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Post - alpopone

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Commenti sulle storie / Re: Paperino... Anno 2001
« il: Martedì 25 Ott 2005, 23:02:14 »
Ho riletto oggi questa storia (su CD35), perchè mi ricordavo che da piccolo un particolare mi aveva sempre lasciato perplesso:  si tratta della vignetta in cui Paperino si mette d'accordo con i Bassotti per derubare se stesso nel futuro. Ebbene, se rivedete quella vignetta potete osservare come il Bassotto indica qualcosa e parla con qualcuno (non visibile) sulla sinistra delle vignetta, mentre Paperino (con tanto di corna e coda da diavolo) è alla sua destra e gli cinge le spalle con aria di complicità. La mia impressione di allora, oggi riconfermata, è che per qualche motivo (rimontaggio? errore?) Paperino avrebbe dovuto essere a sinistra, e il Bassotto a destra... Qualcuno ha la versione originale su Topolino? E' una vignetta rimaneggiata, o era proprio così in originale?

Beh, a questo punto, vista la vignetta originale (ultima di tavola 24) sul sito di Luciano, ne approfitto (se lui ha voglia) per domandargli direttamente con chi parla il Bassotto!
Luciano, se non te lo ricordi non fa niente, la notte dormo lo stesso! :)

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Commenti sulle storie / Re: Paperino... Anno 2001
« il: Sabato 8 Gen 2005, 19:54:38 »
Ho riletto oggi questa storia (su CD35), perchè mi ricordavo che da piccolo un particolare mi aveva sempre lasciato perplesso:  si tratta della vignetta in cui Paperino si mette d'accordo con i Bassotti per derubare se stesso nel futuro. Ebbene, se rivedete quella vignetta potete osservare come il Bassotto indica qualcosa e parla con qualcuno (non visibile) sulla sinistra delle vignetta, mentre Paperino (con tanto di corna e coda da diavolo) è alla sua destra e gli cinge le spalle con aria di complicità. La mia impressione di allora, oggi riconfermata, è che per qualche motivo (rimontaggio? errore?) Paperino avrebbe dovuto essere a sinistra, e il Bassotto a destra... Qualcuno ha la versione originale su Topolino? E' una vignetta rimaneggiata, o era proprio così in originale?

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Commenti sulle storie / Re: Topolino e le sfere degli Olmechi
« il: Mercoledì 19 Gen 2005, 18:26:57 »
Che siti lugubri, che frequenti!  :)
Comunque potrebbe essere proprio quella, l'origine dell'idea delle sfere degli olmechi nella storia omonima!

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Commenti sulle storie / Re: Codino cavallo marino
« il: Martedì 11 Gen 2005, 12:17:44 »
C'è tutto il migliore Scarpa, in questa storia...
Un tratto grafico pienamente maturo, tondo e morbido, che porta al suo apice la perfezione classica del periodo d'oro del Maestro, poco prima della sterzata dinamica e un pò squadrata che avrebbe caratterizzato il suo periodo successivo (inchiostri di Cavazzano).
Un soggetto completamente nuovo, nessuna citazione esplicita, nessun personaggio noto, un'ambientazione completa (e complessa) inventata di sana pianta dal nulla, pura creazione, un microcosmo perfetto, un piccolo miracolo irripetibile.
Una sceneggiatura lineare, perfetta nei tempi e nella misura, non una vignetta di troppo nè di meno, con una caratterizzazione magistrale di un personaggio nuovo, introdotto come un bighellone perdigiorno, rivalutato a metà storia come coraggioso e intraprendente esploratore, e da amare perdutamente alla fine.
E c'è il tema dello scherzo spensierato e scanzonato, ma soprattutto quello dell'integrità morale e dell'onestà dell'individuo, ma anche quello del disadattamento alle convenzioni sociali restrittive e un pò bigotte, dell'individualismo - bonario e moderato, ma onesto fino al midollo - dell'uomo della strada americano, permeato dell'ottimismo dei film di Capra (e del Topolino classico di Gottfredson).
Scarpa raggiunge le vette della poesia, in questa storia...

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Commenti sulle storie / Re: Zio Paperone e la scorribanda nei secoli
« il: Giovedì 30 Dic 2004, 17:47:34 »
Ricordavo fosse la Luna...


