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Post - Kim Don-Ling

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Topolino / Topolino 3617
« il: Lunedì 24 Mar 2025, 18:03:09 »
Recensione Topolino 3617


 Topolino 3617 si caratterizza per un taglio particolarmente didattico rispetto alla media del libretto. Personalmente, nel valutare i contenuti di un numero, pongo raramente attenzione agli articoli a corredo delle avventure: ma in questo caso, mi sento di fare i complimenti per l’ottimo connubio storie/approfondimenti, che ho trovato molto azzeccato.

 La colorata copertina ci introduce ad un nuovo episodio della serie Circus, avviata nelle scorse settimane. Il circo Shadow prosegue il suo viaggio nelle zone più desolate d’America spostandosi questa volta nella poco ridente cittadina di New Golden City. Un paese sorto dalle ceneri della precedente e limitrofa Golden City, un esempio fumettistico di quello che sono state le mine towns all’epoca della frontiera americana, quando la corsa all’oro spingeva migliaia di cercatori verso un sogno di ricchezza che, però, era spesso destinato a rimanere disatteso e lasciava così morire rapidamente l’intero insediamento venutosi a creare.

 Restano così le ghost towns, o città fantasma, alle quali è dedicato il primo redazionale del numero. Un articolo molto interessante che non si limita ad illustrare i tipici villaggi western abbandonati, ma che ci presenta anche alcune località italiane oggi disabitate, o prossime ad esserlo, per motivi diversi fra loro, ma che riescono ancora a richiamare la nostra attenzione.

 
Solo polvere e fantasmi[/size][/i]

 Tornando invece alla parte narrativa, Spettri a Golden City vede i personaggi conosciuti nelle scorse puntate chiamati ad affrontare varie situazioni di difficoltà: dalla desolazione e rassegnazione presenti nella cittadina raggiunta, alla mancanza di un luogo adeguato per proporre il loro spettacolo, dalla minaccia rappresentata da alcune voci “fantasma”, ad un pericolo ben più concreto che metterà a rischio la sopravvivenza stessa dei circensi. Giovanni Di Gregorio crea un’atmosfera misteriosa credibile senza eccedere nei colpi di scena, ben accompagnato alle matite da Ivan Bigarella, eccellente nella raffigurazione del paesaggio e capace di impreziosire il racconto con alcune tavole introspettive realizzate con uno stile “dipinto” che si rivela molto efficace nel mostrare le emozioni dei protagonisti, mettendo in pausa la trama principale.

 
Un automezzo dal fascino intramontabile

 Rilanciata nelle scorse settimane, troviamo a seguire una nuova storia dedicata ad Area 15. Un’avventura per certi versi anomala rispetto al tipico svolgimento della serie, dal momento che In punta di Pennino vede protagonista, come dichiarato dal titolo, il nipote di Paperoga. Tuttavia, al centro della vicenda abbiamo una volta di più la forza trascinante delle passioni, la volontà travolgente del gruppo, il genuino entusiasmo della gioventù. Francesco Pelosi dimostra di sapere quindi padroneggiare gli elementi che hanno caratterizzato in questi cinque anni le giornate e le attività dei paperotti, inserendo in più un flashback dedicato al passato di Paperoga che, in tutta onestà, mi lascia un po’ perplesso, pur potendo riconoscere in fondo un collegamento con l’animo beat originale di questo personaggio nato negli anni Sessanta.

 Interessante, in ogni caso, l’idea di aprire una finestra sulle biblioteche itineranti, un servizio offerto in molte città ma al quale forse viene riservata meno pubblicità di quanto sarebbe lecito aspettarsi. E molto puntuale è il redazionale collegato, che ci illustra la diversa applicazione di questa attività nelle varie parti del mondo, dove viene realizzata non solo attraverso pulmini e motocarri, ma anche via nave per raggiungere i luoghi più remoti e portare ai loro abitanti quegli importantissimi tesori che hanno forma di libri.

 
Citazioni pop

 In Orazio, Clarabella e la serata a tema, Marco Bosco parte da un canovaccio ampiamente sfruttato – il personaggio maschile a disagio in una cerimonia di gala – ma, anche grazie alle espressioni di Lucio Leoni, riesce a portare a casa una breve simpatica seppure non originale.

