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Post - Maximilian

Pagine: [1]  2  3  ...  309 
1
Giochi / Re:Il giochetto dei disegnatori
« il: Lunedì 31 Mar 2025, 22:08:26 »
Ecco

2
In Brasile spopola Josè Carioca, personaggio che in quel luogo vive fin dall'inizio.
Se le vicende svolgentesi in Italia sono così tanto apprezzate, nulla vieta di inventare dei personaggi che vi abitino stabilmente.

3
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (07/1945)
« il: Lunedì 31 Mar 2025, 21:44:55 »
Vi ringrazio per le risposte.
Il fatto che Pippo abbia battezzato un avvoltoio Cora Sue, attrice bambina che ispirava tenerezza nei film degli anni trenta, dovrebbe aggiungere ulteriore comicità allo spaesamento di Topolino che si aspettava di trovare un fringuello o un passerotto.
Interessante, non immaginavo riferimenti del genere (sebbene avessi trovato buffo quanto insolito il doppio nome a un animale domestico).

4
Giochi / Re:Il giochetto dei disegnatori
« il: Giovedì 27 Mar 2025, 23:00:15 »
Giorgio Di Vita

5
l'allontanamento graduale dalle realtà quotidiane di Paperopoli e Topolinia (con sempre più numerose saghe in costume, nel passato come nel futuro, o semplicemente 'alternative')
Questa caratteristica, che interpreto in parte come escapismo volto a non affrontare l'attualità, ha iniziato a stufarmi circa... 15 anni fa.
Le vicende in costume, indicativamente, per me dovrebbero ammontare a 4 o 5 all'anno.

E' un tipo di narrazione che permette di calare i personaggi in determinati contesti senza fornire spiegazioni. Più stimolante sarebbe vedere quelli normali muoversi in ruoli diversi dal solito, lavorando sulle caratterizzazioni e motivazioni che li hanno condotti lì.

6
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (07/1945)
« il: Giovedì 27 Mar 2025, 22:34:18 »
6
Si continua ad esplorare l’ironia di Topolino, dotato come al solito di una caratterizzazione fresca, vivace e divertente.

7
Ammetto di aver impiegato un po’ di tempo a capirla.
Però non sono del tutto convinto: la storia si basa sul fatto che quell’uccello è un avvoltoio: eppure viene definito buzzard che, vocabolario alla mano, sta per poiana o cornacchia (senza considerare le accezioni non zoologiche). Suppongo che in ergo tale parola corrisponda ad altri significati a me ignoti.

9
Non l’ho compresa.
In ogni caso proprio nella prima vignetta, in cui Minni lamenta la sua scarsa avvenenza, ella è ritratta da Gottfredson in una delle sue raffigurazioni più attraenti (escluso il periodo pre-rossetto, naturalmente).

10
Qui è buffo vedere Pluto nei panni di un vecchio ammalato, con tanto di pediluvio e occhiali sul muso.

7
Le altre discussioni / Re:Q.U.E.S.T.I.O.N.E.D.I.P.R.O.N.U.N.C.I.A.
« il: Sabato 22 Mar 2025, 18:01:16 »
Sarebbe interessante un discorso analogo riguardante altri universi narrativi, come quelli di Troisi e Asimov.
Dal momento che non mi pare che abbiano lasciato istruzioni in tale senso (in particolare il secondo mi sembra ben poco interessato ad aspetti del genere*), a meno di indizi presenti nel testo, io adotto la fonetica che mi suona meglio.
D'altronde, in un caso parliamo di mondi totalmente inventati senza relazioni col nostro, nei quali anche i suoni potrebbero essere completamente diversi da quelli reali; in un altro invece abbiamo a che fare con epoche talmente remote che la pronuncia ha avuto tutto il tempo di mutare significativamente.

* a differenza di qualcun altro...

8
Giochi / Re:Il giochetto dei disegnatori
« il: Sabato 22 Mar 2025, 16:08:10 »
Sono indeciso tra Cavazzano e Ottavio Panaro...

9
Commenti sulle storie / Strisce di Walsh (07/1945)
« il: Sabato 22 Mar 2025, 15:56:03 »

2
Ricorda la storia del 23 febbraio 1944. Ma, dal momento che l’idea viene declinata in modo nuovo, per me è riuscita.

3
Bizzarra come solo il narratore supremo sapeva fare. Io comunque l’ho gradita.

4
Non l’ho compresa: Minni non ha motivo di arrabbiarsi, dato che il suo fidanzato (a differenza di tante altre volte) non sembra attratto dalla sventola di turno.

5
In questa occasione, come in altre, lo sceneggiatore nasconde parte dello svolgimento tramite un’ellissi narrativa: in tal modo si passa istantaneamente da un punto iniziale ad una iperbolica conclusione, scatenando il riso.

