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Post - hector

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Le altre discussioni / Re: E' morto Romano Scarpa
« il: Sabato 23 Apr 2005, 17:27:06 »
Per me resta il rappresentante per eccellenza del Disney Made In Italy. Mi ha sempre entusiasmato leggere le sue storie ed ho sempre apprezzato il modo in cui rispettava l'universo disneyano; era creativo senza essere invadente, tutto quello che faceva si armonizzava con quanto era stato già fatto prima. La sua scomparsa ora mi rattrista molto, sento una specie di vuoto; è come un punto di riferimento che viene a mancare. E' stato un grande non solo nel campo dei fumetti per quanto riguarda il suo lungo sodalizio con disney, ma anche come autore indipendente nel campo dell'animazione. Ora non posso fare che pensare alla sua piccola fiammiferaia di tanti anni fa che mi trasmette calore ancora oggi.

Addio Romano Scarpa.

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Toon Studios & altra animazione / Re: Shrek terzo
« il: Giovedì 22 Nov 2007, 00:45:55 »
Shrek è un film godibile, ma non ha niente di eccezionale a parte il successo esagerato. Parte da una idea abbastanza semplice: fare la parodia della favole. Ora, un comico sa bene che se vuole far ridere basta affidarsi ad una favola storpiandola e il successo sarà assicurato. L'hano capito anche alla dreamworks e hanno sfruttato l'idea. Le favole sono stranote e quando ci si appoggia ad esse ci si assicura una materiale di partenza condiviiso con il pubblico. Ora il punto saliente è cosa ci si fa con questo materiale. Ritengo sia molto più difficile e rischioso provare a fare di una favola una storia seria, coinvolgente, empatica, piuttosto che una commediola strappa-applausi e strappa-risate.
Personalmente ritengo che la Disney abbia sbagliato a cercare di imitare un certo filone, solo perchè stava avendo successo. Era ovvio che quel modo di fare cinema avrebbe fatto successo, lo si sarebbe potuto prevedere anche a priori, senza vedere il primo Shrek.
Alcuni potrebbe obbiettare: e allora "Come D'Incanto"? Beh, non è una parodia in senso stretto. La parte animata non è un 3d forzato (infatti è classicissimo 2D). La musica è di alto livello. La comicità non è volgare, ma viene fatta nascere dal contrasto tra ingenuità (del mondo fiabesco) e cinismo (del mondo reale). Shrek invece è il cinismo.
Un disneyano, seppure sfegatato, sa apprezzare l'animazione di un certo livello, così come sa riconoscere anche i difetti delle ultime produzioni disney. "Il principe d'egitto" puntava ancora all'animazione in grande stile, per questo merita un plauso (sebbene abbia il difetto di avere il marchio Dreamworks, ma glielo perdoniamo  ;D). Shrek non ritengo sia sulla stessa lunghezza d'onda. E' su una frequenza diversa e su tale frequenza si è portato dietro, in maniera per fortuna non definitiva, l'industria cinematografica del cinema d'animazione di mezzo mondo. Per fortuna sembra che ultimamente ognuno abbia ripreso a fare le cose di testa sua, senza scopiazzare il compagno di banco.

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Toon Studios & altra animazione / Re: I film Disney devono osare di più?
« il: Lunedì 24 Set 2007, 18:58:07 »
Dopo aver letto commenti sani e altri che lo sono decisamente meno ecco alcune riflessioni:

1)ATLANTIS: ma è possibile che nessuno si sia accorto che la grafica di questo film è una scelta e anche ben riuscita mirata rievocare sullo schermo la bidimensionalità di un certo modo di disegnare un fumetto? Io personalmente non adoro Atlantis perchè credo che che abbia un buco nella sceneggiatura che mi ha sempre infastidito, tuttavia uno dei suoi pregi è proprio la scelta dello stile grafico.

2)PIXAR e animazione 3D: qualcuno ci vuole bellamente prendere per il c**o! In uno di questi sensi:
- o ha pensato di fare un commento tipo quello fatto per vedere in che modo si reagiva (ora scrivo questa stupidaggine e guardo come si infervorano)
- oppure soffre di megalomania e vuole fare credere di essere onnipotente e di riuscire laddove anche i più importanti studi non ancora sono riusciti
- oppure ritiene che davvero realizzare un film 3D significhi accorciare i tempi di lavorazione bypassando alcune fasi del processo 2D; l'animazione 3D è un nome che racchiude diverse fasi produttive, alcune delle quali identiche a quelle dell'animazione 2D. L'animazione in particlare anche se non con la matita e col foglio da disegno, viene comunque fatta ancora a mano. Il computer non può ricreare tutti i movimenti in maniera automatizzata. Certe scelte artistiche vanno valutate di scena in scena e l'animatore stesso fa la differenza attraverso il suo intervento. Invece ho l'impressione che la gente pensi che animare col computer significhi che il computer sforna il film da solo con un qualche fantascientifico software tuttofare.