 Il libretto si chiude con Zio Paperone e la memoria ghiottona. Roberto Gagnor muove un atipico terzetto composto da Paperone, nonna Papera e Ciccio, impegnandoli in una caccia al tesoro che li porterà a girovagare per la Lombardia, fra camei attoriali e ritornelli musicali: il risultato finale non sarà, tuttavia, quello sperato dal papero più ricco del mondo. Per Giampaolo Soldati è l’occasione di regalarci alcune cartoline da Mantova, Milano, Pavia e Sondrio, mentre per il lettore sarà l’opportunità di (ri)scoprire le specialità tipiche di queste città, come i tortelli di zucca, il panettone, il risotto e la polenta. Una lettura leggera che farà venire un po’ di appetito!

 In conclusione, doverosa segnalazione per l’articolo dedicato all’uscita nelle sale del live action Biancaneve. Un rifacimento del primo Classico Disney di cui si è molto parlato in queste settimane, sottolineandone i punti critici. Non resta che stare a vedere se questa nuova versione riuscirà a reggere il confronto con una pietra miliare della cinematografia intera: sarà molto difficile, ma il mito che ammanta la favola potrebbe comunque garantire un buon successo anche questa operazione.



Voto del recensore: 3.5/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2025/03/24/topolino-3617/


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2
Il sito del Papersera / Re:TopoOscar 2024
« il: Mercoledì 5 Mar 2025, 18:29:56 »
Per chi non avesse visto la home page del sito, segnaliamo le interviste ai vincitori del TopoOscar!

Pagina riassuntiva

https://www.papersera.net/wp/2025/02/28/topooscar-2024-le-interviste/

3
Topolino / Topolino 3608
« il: Domenica 19 Gen 2025, 12:02:03 »
Recensione Topolino 3608


 Se il successo di una pubblicazione si misura dalla sua risonanza, possiamo affermare senza dubbio che Topolino 3608 si appresta ad essere uno dei maggiori risultati di vendite del settimanale, almeno per quanto concerne la sua storia recente.

 In questi giorni, infatti, non c’è mezzo di comunicazione – dai quotidiani locali ai telegiornali nazionali – che non si stia occupando dell’iniziativa varata in occasione della “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali“. Una iniziativa che ha previsto la pubblicazione di ben 5 varianti diverse di Topolino 3608: una versione nazionale, distribuita in tutta la penisola e destinata agli abbonati, e ben 4 versioni regionali, nelle quali la prima storia pubblicata è stata tradotta in catanese, fiorentino, milanese e napoletano. I libretti sono disponibili nelle edicole della regione corrispondente oltre che, naturalmente, sul sito ufficiale di Panini Comics.

 Il pubblico sembra avere molto apprezzato tale proposta, tanto che l’editore ha dovuto annunciare che le copie regionali, inizialmente esaurite dopo un solo giorno dall’uscita del numero, verranno ristampate – forse anche deludendo qualche accaparratore e speculatore. Ma non è solo dall’alto volume di vendita delle varianti che si registra la buona riuscita di questa trovata pubblicitaria; va infatti segnalato come siano piovute richieste dalle molte parti d’Italia escluse in questa occasione di realizzare copie dedicate alle loro “lingue locali”. Il consenso e l’attenzione ottenuti ci fanno credere che l’iniziativa sarà replicata e trapelano voci che potrebbero essere già in lavorazione nuove versioni dialettali.

 In fondo, i dialetti tuttora esistenti nel nostro Paese sono innumerevoli e si potrebbe attingere quasi all’infinito da questo patrimonio culturale. Una riscoperta che ci fa comunque notare la controtendenza in essere rispetto a quanto accadde nel Secondo Dopoguerra, quando l’arrivo della televisione (e di certe sue trasmissioni) e anche la larghissima diffusione di Topolino formato libretto contribuirono all’affermazione della lingua italiana lungo tutto lo Stivale.