Sembra anche a me di ricordare che fosse la Luna...
Ricordo inoltre di non aver dormito la notte, la prima volta che da ragazzino ho letto questa storia! La parte finale ambientata nel futuro, con Paperone e Archimede che tremano di freddo e di paura all'avvicinarsi della Luna, mi colpì moltissimo!
Mi colpisce osservare come le storie di Jerry Siegel sono quelle che più colpirono la mia fantasia di bambino, probabilmente il suo modo di sceneggiare molto "veloce", improntato chiaramente dello stile supereroicistico americano, aveva una presa diretta sul mio io bambino... rilette oggi, trovo che siano storie poco "disneyane" e molto infantili.

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Commenti sulle storie / Re: Zio Paperone e il tuffo nel black hole
« il: Lunedì 10 Gen 2005, 14:35:47 »
è esilarante sentire uno scienziato tentare di dire che pochi miliardi di tonnellate sono in grado di spostare un'orbita planetaria


E come la metti con "Spazio 1999", dove alcune esplosioni atomiche, oltretutto sulla faccia nascosta - e quindi opposta alla Terra -  della Luna, proiettano la Luna medesima fuori dall'orbita intorno alla Terra? Eppure da questa idea balzana nasce una saga indimenticabile, per gli appassionarti di Sci-Fi...
Anche io posso soffrire di deformazione professionale, ma quando leggo storie Disney "resetto" le mie conoscenze tecniche e leggo tutto come viene, senza pormi troppe domande...
Sulla storia in oggetto, qualcuno ha già notato che non è sicuramente tra le migliori di Pezzin, comunque la trovo molto godibile... e Scala è come sempre insuperabile, ci sono alcune espressioni di Paperino stile "Taliaferro" assolutamente imperdibili!


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Commenti sulle storie / Re: Il teatro Alambrah presenta.....
« il: Giovedì 17 Mar 2005, 13:42:54 »
Miseria e Nobiltà è un vero gioiello ;D

Concordo, anche se a onor del vero gran parte delle divertentissime gags sono prese (in alcuni casi pari pari, in altri con un evidente richiamo) dal testo teatrale (e relativo film) di riferimento.
Insomma, un esperimento ben riuscito, ma con un costante sottofondo didascalico che può risultare lievemente fastidioso - altra cosa era la parodia dei tempi d'oro, qui a tratti sembra di assistere alla rappresentazione teatrale originale con i personaggi disneyani come attori. Nulla di male, anche perchè la cosa è dichiarata esplicitamente nell'impostazione della storia e non è mascherata; ma forse così è troppo facile (per lo sceneggiatore) scrivere una bella e divertente storia...

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Commenti sulle storie / Re: Paperinik
« il: Mercoledì 16 Mar 2005, 14:15:11 »
Riesumo questo topic (tanto lo ha già fatto qualcuno di recente, e non per dire granchè..) perchè rileggendo i vostri commenti sulle prime strepitose storie mi è tornato alla mente un mio sogno infantile, che mi rendo conto ora di non aver realizzato "da grande": una casa con l'armadio-ascensore!
Ci ho passato anni infantili, a sognare questo indispensabile congegno... sarà per una mia precoce passione per i congegni tecnologici, solo in parte soddisfatta dalle troppo limitate costruzioni metalliche del Meccano; o sarà per quel desiderio infantile, penso comune un pò a tutti i bambini della mia generazione, di evasione dalla realtà popolata da adulti troppo presenti, dai genitori agli insegnanti, e da incombenze e obblighi e doveri e responsabilità; o sarà infine per una forma di attrazione, irrefrenabile a quell'età, per un'identità segreta, per un mondo parallelo, per un ambiente sotterraneo inaccessibile agli altri, ma abitabile e confortevole. L'armadio-ascensore... entravi dentro, premevi un bottone e ti ritrovavi nel tuo mondo perfetto, decine di maschere alla bisogna per cambiare identità a tuo piacimento, una comoda poltrona, un panino al prosciutto e una birra, e una TV a circuito chiuso per controllare non visto gli altri rimasti a combattere nella realtà esterna. Qualche insinuante e fastidioso dubbio, per la verità, l'avevo anche allora: ad esempio, ma che fine facevano i vestiti quando la cabina scendeva? E come arredare i locali sotterranei avendo solo un piccolo ascensore come punto di accesso? E l'areazione, e la corrente, e il bagno? Problemi di progettazione che avrei sicuramente risolto "da grande".
Un sogno poi rimasto insoddisfatto, perchè nella realtà da adulto ti ci ritrovi dentro peggio che in Matrix senza possibilità di uscirne, e anche perchè poi crescendo capisci che nascondersi non serve a niente, e ti accorgi anche che la realtà non è tutto sommato così terribile e temibile come la percepivi da piccolo. Però, ripensandoci, con qualche variante di progettazione...