3)la DISNEY  deve osare nei suoi film, ... perchè ha sempre osato e rispettare la tradizione significa non abbandonare questa caratteristica.  Non aspettiamoci tuttavia che questo porti successo. La maggior parte delle volte che la DISNEY ha osato è stata punita. IL Gobbo di Notre Dame è l'esempio più lampante di come un progetto ambizioso che dimostra coraggio sia stato penalizzato. E' stata punita la musica (no commenti), è stata punita la scelta di inserire tematiche forti in un film 'per bambini' (e chi l'ha detto che i destinatari dovessero essere loro soli), è stata punita la scelta di un personaggio dalle fattezze poco accattivanti.

Sulla musica ho letto una critica che sottolineava come il punto debole della colonna sonora fosse l'uso di quei cori e di quelle orchestrazioni cupe che avevano avuto l'effetto di spaventare il pubblico dei bambini in sala.
Il lavoro del critico è orribile: sei costretto a inventarti le più grandi scemenze pur di riempire la tua colonna.

FANTASIA2000 rappresenta un'altro passo coraggioso e doveroso. Coraggioso perchè ha sottoposto gli artisti di oggi ad un confronto diretto col passato. Doveroso perchè ha tentato di proseguire il progetto di Walt Disney che, se il pubblico e i critici lo avessero premiato, avrebbe desiderato realizzare una cosa simile quando era in vita. In questo caso la Disney ha osato in un senso diverso rispetto a quello citato nei post precedenti, senza nessuna gratificazione. Questo perchè il film è brutto? ...e perchè Madagascar è bello?..eppure pare che la gente al cinema fosse di più per Madagascar?...conclusione il pubblico non capis...

LILO & STITCH affronta il tema della famiglia e della solitudine...ma il suo successo è dipeso da un perosnaggio dalle grosse potenizalità di vendita figlio dell'era dei POKEMON.

IL PIANETA DEL TESORO tratta il tema dell'adolescenza come scontro tra l'esigenza di cercare la propria identità e indipendenza (a costo di non rispettare regole e di fare del male a chi ci sta vicino) e il bisogno di avere un punto di riferimento (la figura paterna in questo caso).  In questo caso nessun potenziale articolo o gadget ha permesso il successo commerciale e quindi il film è brutto!

I ROBINSON ha una morale fin troppo esplicita: anche se il mondo di oggi ti sta stretto, lavora per migliorare il tuo domani. E' un messaggio di speranza che andrebbe estrapolato a trasmesso alle generazioni di oggi. Perchè non so se ve ne siete accorti ma i ragazzi oggi non pensano che valga la pena di fare sacrifici per costruirsi un futuro, perchè al futuro non ci credono e questo li deprime perchè non sanno dove andare, che meta seguire, sono solo capaci di prendersela col presente perchè non è come vorrebbero...e la colpa è degli altri, di chi li ha preceduti, per cui non sentono...non credono di poter fare nulla per cambiare le cose!

UNA RIFLESSIONE SU UN POTENZIALE TEMA 'ADULTO'
Temi adulti quali sarebbero? Il suicidio? Chi si suicida lo fa perchè qualcosa non è andato per il verso giusto e perchè ritiene che quel qualcosa valga più della sua vita! Ritenere che ci sia qualcosa più importante della vita è follia ed è forse più importante analizzare le vicissitudini che precedono la scelta di farla finita piuttosto che il suicidio di per se.
Nel mondo di oggi il protagonista del PIANETA DEL TESORO è un potenziale suicida; il film non tratta questo aspetto, ma tratta di come il personaggio ad un certo punto si imbatta in qualcosa nella vita che lo distoglie da un percorso autodistruttivo quale è quello intrapreso (le acrobazie fatte nel cielo sono poste in essere da un individuo che non ha nulla da perdere di fronte al rischio di farsi davvero male).
Il suicidio di un 'cattivo' può avere un impatto forte sullo spettatore ma non credo possa provocargli uno shock; il suicido da parte di un personaggio che si fa portatore di valori negativi, può contribuire a completare il personaggio stesso mostrandoci una ulteriore azione appartenente  comunque alla categoria delle 'azioni condannabili'.
Potrebbe invece essere una enorme delusione vedere una personalità positiva compiere un suicidio. Dubito che in un film disney si potrà mai assistere al suicidio di un protagonista che non sia un cattivo; semmai dovesse accadere questo sarà giudicato o con condanna o con amara comprensione, senza alcuna giustificazione.

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Beh, qui vuoi polemizzare un po' troppo. Ai tempi di Hercules l'oscar per il miglior film di animazione non esisteva ancora, e aspettarsi una nomination come miglior film non mi pare fosse plausibile; pur apprezzando questo film, mi pare che sarebbe veramente esagerare. Dopo tutto, per decenni la Disney ha "portato a casa" soltanto oscar per colonna sonora oppure oscar speciali (se ben ricordo ne ricevette uno per Biancaneve), e non credo che sia da attribuirsi ad uno "snobismo anti-disney" dell'academy...