 
Non perdiamo comunque l’occasione di riscoprire anche qualche parola ricercata in italiano![/size][/i]

 Archiviata questa lunghissima premessa, viene abbastanza spontaneo domandare: il contenuto delle storie proposte farà sì che qualche lettore, fra quelli qui occasionalmente raggiunti, prosegua nell’acquisto del settimanale? Qualche dubbio su di una risposta affermativa, purtroppo, aleggia: il libretto raggiunge la sufficienza grazie ad una prevalente componente umoristica – invero piuttosto rara negli ultimi tempi – ma manca probabilmente un’avventura più complessa e incisiva. Curiosa anche la scelta di inserire fra le storie pubblicate la seconda puntata di una serie già lanciata quasi due anni fa, invece di un potenzialmente più invitante primo episodio di una nuova saga.

 La vicenda che apre il libretto, come detto l’unica che abbia goduto della traduzione nei dialetti precedentemente elencati – traduzione curata da linguisti docenti delle Università delle città coinvolte – può dirsi comunque piacevole e divertente. Zio Paperone e il PdP 6000 si inserisce nel classico filone che vede la Banda Bassotti cercare di prevalere sulle difese tecnologiche insuperabili realizzate da Archimede per la salvaguardia del Deposito. La trama di Niccolò Testi scorre via lineare con qualche simpatica gag, mentre i disegni di Alessandro Perina sono garanzia di un ottimo risultato.

 
Un intramontabile inseguimento

 Lo stesso sceneggiatore firma anche una delle storie centrali del numero, Manetta e l’imprendibile Banda del muro. Pur trattandosi di un’indagine condotta dal Commissariato di Topolinia, più che un giallo ci troviamo a leggere un’avventura portata avanti su un registro comico abbastanza gradevole ma che presenta la sua falla maggiore nello svelamento del mistero, oggettivamente poco credibile. Marco Mazzarello alle matite fa un buon lavoro, in particolare nella rappresentazione del simpatico detective partner dell’ispettore: ci resta la curiosità di sapere se ritornerà anche in altre future occasioni.

 Un’altra storia dal sapore classico è Paperino e il pulsante annullante, scritta da Giovanni Eccher e disegnata da Paolo De Lorenzi. Non è Archimede stavolta, ma suo nipote Newton l’ideatore di una strabiliante invenzione che, consegnata nelle mani di Paperino, darà origine ad una serie di buffi disastri (per noi che osserviamo da lontano). Una spassosa serie di gag ci conduce fino ad una morale finale che, comunque, non guasta né appare posizionata in maniera artificiosa. Molto telefonata è invece la conclusione di Gastone al contrario, dove neanche i guizzanti disegni di Blasco Pisapia risollevano una breve scritta da Tito Faraci che lascia soprattutto una forte sensazione di già visto, anche più e più volte.

 
L’originale soluzione adottata per il titolo nella prima tavola

 L’ultima avventura del libretto è, infine, Flight 008, secondo episodio della seconda stagione ambientata nelle Isole della Cometa. Pur gettando qualche base per lo scioglimento di alcuni nodi intrecciati nelle precedenti puntate, permane nella sceneggiatura di Pietro Zemelo soprattutto un’aura generale di mistero, alimentata probabilmente da un lato dall’utilizzo di personaggi non canonici (ma molto simili a loro e fra loro), dall’altro dalla colorazione grigiastra di Irene Fornari che ammanta tutto il paesaggio dell’arcipelago dove si svolge l’azione. Tutto o quasi, perché volando al di sopra delle nuvole come accade a Mick e Maya si avverte subito un senso di libertà in aperto contrasto con i toni cupi e oppressivi presenti invece a terra. Un effetto del quale va reso merito anche a Nico Picone, autore di tavole articolate, mai banali, molto ben riuscite. La fine dell’episodio giunge comunque lasciando ancora molti interrogativi in sospeso, ragione per cui non resta che attendere la prosecuzione e sospendere il giudizio sulla trama fino alla conclusione della serie.

 Per quando riguarda le rubriche del numero, oltre ad una nuova lezione di Andrea Malgeri che spiega come disegnare i Bassotti (stavolta di profilo), segnaliamo due interviste. In apertura, la parola va al Professor Riccardo Regis, coordinatore del progetto protagonista di questo libretto, che ci spiega il rapporto fra lingue e dialetti in Italia; in chiusura, spazio al fumettista e youtuber Alessandro Perugini, in arte Pera Toons, che racconta la sua trasformazione da lettore ad autore di nuvolette parlanti (e non solo).