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Commenti sulle storie / Re: Storia e Gloria cap. 2bis
« il: Martedì 22 Feb 2005, 12:03:56 »
(seguito da precedente post) Aspettative altissime quindi, e razionalità a difesa di un'annunciata delusione delle medesime. Poi ho letto i primi commenti su questo topic - ma accidenti, quando ce l'avete in mano Topolino voi, che fate vi spacciate per ditta delle pulizie e rovistate nei cassetti della redazione, o avete qualche talpa all'interno? E tutti commenti positivi all'inizio, accidenti, qualcuno si spingeva molto più in là di quanto avessi mai potuto immaginare, qualcuno appariva addirittura commosso sin quasi alle lacrime, e poi "miglior sceneggiatore e miglior disegnatore 2005", e poi Freccero elevato a erede unico di Carpi, quante ne avete scritte… e meno male che il filtro della razionalità anche qui mi ha prevenuto e protetto dalla disillusione, ho capito subito senza averla ancora letta che questa storia era stata per voi qualcosa come il trenino per i bambini poveri del rione Agonia.
E mi viene quasi voglia di finire qui, e non andare oltre, chè tanto quello che penso su questa storia lo potete a questo punto immaginare ed intuire, l’ho già scritto tra le righe: una delusione ampiamente attesa ed annunciata, un po’ come quando mi capita (raramente) di giocare al Superenalotto, di sognare a volte ad occhi aperti cosa farne della vincita, e di spulciare poi distrattamente e senza alcuna convinzione a estrazione avvenuta qualche giornale per leggere i numeri usciti, quasi con il fastidio di perdere tempo. Intendiamoci bene: storia molto al di sopra degli standard degli ultimi anni, non v’è dubbio, ma è come portare l’asticella del salto in alto da mezzo metro a 1 metro in una competizione internazionale. Gustosissime poi le citazioni della storia originaria: Gamba con il sigaro (anche il fumo in una vignetta!), qualche scorcio in esterno qua e là, un legionario con baffi ed occhiali, le ambientazioni interne alla locanda con le botti e la botola con fiume sotto: grazie per tutto questo. Ma la sceneggiatura è ahimè fiacca, e le gags con Gennarinus e Ottofurotto un riempitivo anche fastidioso per quanto con insistenza rubano la scena alla storia principale; e l’impietosa realtà è che dietro quei siparietti troppo lunghi e ripetuti dei due comprimari di storia c’è ben poco. Scrive molto bene, Savini, ottimo italiano, ottimi tempi, ma la sua sceneggiatura manca di ritmo, di respiro, in una parola: non ha un suo stile. Se leggi una storia di Martina, o di Cimino, o di Pezzin, ma perfino di Marconi che a me non piace assolutamente, subito dici ai primi dialoghi: questa è una storia di quello sceneggiatore. Savini scrive bene, ma la storia potrebbe essere di chiunque, tanto asettica appare anche ad una lettura attenta. I suoi paperi poi sono insopportabilmente melensi, anonimamente buonisti, ZP un vecchio caro zio che ama tanto i suoi nipoti, i modelli comportamentali sono quelli uniformati imposti dalla famosa legge del “target”, e c’è poco da fare. Da salvare nella storia, oltre alle citazioni, la gag degli “innocui turisti teutonici”: mi sono sbellicato a terra dalle risa, e rido ancora adesso. Per il resto, ripeto: buona storia nel complesso, divertente a tratti, ma solo se letta avulsa dal contesto di riferimento della saga originaria, chè il paragone è semplicemente improponibile.  Per quanto riguarda i disegni, peggio che mai: un disegno ormai omologato anch’esso agli stilemi imperanti, e anche un carpiano originario come Freccero abbandona completamente ogni richiamo allo stile del suo Maestro e abbraccia la ricetta imposta per soddisfare il “target”, una base di Cavazzano e abbondanti verniciate di PK e PP8, a colpi di primi piani e pupille rotonde sgranate da gatto in fase di fusa e piumette sulla testa, che piace tanto ai bambini di oggi. Anche qui, uno dei maggiori disegnatori della nuova leva (ma mica poi tanto più nuova, curioso come molti di questi disegnatori nati nei primi ’90 stiano col tempo peggiorando invece di migliorare), ma siamo molto lontani dalla scuola italiana degli anni d’oro.
La chiudo qui, ora la chiudo veramente. Grazie comunque a Savini e Freccero, perché si vede che avete messo tanta passione nel vostro lavoro. E la storia nel complesso non è male, letta da sola, e soprattutto paragonata alla produzione degli ultimi anni. Un umile consiglio: lasciate perdere la Storia e Gloria, e lavorate ancora insieme su storie lunghe. Sono sicuro che farete ancora buone cose, se continuate a lavorare con impegno e dedizione. E se vi facessero esprimere come potreste essere capaci, ma questo è un altro discorso. E ci sarebbe da scrivere ancora tanto. Ma, per adesso, la chiudo qui, ho anche mal di testa e mi rimbomba tutto. Rimbom, bomm, bomm, bom, bom, …