Piccola nota polemica... non mi dà fastidio quando le canzoni sono usate come "propulsori che aiutino la trama a progredire"... me lo dà quando IMPEDISCONO alla trama di progredire! Ossia quando tutto si ferma perché il personaggio di turno deve fare una cantatina che non serve ai fini della trama ed anzi interrompe lo svolgimento della stessa per vari minuti. Ma ovviamente questo è un problema di gusti mio, non una critica oggettiva.

Mi sono forse espresso male! Non intendevo dire che Hercules meritasse un riconoscimento come film d'animazione, ne come migliore canzone. Intendevo polemizzare sul fatto che Hercules venne escluso sulla scia di un atteggiamento dell'Academy Award che secondo me stava diventando un po' di costume. Se la scelta su Hercules era condivisibile, sul "Gobbo" decisamente no e ancora non capisco le motivazioni. Insomma sto dicendo che si è remato contro Menken. E uscì persino un articolo su Ciak in cui tra gli ingredienti del film d'animazione del domani si evidenziava un "senza canzoni di Menken". Perchè mai?

Per quanto riguarda la presenza di canzoni nei film Disney penso si davvero raro che siano poco funzionali; non saprei indicare situazioni in cui la canzone sarebbe potuta essere tagliata senza conseguenze.

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Io credo che l'idea di fondo su cui poggia la colonna sonora di Hercules sia geniale. Trasformare il classico coro greco in un coro gospel è una idea formidabile che permette di fondere elementi classici a spunti di modernità (o spunti di classicità a elementi di modernità...date un po' voi! :)). Questo tipo di fusione si realizza anche dal punto di vista grafico dove si preferisce fare uso di un design essenziale arricchito da alcuni elementi che caratterizzano fortemente l'arte greca, soprattutto le decorazioni di oggetti di uso comune come vasi e anfore (da cui la vicenda prende il via). Anche sul piano narrativo c'è lo stesso contrasto; quella di Disney vuole essere una rivisitazione in chiave moderna del mito classico (come dice Grrodon), un modo intelligente di usare la parodia per criticare o ironizzare sul mondo del successo, sulla funzione degli sponsor nella scalata al successo. La disney in fondo prende in giro un po' anche se stessa e la sua Disneyland ogni qualvolta fa riferimento a gadget di ogni tipo. Questo intento parodistico è evidenziato sin dall'inizio nel piccolo battibecco tra il narratore pomposo ereditato dalla narrativa classica (Charlton Heston che qui giustamente è preso quale rappresentante di un certo modo di leggere cinematograficamente il periodo classico della storia greco-romana, cfr Ben Hur) e le muse che qui hanno un ruolo simile, sia dal punto di vista narrativo che dal punto di vista musicale, a quelle che Menken (assieme ad Ashman) attribuì alle tre coriste che spesso irrompevano nella narrazione dello spettacolo "Little Shop of Horror" a cui Menken stesso deve il suo primo successo. Insomma mi sembra tutt'altro che un film buttato lì giusto per sfornare il film di natale dell'anno, com'era consuedine all'epoca. Naturalmente "Hercules" fu bellamente ignorato dall'Academy Award fatta eccezione per una nomination come migliore canzone; ma se a "Il gobbo di Notre Dame" è stato clamorosamente negato l'Oscar come migliore colonna sonora per un film drammatico, sinceramente non vedo come ci si potesse aspettare un cambio di direzione da parte della giuria dell'Academy.

Mi ha lasciato un po' perplesso il commento sul fatto che la colonna sonora di Hercules sarebbe quasi un musical. A parte che già è stato detto che è un musical. Ma aggiungo che in un film Disney la musica dovrebbe essere presa in seria considerazione per fare si che che si recuperi lo stile del canone disneyano. Per poter apprezzare l'opera disneyana non si può prescindere dalla musica e meravigliarsi del fatto un film d'animazione "targato" Disney faccia un uso narrativo della musica con l'uso di canzoni quali propulsori che aiutino la trama a progredire mi sconcerta un po'. Il musical moderno nasce con "Biancaneve e i sette nani" e continua a vivere per trenta anni in quasi tutti i lungometraggi d'animazione prodotti da Walt Disney; non è un caso che il periodo di relativa crisi dell'animazione Disneyana sia stato superato grazie ad un film musicale, scritto da autori che nella vita scrivevano musical (Menken e Ashman): "La sirenetta" e non è un caso che gli altri film citati  "Aladdin" e "Il re leone" fossero di fatto dei musical.

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Cinema, musica e letteratura / Re: Walt Disney: tesina d'esame.
« il: Giovedì 22 Nov 2007, 13:53:30 »
La tesina è per l'esame del quinto anno? Che indirizzo? Forse ho lde materiale che può esserti utile, se vuoi contattami.

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