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Post - F421

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Sfide e richieste di aiuto / Re: Ser Lock e Topolino
« il: Lunedì 22 Nov 2004, 22:10:02 »
Ringrazio Paperetta e giona per le cortesi risposte, a quanto sembra ora viene decisamente preferito Paperino Paperotto (che anche nel numero di questa settimana di Topolino ha fatto la sua comparsa, e neanche tanto comparsa dato che gli è stata consacrata la prima storia)...boh...a qualcuno piacerà anche, ma io decisamente preferisco la vecchia guardia sia per quanto riguarda i testi che per chi li scrive e disegna!

saluti

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Sfide e richieste di aiuto / Ser Lock e Topolino
« il: Sabato 20 Nov 2004, 15:12:21 »
Salve,

qualcuno sa dirmi quando e dove è stata pubblicata l'ultima storia con Topolino e Ser Lock?
A mio parere, era una delle coppie più divertenti ed è un peccato che queste storie non siano più state pubblicate su Topolino...su qualche rivista le si trova ancora? Inedite, intendo....

Grazie.

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Le altre discussioni / Re: Disney Italiana in decadenza?
« il: Venerdì 15 Ott 2004, 01:05:52 »

dipende dallo sceneggiatore... ;)


Sicuramente la qualità della sceneggiatura è uno dei punti fondamentali, però devo dire che a rileggere alcune storie della mia infanzia che all'epoca potevo aver trovato terrificanti (in senso positivo) oggi mi sembrano scontate...purtroppo Topolino non può trattare molti temi (compresa la morte, che quelle poche volte che compare è sempre soltanto nominata o riferita a fatti lontani e comunque mai violenta) il che rende molto difficile scrivere una storia "avventurosa" che vada bene anche per chi ha appena visto Arma Letale o Die Hard....

Invece buttandosi sull'umoristico gli autori riescono a sfornare storie che:
a) sono sempre in linea con l'attuale gestione censoria delle riviste Disney;
b) piacciono sia agli adulti che ai piccoli perchè la comicità è basata più sull'interazione tra vignetta e battuta e quindi è di immediata comprensione per tutti. La battuta da sola non farebbe ridere, il più delle volte, senza la sapiente "regia" del disegnatore, che crea l'effetto comico nel dare al personaggio l'espressione più "in linea" con la battuta della vignetta.
c) tendono meno alla ripetitività delle situazioni (salvo il caso di Cimino, che però è un discorso a parte....i suoi elementi "ricorrenti" sono praticamente un marchio di fabbrica per le sue storie).

Saluti

4
Le altre discussioni / Re: Disney Italiana in decadenza?
« il: Mercoledì 13 Ott 2004, 01:03:54 »
Ultimamente Topolino non è malvagio, ho preso in mano qualche numero di quest'anno (compreso il 2550, quello di settimana scorsa se non sbaglio) e devo dire che la Disney sta puntando molto sull'aspetto umoristico....la storia di Eta Beta che si innamora fa morire dal ridere....se gli autori vedessero Topolino (inteso come personaggio e non il giornale) un po' meno pedante e presuntuoso, e ne sviluppassero maggiormente il lato comico, risulterebbe molto più simpatico credo a molti....in effetti le storie migliori sono quelle con i Paperi perchè fanno ridere. Le storie di Topolino sono avvincenti fino a una certa età (del lettore) e comunque prima o poi è chiaro che manchino le idee agli sceneggiatori....in un fumetto pieno di censura come è adesso è molto più facile, penso, scrivere una storia divertente che una avvincente.

Saluti

5
Le altre discussioni / Re: L'uso del "voi"
« il: Mercoledì 13 Ott 2004, 11:40:44 »
Il "voi" viene usato in quanto le storie, pur se scritte da autori italiani, si svolgono in America, nella cui lingua manca quello che per noi sarebbe il "pronome di cortesia". Poichè in lingua inglese si usa il pronome "you" (tu/voi) sia per esprimersi formalmente che informalmente, la traduzione meglio corrispondente in italiano nel rivolgersi in modo formale è il "voi" e non il "lei", usato solo in Italia (e neanche in tutte le zone d'Italia).  Oltre a questo, naturalmente, c'è anche un fattore di tradizione, dovuto al fatto che un tempo la quasi totalità delle storie pubblicate in Italia era scritta negli USA, e tradotta non di rado in un italiano sommario.....

saluti

6
Le altre discussioni / Re: Gli Italiani? I migliori! (Don Rosa dixit)
« il: Venerdì 15 Ott 2004, 20:20:14 »
Comunque in americano Archimede da del lei non a Paperino ma a Paperone, dato che lo chiama Mr. McDuck.


Nelle traduzioni italiane di diverse storie di Barks degli anni Cinquanta, Archimede si rivolge a Paperone usando il "voi".

