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Topolino / Re: Topolino 2752

« il: Giovedì 28 Ago 2008, 21:45:12 »

Ueeee!!! ho sbagliato interlocutore, non Marisa ma Brigitta!

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Non si tratta di essere troppo severi con se stessi, quanto piuttosto di essere il più professionali e obiettivi possibili.

Per quanto riguarda tagli e rimaneggiamenti, bisogna considerare che il settimanale ha un brand e un target di lettore precisi, e ci sono dei limiti invalicabili. E' così e basta. Se un soggetto non rispetta i limiti, è giusto che vada tagliato, oppure va proposto a un altro editore, con altri personaggi.
Il soggetto in discussione era oltre il filo del rasoio, e già così com'è stato pubblicato, sforbiciato di sequenze "disturbanti", è comunque al limite.
Collaborando da vent'anni, ero al corrente del rischio, ma essendomi appassionato al soggetto ho ritenuto di proporlo. La redazione mi ha aiutato ad alleggerire il tono e ha corretto un errore di cui non mi ero reso conto, e in ogni caso ha dimostrato una apprezzabilissima apertura mentale. Quindi non ho avuto alcun fastidio, le osservazioni erano sacrosante e giustificate. Peraltro devo dire che con tutti i membri della redazione succeditisi nel corso degli anni, ho avuto sempre eccellenti rapporti.

L'unica alternativa per storie più "toste", sarebbe una pubblicazione diversa, oppure un supplemento allegato a un quotidiano (come era in effetti in origine la saga di Gottfredson), quindi più spiccatamente adulto. Purtroppo i precedenti di MM e X-Mickey non hanno avuto fortuna, nonostante la qualità.

Per quanto riguarda il Topolino della famosa ultima vignetta: non ho nei topi la stessa esperienza che ho con i  paperi. Quindi ho lavorato tenendo rigorosamente sott'occhio alcuni modelli che io ritengo di riferimento, ovvero Scarpa e Gottfredson anni Cinquanta. Infatti molte espressioni di Gambadilegno discendono da "Pippo e i parastinchi di Olimpia".
Non so se il Topolino che ho disegnato sia effettivamente inguardabile: ho cercato di disegnarlo in modo più rigoroso e classico possibile, cioè evitando lo svolazzo stilistico e cercando di costruirlo con un'anatomia più possibile coerente: quindi gli occhi disegnati in rapporto alla linea mediana della testa, eccetera. Magari non ho raggiunto la precisione assoluta, ,a siccome disegno da quando ho memoria, senza spocchia mi sento in diritto di affermare che non mi sembra poi così male.

Io sono di un'idea diversa, e cioè che il disegno Disney è soggetto come tutto il resto a mode, e un disegno fuori da queste mode venga paradossalmente colto come "strano"... mentre potrebbe essere semplicemente "classico".

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Topolino / Re: Topolino 2752

« il: Mercoledì 27 Ago 2008, 21:28:13 »

Caro Bottagna, quasi a smentirti riesco di straforo a fare un'altra piccola escursione.

L'amica Marisa ha ragione, in effetti la storia in questione è di un registro diverso dal mio solito, e in più è stata rimaneggiata ed accorciata (con buoni motivi, non discuto).
Anche io rileggendola, a parte le sequenze più estreme (quelle mi paiono ben riuscite) la storia non offre gag comiche demenziali (e non avrebbe potuto essere diversamente dato il tema del soggetto), è un po' corta e il finale un po' telefonato.
Ueh, non tutte le ciambelle escono col buco... comunque nell'insieme non mi lamento. Vedremo cosa riesco a fare in futuro.
A proposito del film che tanto ti ha spaventato, Marisa: mi è capitato di vederlo per la prima volta qualche mese fa, e mi ha fatto sobbalzare in un paio di occasioni. Ah! Ah!

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Topolino / Re: Topolino 2752

« il: Martedì 26 Ago 2008, 18:04:05 »

Ciao a tutti.
Sono stato informato di un piccolo tourbillon circa la mia storia bla bla bla, e ritengo per una volta doveroso (e divertente) chiacchierare un po'.

Confermo e aderisco in toto a quanto detto dall'amico Zeppelin, di cui apprezzo molto l'intervento.
Aggiungo che, come diceva in un racconto Ray Bradbury, i bambini sono tutt'altro che esseri angelici, ecc. ecc. ma sull'argomento si scrivono saggi di sociologia e non c'è bisogno che il sottoscritto dica la sua. Peraltro la pubblicità televisiva di alcuni giocattoli in fascia pomeridiana, nonché i cartoni animati giapponesi che personalmente non amo ma che so infestare la televisione dalla fine degli anni Settanta a oggi non sono precisamente modelli di innocenza. Lasciamo stare i videogiochi e l'uso di internet senza controllo di un adulto.


Colgo l'occasione per rivelarvi che la versione originale di questa storia era più lunga, più articolata, più vicina all'originale di Hitchcock e... più perfida. Quindi, quella che avete letto è una versione alleggerita e edulcorata.

Non disquisisco sulla linea editoriale, su cui peraltro la redazione ha, giustamente, l'ultima parola (e la responsabilità). Se però trovo l'apprezzamento della redazione per un mio spunto, anche se un po' eccentrico, state pur certi che non me lo faccio scappare.

Non escludo che l'intervento che ha dato il la alla discussione sia una provocazione, in effetti alcuni elementi ventilano questa possibilità (possibilità, non certezza).
Per le considerazioni sopra esposte, mi sembra che fare l'anima candida ad oltranza sia atteggiamento non realistico, e comunque la censura preventiva e integralista è brutta, brutta, brutta. Mi mette a disagio perché mi sento impotente a discutere, a far valere in buona fede le mie ragioni.

Per quanto riguarda la mia prossima produzione, aspettatevi ulteriori deragliamenti. Ormai sono quasi fuori controllo, le storie si stanno scrivendo da sole.

Saluti a tutti.