Voto del recensore: 3/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2025/01/19/topolino-3608/


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Sfide e richieste di aiuto / Richiesta di aiuto
« il: Martedì 24 Dic 2024, 08:04:36 »
Rilanciamo una richiesta di aiuto pervenutaci:

ero innamorata di una storia pubblicata negli anni 90 (credo) su topolino dove però i protagonisti non sono né i paperi né i topi che amiamo.
Non sono sicura del periodo di pubblicazione perché tutta la mia famiglia adora topolino e i suoi fumetti giravano per casa anche prima che io nascessi (anni 80).
Era il periodo in cui pubblicavano le storie a fumetti su topolino con protagonisti gli orsetti del cuore o altri personaggi amati dai bambini dell' epoca.
La storia che sto cercando di rintracciare è quella del "Re Sporcaccione e del principe Sporcaccino" che avevano come protagonisti dei mostriciattoli e degli altri personaggi dolcissimi e dai colori pastello che io ricordo legati a delle caramelle (forse il marchio Elah, non so perché faccio questa associazione).
Purtroppo tutte le mie ricerche on line portano a risultati decisamente inappropriati (visti i nomi dei personaggi) e la ricerca fisica dei fumetti sui banchetti dell' usato ad oggi non ha portato a niente.
Forse voi riuscite ad aiutarmi?
Mi basterebbe rintracciare il periodo più preciso di pubblicizzare o il titolo della storia corretto, per poter dirigere la mia ricerca nella direzione giusta: mi piacerebbe poter leggere la storia anche ai miei bambini.

Spero possiate aiutarmi, e vi ringrazio già ora per il tempo dedicatomi.

5
Collezionabili Disney / Disney Trading Cards
« il: Lunedì 9 Dic 2024, 09:46:05 »
Segnaliamo anche qui il lavoro realizzato da Alle che ci consente di conoscere le trading cards Disney, dagli albori fino ad arrivare alla Disney Anthology ormai imminente!

Presentazione del lavoro:
https://www.papersera.net/wp/2024/12/08/storia-e-gloria-delle-trading-cards-disney-presentazione/

Prima parte
https://www.papersera.net/wp/2024/12/08/storia-gloria-delle-trading-cards-disney-prima-parte/

6
Topolino / Topolino 3601
« il: Mercoledì 4 Dic 2024, 18:56:02 »
Recensione Topolino 3601


 Per un lungo periodo, la dimensione legata al passato da cercatore d’oro di Paperon de’ Paperoni ha avuto i connotati del mito: introdotta da Carl Barks e subito recepita dagli autori italiani, l’esperienza vissuta nel Klondike ha conservato per anni i propri dettagli sfumati, senza che venisse approfondita nei particolari.

 Poi, negli anni Novanta, Don Rosa ha realizzato Life & Times of Scrooge McDuck, riordinando, con un suo metodo che avrebbe avuto grande presa sui lettori di tutto il mondo, le avventure che avrebbero portato lo Zione a diventare il papero più ricco del mondo e spalancando quindi le porte alla possibilità di raccontarne la giovinezza.

 È accaduto così che le storie che vedono un giovane Paperone ancora alla ricerca di ricchezze in giro per il mondo siano diventate sempre più frequenti; di queste, l’ambientazione più utilizzata è rimasta senza dubbio la più classica, che lo vede agire nel gelido territorio nordamericano del Klondike.

 Ed ecco quindi che, in apertura di Topolino 3601, ritroviamo la serie K, con Luca Barbieri ai testi e Francesco D’Ippolito ai disegni che offrono una nuova avventura di Paperone ai tempi della corsa all’oro.

 Purtroppo, nonostante i presupposti del ciclo appaiano interessanti sulla carta (si tratta della lettura di alcuni diari scritti da Scrooge durante i mesi trascorsi nel Klondike), il risultato è invero piuttosto deludente. Anche la storica location appare ormai troppo sfruttata e comincia a perdere quell’effetto suggestivo che l’aveva sempre contraddistinta, come una miniera nella quale il filone d’oro sembra ormai prossimo all’esaurimento.

