Logo PaperseraPapersera.net

×
Pagina iniziale
Edicola
Showcase
Calendario
Topolino settimanale
Hot topics
Post non letti
Post nuovi dall'ultima visita
Risposte a topic cui hai partecipato

Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Post - piccolobush

Pagine: [1]  2  3  ...  459 
1
Topolino / Topolino 3616
« il: Domenica 16 Mar 2025, 10:02:54 »
Recensione Topolino 3616


 Dopo il ritorno della scorsa settimana, Area 15 passa nelle mani di Corrado Mastantuono, che sono ciò che ci vuole per non perdersi in noiose e problematiche vicissitudini “adolescesistenziali” e dare invece un po’ di brio e divertimento alle vicende del gruppo di ragazzini messo su da Roberto Gagnor e Claudio Sciarrone (presenti anche su questo numero con due autoconclusive).

 Con Sfida all’ultimo scoop, l’autore romano riprende e aggiorna alla sua maniera l’eterno conflitto tra adulti e ragazzi, teorizzato e messo su carta già da Taliaferro e poi portato al giusto livello di perfidia da Barks, approfittando dell’occasione anche per allargare gli schieramenti, con Paperoga a spalleggiare lo zio e l’eterogeneo gruppo di amici a fianco dei nipoti.

 Cambiano anche le motivazioni o, meglio, si aggiorna il contesto: da una rivalità primordiale, quasi tribale, che sfocia in un conflitto parentale che, a suo modo, è innato e non ha bisogno di reali motivazioni, si passa ad una rivalità “professionale” prima e generazionale poi, in quella continua rincorsa ad avvicinarsi alle tematiche giovanili che è il succo stesso della serie Area 15.

 Altro segno dei tempi attuali è il fatto che si gioca sporco, sì, ma solo da una parte (quella degli adulti) e, soprattutto, si lascia aperta la porta sul lato sentimentale, per poter chiudere con un ecumenico lieto fine ormai di prammatica.

 
In guerra (generazionale) ogni arma è lecita…[/size][/i]

 Il risultato finale ci consegna una storia molto simpatica a cui danno un quid aggiuntivo gli espressivi disegni dell’autore. Menzione particolare per Paperone, in un ruolo apparentemente marginale ma che in realtà, da vera eminenza grigia, muove le fila di tutto senza quasi apparire, vigila e raccoglie i frutti.

 Il resto del numero è ben poca cosa: Rudy Salvagnini e Marco Mazzarello realizzano La minacciosa minaccia dello spazio esterno, ovvero un nuovo episodio de I mercoledì di Pippo. Una storia, ahimè, azzoppata in partenza da un meccanismo logoro e incapace di rinnovarsi, che finisce per naufragare del tutto quando viene a mancare la comicità stralunata e surreale del protagonista, sostituita da una serie di sketch abbastanza infantili.

 Anche a Enrico Faccini, ritrovato in questa occasione come autore completo per Tecnologia… avanzata!, sembra mancare qualcosa che permetta alla sua breve storia di sfociare in quel crescendo insieme folle e catastrofico tipico di molti suoi lavori simili: a ogni pagina sembra quasi di essere lì lì per decollare, di avvicinarsi ogni volta di più, ma poi non avviene mai. Un tappo di spumante che, anziché essere sparato in aria, viene trattenuto e soffocato in un triste “pfffffff!”.

 A seguire, Vito Stabile rivisita liberamente la classica Zio paperone e il disturbatore invisibile, in un nuovo capitolo del suo personale tributo a Carl Barks racchiuso dalla serie Pianeta Paperone.

 
Omaggio all’Uomo dei Paperi[/size][/i]

 Sogni nel cassetto è una gradevole avventura che regala più di un sorriso; peccato constatare tuttavia una volta di più l’invecchiamento del tratto di un Marco Rota oggi lontano dai giorni migliori della sua carriera.

 Capovolgendo il libretto, ci si può immergere nella lettura del mash-up Marvel-Disney, con i personaggi di Paperopoli e Topolinia alla prese con il quinto episodio del ciclo What if…? Topolino e i suoi amici diventano The Avengers.

 Certo, Stefano Petruccelli, nel suo “editoriale al contrario”, dice che si tratta di una storia che parla di ingiustizie subite, di torti da riparare, della forza necessaria per rimettere le cose a posto, ma non fidatevi: è una avventura poco incisiva e piuttosto dimenticabile.

 In realtà, l’idea di per sé non sarebbe male e comunque è un’operazione non dissimile da altre che pure si sono viste su Topolino (e che a volte sono incappate nello stesso problema… chi ha detto Dylan Top?): un remake di una storia a suo modo emblematica di un altro universo fumettistico, interpretata dai personaggi Disney.