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Commenti sugli autori / Re: Giuseppe Perego
« il: Martedì 12 Ott 2004, 23:48:50 »
BENVENUTO SUL FORUM DEL PAPERSERA,
F421...ABC...FA01...
per te sarà dura, fare il login! ;D ;D ;D ;D ;D



:) Grazie a MarcheseDelGrillo e a donocchio per i calorosi messaggi di benvenuto!
Per quanto riguarda l'originalità del mio nome utente, confesso che non sapevo cosa scegliere come nick (i personaggi Disney che preferisco erano un po' troppo inflazionati), allora ho scelto lo stesso che uso già su un sito di appassionati di autobus (Fiat 421 A BCF A01)...............

So che non è in tema con questo forum, ma non vi preoccupate che i miei interventi lo saranno! Anche se per ora mi sono più che altro limitato a leggere i vostri, e con grande interesse perchè ho imparato molte cose che non sapevo.....

Tanto per dire qualcosa sui miei gusti in fatto di fumetti - spero di non andare troppo OT, ma in fondo questo thread non pare così frequentato da creare grossi danni facendolo  ;D - sono appassionato di storie Disney soprattutto per quanto riguarda quelle degli anni Sessanta/Settanta, per quanto anteriori alle mie "prime letture". Più che della sceneggiatura mi interesso della qualità del disegno (anche se....guai a chi mi tocca Martina o Cimino anni '60!) e apprezzo molto, tra i disegnatori dell'epoca, Giuseppe Perego (e con questo sono rientrato in tema!). Non so perchè, ma ho da sempre la sensazione che Perego (che pure rappresenta l'aurea mediocritas della Disney di quegli anni, come ha scritto un altro utente del forum) abbia ottenuto un posto molto più piccolo di quanto gli spettasse nel ricordo degli appassionati.....sinceramente non capisco il motivo, tutti citano Scarpa e Carpi e fin qui nulla da dire; ma perchè pochissimi si ricordano dell' "uomo del prologo" e, aggiungerei, anche di molte copertine, dallo stile che poteva anche non piacere ma di certo personale e riconoscibilissimo? La cosa che mi stupisce è che il contemporaneo Pier Lorenzo De Vita, pur avendo anch'egli un tratto molto personale e apparentemente impreciso, e comunque molto meno armonico e più ruvido di quello di Perego, sia salito molto più in alto nell'olimpo dei disegnatori italiani; mentre le tavole del buon Perego volano molto, ma molto più in basso.......
Aspetto commenti in proposito per scambi di opinioni! :)

Saluti

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Commenti sugli autori / Re: Giuseppe Perego
« il: Martedì 5 Ott 2004, 23:01:11 »
Salve!
Sono nuovo del forum, e sono lieto di aver trovato un intero topic dedicato a Giuseppe Perego, a mio parere uno dei maggiori disegnatori Disney italiani.

Piacerebbe molto anche a me sapere che fine ha fatto, quello che so è che è nato ad Arcore nel 1915 e non so se è ancora vivente, dato che al cimitero di Vimodrone (a pochi km da Arcore) c'è appunto una tomba, tra gli ossari, intitolata a un tale che porta il suo nome, nato nel 1915 e morto nel 1984. Chissà se si tratta di omonimia o è proprio lui....con un nome così banale, specie da queste parti....

Circa il suo stile, credo che - per quanto non sia attraente o comunque originale come quello di altri disegnatori suoi contemporanei, come P.L. De Vita o Carpi - abbia comunque un'originalità e un fascino unico. Specialmente le storie disegnate negli anni Settanta, qualitativamente molto più elevate di quelle del decennio prima, in cui il buon Perego era molto impegnato anche con varie altre attività della rivista, tra cui le copertine, i giochi, le vignette di raccordo etc.

La storia che mi ha fatto più apprezzare questo disegnatore è "Zio Paperone e la stangata dell'arcobaleno", pubblicata come ultima su Topolino n. 1154 dell'8/1/1978, in cui si può notare una cura nel disegno che le generazioni successive non hanno più avuto, prediligendo di solito il dinamismo in stile Cavazzano. Se devo trovare qualche difetto a Perego, posso dire che l'espressività non è il suo punto forte (spesso, ad esempio, non si capisce che i suoi personaggi sono arrabbiati se non leggendo il fumetto...sembrano sempre più depressi oppure perplessi che arrabbiati!) ma la pulizia della linea e la cura dei particolari, nonchè un disegno sempre molto riconoscibile che non segue alcuna moda o tendenza, ne fanno secondo me un modello, che purtroppo non è stato seguito da nessun giovane disegnatore.

Saluti

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Commenti sugli autori / Re: I De Vita
« il: Lunedì 22 Nov 2004, 22:21:44 »
Personalmente non apprezzo alcune espressioni dei personaggi di De Vita padre, talvolta poco in linea con il fumetto (o, se un nesso c'è, lo capiva solo lui).

C'è da dire, però, che l'originalità del suo stile (oltretutto sempre valido, dato che non seguiva nessuna tendenza epocale) si vede anche dal fatto che, come già è stato scritto, o si ama o si odia. I cloni di Cavazzano, invece, si sopportano..........

Saluti.

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