 
Come rappresentare l’azione senza l’ausilio della tipica gabbia

 Il più duro dei duri vede una sceneggiatura in cui si susseguono una serie di espedienti narrativi che dovrebbero far risaltare il carattere, la determinazione, l’altruismo, l’onestà, la scaltrezza di Paperone ma che finiscono per essere fin troppo ridondanti nell’evidenziare tutto ciò. Anche gli elementi umoristici non funzionano, perché se l’ironia è data dalle lamentele di una papera sull’eleganza della sua divisa, in una terra piuttosto aspra e desolata, a risentirne è la credibilità della storia intera.

 Se la trama non brilla, non si può certo invece trascurare il lavoro di D’Ippolito ai disegni, con un uso della tavola molto libero e raramente legato alla classica gabbia, portato avanti al meglio senza far diminuire la leggibilità dell’avventura. Ben curata anche la colorazione di Manuel Giarolli, con delle splendide tinte verdi e marroni che restituiscono la sensazione di essere nei boschi in cui si svolgono gli eventi.

 L’ottima colorazione di Irene Fornari, già evidenziata nelle precedenti puntate, caratterizza anche la nuova e penultima puntata di 500 piedi. Dopo il leggero rallentamento della scorsa settimana, dovuto ad alcune necessarie spiegazioni, l’azione riprende ad avanzare a passo spedito, per interrompersi con il più classico dei cliffhanger che non vediamo l’ora di sapere risolto.

 Bruno Enna, senza perdere di vista i nostri eroi, concentra in questo episodio la sua attenzione sugli antagonisti, riservando un nuovo piccolo colpo di scena su queste Piccole, laboriose e fameliche avversarie. D’altra parte, anche senza voler rivelare la loro identità, va detto che per le loro caratteristiche e per la loro struttura sociale, si tratta di creature che hanno sempre attirato l’attenzione dell’uomo, affasciandolo e spaventandolo al contempo.

 Prosegue l’ottimo lavoro di Davide Cesarello alle matite, sempre in grado di rappresentare al meglio tanto un’atmosfera rurale carica di mistero quanto alcuni claustrofobici interni, senza perdere di vista nessuno fra i molti personaggi chiamati in scena.

 
L’inquietante centro nevralgico degli antagonisti[/size][/i]

 Schiacciata fra le due storie portanti della versione “frontale” del numero, troviamo poi la breve Paperoga e la fortuna transitiva, che vede Paolo De Lorenzi ai disegni e Francesco Testi… ai testi (si chiede scusa per non avere resistito nel fare questo gioco di parole). L’esordiente sceneggiatore giostra abbastanza bene il trio di cugini paperi, confezionando una vicenda che riesce a strappare un sorriso, ma che non appare comunque destinata ad essere ricordata a lungo.

 Capovolgendo il libretto, infine, introdotta dalla copertina di Skottie Young, possiamo assistere alla terza contaminazione fra i supereroi Marvel e i personaggi Disney sulle pagine di Topolino. Stavolta questo nuovo What if…? presenta Minni diventa Captain Marvel. La trama, collaborazione a quattro mani di Luca Barbieri e Steve Behling, cerca di ricalcare per quanto possibile la storia che vede la bionda Carol Danvers vestire per la prima volta i panni della supereroina e così scoprire faticosamente la sua nuova identità, integrando tale vicenda con alcuni sviluppi successivi per restituire una avventura più coerente e completa.

 Davvero ottimi i disegni di Giada Perissinotto, decisamente a suo agio nel riproporre in veste disneyana alcune pose del fumetto americano degli anni Settanta. Rimane qualche perplessità di fondo in merito all’intera operazione, ma può essere in fondo la scusa per riscoprire i veri natali di alcuni personaggi che oggi sono grandi protagonisti del cinema contemporaneo.

 
Usa 1977 – Italia 2024[/size][/i]



Voto del recensore: 2.5/5
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https://www.papersera.net/wp/2024/12/04/topolino-3601/


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7
Testate Speciali / Re:Nuove testate e Anteprime Disney - 2024
« il: Giovedì 28 Nov 2024, 09:32:33 »
Sicuramente ero irriverente, è il mio modo di discutere. Mi spiace se ho offeso qualcuno, ma non mi sembra di avere insultato.

Se preferite eviterò di intervenire in futuro, però mi permetto di dubitare che farsi le seghe a vicenda possa portare da qualche parte.
Visto che si invocano i moderatori...