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Commenti sulle storie / Re: Storia e Gloria cap. 2bis
« il: Martedì 22 Feb 2005, 12:02:51 »
Ci ho messo un pò, prima di metabolizzare questa storia e poter scrivere qualcosa. L'ho letta una prima volta, quasi di fretta, mercoledì quando ho acquistato Topolino. L'ho letta una seconda volta il giorno successivo, con più calma, con più tempo a disposizione, con una particolare attenzione ai particolari. E l'ho letta un'ultima volta ieri, precedendone la lettura con quella dei capitoli 1 e 2 della saga originaria a cui si richiama esplicitamente, e leggendo quindi a seguire il capitolo 3, di cui costituisce antefatto (3-ante, non 2-bis!).
Ve l'avevo detto in qualche altro topic, avevo molte aspettative su questa storia. Perchè la saga originaria l'ho letta proprio nel 1970, e, pur avendo cominciato a leggere Topolino un paio di anni prima, è la prima storia che ricordo chiaramente di aver assaporato in quegli anni infantili. Sarà per il collegamento con quelle otto monete metalliche, tuttora in mio possesso, che in pratica sono state la mia prima collezione (e sapete quanto contano le collezioni per me!). Sarà perchè all'inizio avevo perso il primo numero, e quindi la prima moneta, e ricordo nettamente la mia gioia quando, bambino, vidi il primo numero con la moneta di ZP astronauta in bella mostra su una vetrina esterna di un giornalaio a Cervia, estate 1970, e subito mi piantai lì finchè mia madre non mi acquistò il numero mancante. E la lettura sulla spiaggia di quel primo numero, e io che per mesi (!) tormentai mia sorella urlandole all'orecchio "rimbom, bomm, bom, bom, bom" imitando i tre nipotini quando raccontano del rumore inteso sulla Luna all'atterraggio. Ma sarà anche perchè quella storia ha qualcosa di magico, un Martina ispirato come non mai a scandire il ritmo della narrazione, senza alcuna caduta di attenzione e di tensione nonostante la lunghezza della storia, a spasso nel tempo con lievità e costante ironia, Scarpa e Carpi (indistinguibili per me bambino, non so perchè all'epoca riconoscevo solo Bottaro leggendo nel contempo anche le sue pubblicazioni Bianconi) all'opera con un disegno pulitissimo, all'apice della classicità e della perfezione di tratto e di stile.
Ora, è praticamente un mese che su questo forum si parla di un capitolo 2-bis della mitica saga. Ed è un mese che aspettavo con impazienza di leggerla, certo con molte aspettative, ma anche con ben salda la razionale considerazione che Martina e Carpi non ci sono più e che purtroppo non hanno lasciato eredi alla loro altezza, e Scarpa è oramai disperso in altri lidi a produrre tavole bellissime su storie insulse a tanto al grammo senza più evidente amore per il suo mestiere (e non credo sia colpa sua). E che ci sono certo nuove leve all'opera, e Savini e Freccero sono senza dubbio in prima linea tra queste, ma che certi livelli qualitativi raggiunti alcuni decenni fa difficilmente sono oggi riproponibili, perchè all'artigianato amorevole e scrupoloso di quei tempi d'oro si è sostituita una produzione "industriale" regolata dalle implacabili leggi del mercato, e andare oltre il famigerato "target" semplicemente non è più possibile, il mercato non fa eccezioni e se ne fa attenzione, perchè è sicuro che non si tratta di reali eccezioni, tuttalpiù qualche contentino per palati un pò più esigenti, una citazione qua e là che tanto se il pubblico individuato come target di riferimento non la capisce al massimo salta la vignetta senza troppe domande, ma mi raccomando sceneggiatore dialoghi veloci e sintetici perchè oggi si vive di SMS e multimedialità e non di letture impegnative, e tu disegnatore mi raccomando fai le pupille degli occhi tonde e aggiungi piccole piumette sulla testa dei paperi che al "target" piacciono tanto perchè gli fanno tenerezza. (segue)

