqua congelata... però
l' ultraghiaccio è un' altra cosa. Guardando la formula del prof. Neutron, nella vignetta qui sotto, sembrerebbe che l' ultraghiaccio sia acqua polimerizzata.
Chi ha mai sentito parlare della
poli-acqua?
Una controversia scientifica è nata alla fine degli anni sessanta a proposito dell'esistenza di una forma polimerica dell'acqua (la poliacqua). È ormai condivisa l'opinione che tale poliacqua non esista.
[size=10]Da wikipedia[/size]
Considerando che questa sceneggiatura di Romano Scarpa è del 1966/67, e che propri in quegli anni apparivano sulla stampa i primi articoli sulla poliacqua, questa storia è un classico esempio di come i fumetti possano insegnare a guardare, curiosi ma disincantati, gli scoop farlocchi.