I toni che ho letto mi sono parsi mediamente accettabili; ci sono posizioni diverse, probabilmente non conciliabili, ma in fondo il forum è qui per discutere e portare avanti le proprie opinioni con educazione e rispetto di quelle altrui.

Può andare bene anche essere irriverenti, entro i limiti di cui sopra. Ben venga quindi il prosieguo di questa discussione, ma precisando che l'ultima frase sopra citata, non è ammissibile.
Non la censuro di modo che ne resti traccia, ma invito ognuno a portare avanti le proprie argomentazioni in maniera più cortese e meno forte.

KDL

8
Il sito del Papersera / Re:Istruzioni per l'uso e F.A.Q. (come si fa a...)
« il: Venerdì 15 Nov 2024, 17:53:55 »
Per quanto ne so non è possibile vedere chi ha polliciato da ogni dispositivo

Confermo che, salvo il webmaster, a nessuno è possibile vedere chi pollicia i post.

9
Topolino / SPOSTATO: Vendere "Topolino" anni 1970-1974
« il: Venerdì 15 Nov 2024, 17:52:06 »

11
Topolino / Topolino 3594
« il: Martedì 15 Ott 2024, 14:38:58 »
Recensione Topolino 3594


 Una nuova indagine per il Commissario Topalbano! Così annuncia uno strillo – inserto mai troppo apprezzato dallo scrivente – sulla copertina di Topolino 3594. Sono passati 7 anni dalla sua ultima apparizione sul libretto e nulla lasciava presagire una ripresa del personaggio; tuttavia, si tratta di una novità che giunge quanto mai gradita sulle pagine del settimanale.

 I lettori di Topolino possono anzi ritenersi più fortunati dei milioni di appassionati che attendono dal 2021 la prosecuzione e la conclusione delle avventure televisive del suo omologo letterario, rimasto al momento prigioniero in un limbo, anche a causa di una sfortunata sequenza di lutti che ha colpito la fiction. Tra questi, la scomparsa del creatore del Commissario Montalbano, Andrea Camilleri, particolarmente sentita da tutto il cast.

 Se sul piccolo schermo nessuno sceneggiatore sembra avere ancora avuto l’intenzione di raccogliere il testimone dello scrittore siciliano, le redini autoriali a livello fumettistico sono invece ben salde nelle mani di Francesco Artibani. Lo sceneggiatore romano, come certificato dalle avventure fin qui pubblicate che hanno visto incontrarsi Topolino e Topalbano, dimostra di padroneggiare gli elementi classici della serie e di sapere ricreare una narrazione originale in perfetto stile camilleriano, ricorrendo per esempio alla fascinazione – più volte dichiarata dall’autore – per l’Orlando furioso, già citato nel romanzo Il sorriso di Angelica. Molto puntuale inoltre l’articolo che, a partire dalla più famosa citazione di Ludovico Ariosto, illustra il mondo teatrale che si cela dietro ai Pupi siciliani protagonisti della storia pubblicata sul settimanale.

 
La morale della favola

 Topolino e il ferro di Orlando, proprio come certi casi del commissario, parte in maniera abbastanza lenta, complice anche il senso di spaesamento che coglie Topalbano in trasferta negli States, per poi decollare nella seconda parte, con l’arrivo dei personaggi in Sicilia. Fino alla spiegazione finale, molto articolata e per certi versi non esaustiva, tipica dei gialli di Montalbano dove non sempre il colpevole viene arrestato al termine dell’indagine. La convivenza fra i due investigatori ci mostra una perfetta sintonia che, a tratti, porta ad una quasi totale sovrapposizione, dalla quale fatica sicuramente più ad emergere Mickey che Salvo, complice probabilmente il contesto nel quale si trovano ad agire.

 Il risultato complessivo è comunque ampiamente promosso, anche grazie agli impeccabili disegni di Giampaolo Soldati, già autore della precedente trasferta negli Stati Uniti di Topalbano, ben coadiuvato dai colori molto accesi realizzati da Manuel Giarolli.

 
Citazioni cinematografiche

 Il resto del numero, purtroppo, non è valido quanto la storia d’apertura. Zio Paperone, le GM e lo spirito alpino (Sisti/Capovilla) si caratterizza per un tono didascalico che dovrebbe da un lato presentare ai lettori le bellezze di Cuneo e, dall’altro, attingendo allo spirito ambientalista che da sempre caratterizza il libretto, ricordare l’importanza di salvaguardare l’ambiente montano. Ne esce però una vicenda piuttosto noiosa che non riesce né a fare una buona pubblicità alla città piemontese né a illustrare il territorio circostante, del quale si parla soltanto, e poco, senza che venga mostrato nessuno fra gli scorci alpini occidentali della zona.