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Commenti sulle storie / Re: www.strega
« il: Giovedì 3 Feb 2005, 10:32:02 »
comunque ieri sera ho riletto la parodia di "Guerra e pace" ed è stato bellissimo questo tuffo nel passato... ma ci vogliono anche cose nuove e allora storie come "www.strega" sono le benvenute  :D


Per quanto disneyanamente tradizionalista, sono tutto sommato d'accordo: "ci vogliono anche cose nuove", e questa storia è su un livello molto più alto della media Egmont. Buona la sceneggiatura, di medio respiro (non epica certo, ma neanche da "ten pages"), con qualche citazione barksiana qua e là che non guasta (ZP che piange mangiando "il terzo o il quarto sandwich", o la vignetta finale con gli impiegati che ballano); e ottimi i disegni del compianto Branca, che purtroppo ci mancherà. E se Barks oggi fosse ancora all'opera, sicuramente avrebbe inserito nelle sue storie elementi caratteristici dei tempi odierni come appunto Internet o la filosofia della "musica gratis" per tutti - magari quest'ultima trattata in modo differente, perchè è vero che lo spirito barksiano era complessivamente libero e quasi anarchico a tratti, ma venato qua e là di elementi conservatori soprattutto (ma non solo) nell'ultimo periodo.

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Le altre discussioni / Re: Il vostro numero 1
« il: Giovedì 11 Ago 2005, 18:31:51 »
La mia smania collezionistica comincia qui, anche se in realtà ho cominciato a leggere Topolino qualche anno prima:

In seguito, molti anni dopo, ho acquistato anche roba più vecchia, ma questo è il più vecchio giornaletto originale da me acquistato all'epoca della sua uscita a scopo anche di collezione, ovviamente ancora in mio possesso, con tutti i suoi successori nessuno escluso!

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Le altre discussioni / Re: Geografia
« il: Mercoledì 16 Feb 2005, 17:39:01 »
Citazione da: Gorthan  link=1108244922/25#28 date=1108567451
non voglio avere il football americano di non mi interesso e non so nulla (che noiosa sarebbe una storia su quello sport?).  


Eppure era tutt'altro che noiosa la mitica "Paperino e il casco respingente" di Cimino/Cavazzano, con quella strepitosa vignetta orizzontale a tutta pagina! Va bene anche il football americano, se dietro c'è una storia con un certo spessore - altro che le storie sportive d'occasione di Marconi, che mi fanno cascare le braccia!
Per il resto, sono d'accordo con te. Penso comunque che l'ambientazione geografica tipizzata sia solo un dettaglio, importante quanto vuoi, e personalmente apprezzo allo stesso modo l'urbanistica sottoproletaria da dopoguerra delle storie anni '50 di De Vita sr. o di Perego, o la Paperopoli/Milano di Rota, ma anche le insegne dei negozi o sulle macchine della polizia in inglese del primo Scarpa o il "trucchetto dell'americanizzazione" degli ambienti di Cavazzano citato da qualcuno. L'importante però per me è che ci sia una storia significativa dietro, altrimenti il "trucchetto" diventa uno specchietto per le allodole e basta. E in quanto alla sostituzione del simbolo del dollaro sul deposito di ZP, quella lasciamola per piacere ai francesi! (so che qualcuno del forum vive da quelle parti, ed è un pò che non leggo albi in francese, quindi sarei curioso di sapere se tale pratica viene ancora oggi perpetrata...).

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Le altre discussioni / Re: Cambiamento nel sito di Topolino
« il: Martedì 25 Gen 2005, 13:53:21 »
Secondo Claretta Muci, direttore di Topolino: "Il nuovo sito è il simbolo di un'Internet a fumetti, dove il pubblico ritrova linguaggi e immagini della testata, con in più l'esperienza interattiva della multimedialità".

Complimenti! Stesso linguaggio della testata, quindi per bambini o adulti di bocca buona, con in più l'interattività multimediale... che volete di più? L'uomo nuovo è già nato, il "semipensante multimediale" è già realtà - e legge il Topolino di oggi, ça va sans dir.
Ma secondo voi, la Muci è persona consapevole ma devota alle leggi del mercato, o è inconsapevole e non sa quello che fa (signore perdonala, in questo caso)?

60
Le altre discussioni / Re: Esclamazioni ed onomatopee
« il: Lunedì 28 Feb 2005, 18:38:03 »
ZUT!

... rigorosamente accompagnato da bastonata sulla testa di Paperino!

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