de "Le Isole della Cometa" ci ho capito poco quanto nulla... Mi è sembrato finora di leggere un'accozzaglia di azioni e avventure buttate alla rinfusa (se penso alla sceneggiatura di Zemelo per questa saga mi viene da pensare ad una vignetta di Casty in "Topolino e i casi dell'Ispettore Bonton", con Topesio che scrive trame per la tv: "Loro vanno qui, poi vanno là, poi fanno Questo e quest'altro...").
Personaggi assolutamente non memorabili.
Picone è bravo ma alcune vignette ed espressioni dei personaggi bah. Non apprezzo neanche la palette cromatica.
Al di fuori del capirci qualcosa, è tutto sterile ai miei occhi...
Credo di aver capito quale sia il problema, al di là della effettiva qualità della sceneggiatura, del disegno e della colorazione (che anche a me non piace, a meno che non ci sia una ragione precisa dietro questa scelta, del tipo 'è tutto un sogno' o 'avviene sul pianeta inosservabile', e allora ci potrebbe anche stare).
Secondo me questa non è una storia disneyana: i personaggi non sono quelli che conosciamo, neanche nella versione riveduta e corretta che ogni tanto ci viene offerta, e di cui lo stesso numero ci dà un esempio con la storia sulle patate. Questi personaggi hanno dei nomi e un aspetto che ricordano quelli di Topolino, Pippo, Minni, ma non sono loro: sono "altri", personaggi di una storia adulta, seria, non disneyana, con veri cattivi, veri intrighi, veri drammi, veri pericoli. Lo spirito disneyano è totalmente assente e nonostante una sceneggiatura di buon livello, basata su una idea interessante e portata avanti con studiata lentezza e una forte introspezione dei personaggi... non è questo che vuole e si aspetta il lettore. Non è un'avventura di Topolino, ma di qualcuno che gli assomiglia fisicamente.
Quando questa cosa diventa chiara la storia si fa anche apprezzare, e la sua infinita lunghezza non appare più come un difetto. Le vicissitudini di Mick, Babou, Maya e Minerva un po' appassionano, e ci si rende conto che il disegno è adeguato a questo tipo di storia (colorazione a parte).
Da un certo punto di vista la storia a me ricorda la mitica MMMM, che ci ha presentato storie serie con un Topolino diverso dal solito. Qui però siamo ben oltre, e se alla fine questa cosa verrà considerata un pregio o un difetto... credo sia presto per dirlo.