 
 
 Le due splash page iniziali a confronto

 Il problema è che non si capisce a chi ci si vuole rivolgere: la storia di esordio dei Vendicatori risale a oltre 60 anni fa, quale ragazzino può conoscerla o anche solo avere l’interesse (la reperibilità, oggigiorno, è l’ultimo dei problemi) a leggerla? Soprattutto, quanto potrebbe piacergli un qualcosa scritto in una maniera che oggi farebbe, nel migliore dei casi, sorridere? Per di più, con dei personaggi che avevano una caratterizzazione profondamente diversa da quella odierna, Hulk e Iron man su tutti, alla luce anche dei film del Marvel Cinematic Universe?

 Forse potrebbe piacere ai vecchi lettori, quelli che magari ai tempi della Corno scrivevano alla casa editrice per chiedere se fosse più forte Hulk o la Cosa, ma si spera che nel frattempo questi lettori abbiano fatto qualche passo avanti a livello di sviluppo intellettivo e trovino quindi ridicola una torta rubata come pretesto per una vendetta che attraversa dimensioni terrene e ultraterrene.

 Vero che anche la storia originale è a dir poco naif ma, appunto è una roba di sessant’anni fa, nata tra l’altro in un contesto “fumoso” e in ogni caso rivolta a un pubblico enormemente diverso, seppur anagraficamente compatibile. Poteva essere l’occasione per una vera riscrittura, salvaguardando l’importanza ma rendendola un lavoro in linea coi tempi, anziché limitarsi ad un adattamento semi-pedissequo, senza originalità.

 
L’accurato lavoro di rielaborazione di Alessandro Pastrovicchio[/size][/i]

 Rimangono di buono i disegni di Alessandro Pastrovicchio, decisamente a suo agio in questi ambiti e che fa ciò che non è stato fatto in sceneggiatura, cioè mantenere dei riferimenti alla storia di Lee-Kirby, riproducendone alcune vignette-chiave, ma adottando anche soluzioni e un “montaggio” affine ai moderni comics.

 Buona anche una parte del casting ideato da Steve Behling e Luca Barbieri, con Gastone-Loki e Paperino-Thor, e tutto sommato anche Pippo-Hulk, che potrebbe essere sfruttato in futuro per storie con un po’ più di mordente, mentre il ruolo degli altri è abbastanza irrilevante: Pluto resta ciò che è, un animale di compagnia, mentre il contributo di Topolino-Ironman è accorgersi, nel momento in cui avrebbe potuto essere utile, che la sua strumentazione non funziona. Uno squilibrio totale nella gestione dei personaggi con più di metà di loro relegata sullo sfondo, segno di una sceneggiatura insufficiente e senza idee (che dire di Paperina-Lady Sif introdotta a forza in una storia in cui non avrebbe dovuto esserci per poi lasciarla indietro, come un cavallo zoppo a cui non si ha avuto nemmeno il cuore di sparare?).

 
 
La nascita degli Avengers, nel 1963 e nel 2025[/size][/i]

 Quanto al comparto redazionale, è molto lo spazio dedicato a storie ed autori: utile il compendio su Area 15, sia per i nuovi, sia per chi già conosce la serie, visti i tre anni di distanza dall’ultima avventura. Lunga intervista poi agli autori degli Avengers, con approfondimenti sulla creazione della storia. Infine, ricche anticipazioni su due lavori in uscita sul prossimo numero: un nuovo capitolo sia per Area 15 che per Il circo Shadow.



Voto del recensore: 2/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2025/03/16/topolino-3616/


Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


2
Recensione Sandopaper - Storie a fumetti ispirate ai romanzi di Emilio Salgari


Immagine promozionale del volume con la copertina inedita di Andrea Freccero

 Quasi 50 anni fa, è il gennaio del 1976, debutta uno dei prodotti di maggior successo della tv italiana, e della RAI in particolare, uno sceneggiato che avrebbe segnato anche la storia del costume del nostro paese.

 Un pubblico tra i 20 e i 27 milioni (all’epoca gli ascolti in Italia son ancora rilevati tramite interviste e sondaggi, i primi apparecchi automatici entreranno in funzione proprio alla fine di quell’anno) è letteralmente conquistato dal “Sandokan” di Sergio Sollima e interpretato da Kabir Bedi, tratto dai romanzi del ciclo malese di Emilio Salgari.

 Neanche dieci mesi dopo esce, sul numero 1096 di Topolino, scritta da Michele Gazzari e Giovan Battista Carpi e illustrata dal disegnatore genovese, la prima puntata di Sandopaper e la perla di Labuan, impetuosa trasposizione disneyana delle avventure dei tigrotti di Mompracem.

 
Il Sandokan televisivo

 Scatenata, avventurosa, divertente, la storia, che si conclude sul numero successivo, non sfigura affatto nei confronti della sua “sorella” televisiva ed è ancora oggi perfettamente fruibile perché arrembante e inquieta come i romanzi a cui si ispira.