 Il car pooling è invece al centro di (313×4)2 (1.567.504, ndr), di Massimiliano Valentini e Marco Palazzi, sequel di questa storia apparsa circa un anno fa. Cambiano i passeggeri, ma non le disavventure per Paperino che non riuscirà neanche questa volta a giungere a destinazione al momento opportuno. Gli elementi dell’ambientazione automobilistica, legati al viaggio e alla convivenza forzata fra personaggi, sembrano attingere dagli sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo, come anche esplicito da alcuni particolari. Ne esce qualche buona gag, ma nel complesso la storia non può certo dirsi particolarmente memorabile.

 
Una splendida tavola che illustra il movimento nello spazio e nel tempo

 Più riuscita è sicuramente la nuova puntata delle Paperoga’s New Professions, Stuff recoverer. Dare mansioni delicate a Paperoga è garanzia di disastro e anche questo nuovo incarico, che lo vede all’opera come “recuperatore di cose prestate”, non sarà l’eccezione alla regola. Tuttavia, nonostante lo svolgimento dell’azione non possa che portare ad una inevitabile conclusione, la vicenda scorre in maniera piacevole e divertente. Merito di un’ottima calibrazione dei tempi narrativi orchestrati da Marco Bosco nonché, soprattutto, della cura del particolare che Francesco Guerrini pone in ogni espressione dei personaggi e in ogni dettaglio delle vignette. Si veda come esempio la tavola qui allegata alla recensione, ma è indubbio che una breve che si avvale dei suoi disegni parta avvantaggiata rispetto ad alcuni suoi colleghi dallo stile più tradizionale.

 Il numero si chiude con un’altra avventura dal taglio didattico, per il ciclo Topolino Comic & Science, dal titolo Amelia e la soluzione intelligente, dei già incontrati Marco Bosco e Giampaolo Soldati. L’intento sarebbe probabilmente quello di descrivere il funzionamento delle reti neurali, tuttavia l’ennesimo tentativo della fattucchiera che ammalia di impadronirsi della Numero Uno, stavolta ricorrendo alla tecnologia invece che alla magia, ci consegna una storia dal sapore talmente classico da cadere nel già visto, senza centrare efficacemente l’obiettivo divulgativo. Per quanti fossero interessati all’argomento scientifico, si evidenzia comunque il bell’articolo a corredo.

 Segnaliamo, infine, l’iniziativa che vede, come già accaduto lo scorso anno, l’uscita di dodici litografie Disney Marvel, realizzate da alcuni fra i migliori disegnatori italiani che si cimentano nell’interpretare alcune famose copertine supereroistiche. Le prime quattro litografie (opera di Giada Perissinotto, Alessandro Pastrovicchio, Lorenzo Pastrovicchio e Francesco D’Ippolito) saranno disponibili in edicola abbinate a Topolino 3594 al prezzo di 6 €; analogo abbinamento con i prossimi due libretti consentirà di completare la serie ideata per quest’anno.



Voto del recensore: 3/5
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https://www.papersera.net/wp/2024/10/15/topolino-3594/


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12
Ci saremo!! Con prole al seguito  :P

13
Topolino / Topolino 3589
« il: Martedì 17 Set 2024, 10:14:58 »
Recensione Topolino 3589


Le due copertine di Topolino 3589

 Giusto in tempo, appena prima che la bella stagione abbia termine, Topolino 3589 ci propone in apertura un appuntamento estivo ormai tradizionale per il libretto: una storia a bivi.

 Paperino e il dilemma a bivi (Bosco/De Lorenzi) si configura come una classica avventura del genere ideato nel lontano 1985 dal compianto Bruno Concina. Stavolta le scelte a cui viene chiamato il lettore saranno determinanti per imprimere alla giornata di Paperino una piega più o meno piacevole, che va dall’impiego remunerato come collaudatore di poltrone alla fuga per sottrarsi alla furia di zio Paperone: il risultato delle nostre decisioni ci restituisce quindi un Donald arrabbiato o felice, come raffigurato nelle due copertine uscite in edicola. Una eccezione alla normalità che si inserisce nei festeggiamenti per il 90° compleanno di Paperino, avviati lo scorso giugno, e che ci consente dunque di registrare un nuovo numero del settimanale avente due diverse cover, entrambe regular, come già accaduto recentemente con i numeri 3476 o 3525.