10
Le altre discussioni / Re:Lingua papera
« il: Martedì 18 Mar 2025, 22:00:59 »
in alcune storie si parla proprio di inglese come lingua straniera come in questa o in questa.
Una cosa del genere per me è un errore. Magari non gravissimo (ce ne sono stati di ben peggiori) e dovuto più che altro a disattenzione, causato dall'abitudine di produrre storie nel nostro paese.

11
Oltre alle argomentazioni precedentemente esposte, la censura è deleteria per un altro motivo.

Più volte mi sono reso conto di come la narrativa crei un contatto attraverso il tempo e lo spazio tra autore e lettore, sebbene si tratti di una forma di comunicazione a senso unico. E spesso è l’unica forma di contatto possibile, dal momento che nella maggioranza dei casi l’artista è morto ancor prima della nascita di chi usufruisce dell’opera.
Non solo scopriamo le idee dell’autore ma anche come si sentiva: cosa ha significato per lui/lei vivere in una certa epoca o contesto, come ha rielaborato le sue esperienze di vita, eccetera. Si crea una certa vicinanza tra le parti e, in un certo qual modo, facciamo la conoscenza dell’artista (anche quando non ne condividiamo le opinioni).

Alterarne le opere vanifica tutto questo.

12
T e la sfida del 2000
Segnalo che cliccando su questo link si viene reindirizzato alla pagina di "Zio Paperone e il campionato dei Bassotti".
Citazione
Un'avventura lunga 50 anni3 pagine con testi e disegni ignoti
I disegni sono chiaramente sciarroninai.[/td][/tr][/table]

13
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (06/1945)
« il: Giovedì 13 Mar 2025, 21:04:15 »
27
Credo di averla capita, ma non colgo l’umorismo della situazione.
Comunque Topolino si dedica all’attività di pompiere oltre un decennio dopo la storia omonima (ora che ci penso anche ne La casa del mistero menzionava di prestarvi volontariato).

28
La vicenda di per sé è banale, ma suscita il riso il fatto che il protagonista venga addirittura portato dal dottore.

29
Grandiosa: Topolino all’apice della spontaneità e della spumeggianza; sono veramente in brodo di giuggiole.
E poi il finale fa ridere.
Noto che i fumetti di Walsh si basano su idee estremamente semplici, a cui però nessun altro ha mai pensato.

30
Anche questa svolge il suo lavoro di fornire una buona dose di buonumore.

Ho dovuto faticare nel trattenermi da leggere tutte queste brevi (quelle trattate nella presente sede e quelle de mesi successivi) in una volta o due.

14
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (06/1945)
« il: Lunedì 10 Mar 2025, 22:34:08 »
23
Un classico dell’autore: lo zio rimprovera al nipote qualcosa di cui si macchia egli stesso.
Per quanto Bill si serva di molti schemi ripetentisi nel tempo, essi sono talmente numerosi che il lettore non sa mai quale (o se) verrà impiegato.
E l’estrema brevità gioca a favore: chi legge non ha il tempo di immaginare come vicenda andrà a finire, perché la conclusione arriva subito.

25
Qui fa ridere la perdita degli indumenti dei poliziotti portati via dal razzo, il quale però ha lasciato non solo intatta la biancheria intima, ma non ha strattonato né sbilanciato i due che sono rimasti in piedi e stupiti, in quanto non hanno capito cosa sia accaduto. E nemmeno noi lo sappiamo, poiché la vignetta in cui ciò è avvenuto è occupata da una didascalia senza lasciare spazio ad altro: questo contribuisce a rendere il tutto più surreale.

26
Il piccolo screzio di coppia riconduce ad una dimensione quotidiana: d’altronde la vita sentimentale non è fatta solo di grandi litigi.
Qui diverte soprattutto la posizione in cui si ritrova Topolino al termine.

A partire da questa e per i mesi successivi, mi sono chiesto se le strisce non fossero pubblicate in due versioni come nel periodo 1942/44.
Infatti non solo la parte inferiore delle vignette è particolarmente vuota, ma il logo aziendale è posto in alto quando in basso lo spazio libero idoneo ad accoglierlo è maggiore.

15
Sfide e richieste di aiuto / Re:Nascita di Indiana Pipps
« il: Venerdì 7 Mar 2025, 22:32:28 »
Magari Indiana, con le sue imprese, è divenuto così famoso da essere diventata un personaggio cinematografico (o letterario).
Pura coincidenza nei nomi? Pezzin a distanza di due anni dalla nascita del nuovo personaggio poteva non esserne ancora informato?
La sua storia è stata pubblicata successivamente, ma poteva essere stata pronta in precedenza. La redazione non edita i fumetti in base all'ordine di arrivo: in alcune interviste gli autori hanno affermato per decidere quali opere far uscire settimanalmente tra quelle disponibili, prendono in considerazione vari fattori e talvolta arrivano in edicola prima storie che hanno inviato dopo.
Senza contare i tempi di realizzazione: tra l'approvazione di una sceneggiatura, l'affidamento ad un disegnatore, l'attività conseguente, l'inchiostrazione e il lettering possono passare mesi.

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