 
Ed io, tra di voi…[/size][/i]

 La storia più incisiva dell’albo è però sicuramente Gambadilegno e la gelosia canaglia. Giovanni Eccher non è un nome nuovo agli appassionati del fumetto, avendo nel curriculum già decine di sceneggiature soprattutto per eroi bonelliani come Dylan Dog, Dampyr, Nathan Never: si tratta quindi di un esordiente di lusso sulle pagine di Topolino. Nella sua prima avventura disneyana ci regala un Gambadilegno tratteggiato magnificamente, innamorato della sua Trudy e determinato (seppure un po’ confuso) nei suoi progetti ladreschi, protagonista di un divertente dramma della gelosia, scatenato da un nuovo character introdotto per l’occasione, il dandy Ganimede. I disegni di Giorgio Cavazzano rendono questo debutto ancora più riuscito, in particolare grazie alla splendida mimica conferita ai personaggi. Ci si augura che questa storia segni l’inizio di una felice collaborazione e non si esaurisca in un unico ottimo esemplare.

 Rockerduck e la persecuzione del papero d’oro segna invece l’esordio di un altro sceneggiatore, Niccolò Testi, accompagnato ai disegni dal veterano Lucio Leoni. La trama si inserisce in un filone molto collaudato, ovvero quello che vede il secondo papero più ricco del mondo cercare di sottrarre alla sua vista lo storico rivale: ne esce qualche gag divertente e soprattutto una buona calibrazione dei tempi narrativi, evitando di allungare troppo la storia e consentendole così di restituirci un sorriso finale. La brevissima L’appetito vien ascoltando, ad opera di Enrico Faccini, non si rivela invece all’altezza delle migliori prove dell’autore ligure, concludendosi rapidamente senza avere strappato nessuna risata.

 
Parole sante![/size][/i]

 Il numero si chiude con Zio Paperone e l’arcano artigiano, una caccia al tesoro alchimistica, che vede come contendenti Paperone ed Amelia, con l’aggiunta del tuttologo Pico de Paperis a sparigliare un po’ le carte. Alessandro Sisti muove i personaggi alla ricerca del “principio filosofale”, attraverso le sempre affascinanti atmosfere di Venezia. Luca Usai compie un ottimo lavoro ai disegni, in una sintesi con la quale riesce da un lato a riprodurre fedelmente gli scorci della città e dall’altro a catturarne la componente magica e suggestiva. Ne risulta una storia piacevole da leggere, ma forse senza un quid che consenta di ricordarla fra qualche tempo.

 In conclusione, il libretto si attesta su una buona qualità media, utile per rallegrare l’umore di quanti, in questo periodo dell’anno, si apprestano a riprendere il tran tran lavorativo e scolastico.

 Si segnala, infine, l’abbinamento riservato alla copia degli abbonati, con il Catalogo delle Pubblicazioni Panini Disney per il 2024. Qui è possibile consultare la versione digitale.



Voto del recensore: 3.5/5
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Testate Speciali / Re:Nuove testate e Anteprime Disney - 2024
« il: Venerdì 23 Ago 2024, 13:35:02 »
Calcolatrice alla mano, sono lieto di sapere che NON spenderò ALMENO 354,50 € fra i volumi presentati qui come anteprima.

Al di là dei bilanci, trovo che comunque i costi dei singoli volumi si innalzino sempre di più e rendano difficile un acquisto senza programmazione, come era una volta quando un albo carino lo trovavi in edicola e lo compravi.

Proprio solo per esempio...
* io trovo "il ventino fatale" una delle più belle storie Disney, personalmente può anche ricoprire la prima posizione, ma non posso pensare di spendere 70 € per qualunque volume la contenga.
* "Gli Evaporati", bellissima saga dell'anno scorso, ottima iniziativa ristampare le due parti in un unico volume: 35 €, passo.

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