 Lo testimoniano le numerose ristampe succedutesi negli anni, dalla prima nel 1982, fino all’ultima nella collana Capolavori della letteratura di Giunti Editore, nel 2021.

 Dodici anni dopo, Carpi torna ad attingere dalla corposa produzione salgariana per un secondo capitolo, fondamentalmente slegato dal primo, sia per avvenimenti che per tematiche, ma comunque degno di nota e che viene pubblicato sul numero 1679 di Topolino.

 L’attuale riproposizione, all’interno di una collana Panini che ha lo scopo di pubblicare parodie letterarie – ha diverse caratteristiche che la rendono appetibile ad un pubblico i collezionisti: innanzitutto è la prima dedicata esclusivamente al personaggio di Sandopaper, senza quindi altre storie non strettamente attinenti (anche quelle che pure derivano da altri romanzi dello scrittore veronese, come il ciclo del corsaro Paperinero di Guido Martina e Luciano Bottaro).

 
Il covo dei temibili tigrotti di Mompracem

 Poi un ricco apparato editoriale (mancante o piuttosto scarso nelle ristampe precedenti): a una prefazione di Alessandro Sisti su un interessante parallelismo tra Paperino e Sandokan e sulla trasversalità delle opere di Salgari, fa seguito una esaustiva disamina di Davide Del Gusto, che contestualizza le due avventure all’interno della produzione disneyana.

 Il curatore completa poi il volume con un’accurata analisi delle due storie affiancata a puntuali commenti sull’opera di Giovan Battista Carpi, di cui queste due storie segnano in un certo qual modo l’inizio e la fine di un percorso che da disegnatore talentuoso lo porta a diventare illustratore raffinato e autore completo.

 Riguardo la colorazione e stampa, sono ovviamente migliorate: la prima storia è sostanzialmente identica, solo con una maggiore nitidezza. Diverso il discorso per Le due tigri: la storia già in origine, sul settimanale, esce con una qualità di stampa deficitaria, a tratti sembra addirittura mancare l’inchiostrazione.

 Nelle ristampe successive (non in tutte) si è cercato di ovviare fino a giungere a questa versione che può essere considerata soddisfacente.

 
Una tavola de “Le due tigri” come apparsa su Topolino, con una stampa non ottimale

 Da segnalare inoltre che questa è la prima ristampa integrale del ciclo di Sandopaper, in quanto comprende anche la tavola teaser de Le due tigri apparsa nel numero 1678 del settimanale e mai più riproposta fino ad ora.

 In chiusura dell’albo, trova spazio anche una galleria delle copertine delle pubblicazioni che hanno ospitato le storie di Sandopaper.

 Questa potrebbe essere l’ultima (almeno per un po’) occasione per ristampare ancora queste storie, viste le ultime policy della casa madre.

 In definitiva, si tratta di un’uscita consigliata non solo per il lettore che vuole (ri)scoprire una saga avvincente e divertente e godere dei disegni di un vero maestro Disney, ma anche per l’appassionato che pretende, giustamente, un prodotto adatto alle sue esigenze.

 Il giudizio non può che essere assolutamente positivo riguardo il risultato finale, parzialmente mitigato da un prezzo che appare comunque eccessivo per un volume di 128 pagine.

 Editore: Panini Comics – Autori: Michele Gazzarri, Giovan Battista Carpi – Uscita: 9 maggio 2024 – Pagine: 128 – Formato: Cartonato 18,3×24,5 – Prezzo: € 24,00 – ISBN 9788828788058



Voto del recensore: 4/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2024/07/17/sandopaper-storie-a-fumetti-ispirate-ai-romanzi-di-emilio-salgari/

3
Recensione I Grandi maestri Disney n. 3 - L’uomo dei paperi - Le storie di Carl Barks




 L’Uomo dei Paperi – Le storie di Carl Barks è un pregevolissimo volume, il primo di questa collana dedicato all’artista americano.

 Un aspetto interessante (conseguenza, evidentemente, del fatto che la cura delle singole uscite è affidata a professionisti diversi) è il suo discostarsi nettamente dai due predecessori. Questi ultimi, incentrati su Scarpa e Cavazzano, si focalizzano su singole storie, prediligendo il titolo celebre e di richiamo e dando quindi più l’idea di un vattelapesca costoso.

 Questo volume dedicato al cartoonist dell’Oregon, e curato da Davide Del Gusto, è invece strutturato in maniera differente e sfrutta le circa trecento pagine a disposizione per illustrare l’immenso lavoro portato avanti nella creazione e nella definizione dei personaggi che popolano Paperopoli da colui che, non per caso, è universalmente noto con l’appellativo che il titolo del volume ci ricorda.

 
Maledetti bambini…

 Ci sono ben nove sezioni, ciascuna dedicata ad un character di Paperopoli, da Paperino e Qui, Quo, Qua “ereditati” da Disney e Taliaferro, a tutti gli altri ideati di proprio pugno, a cominciare ovviamente da Zio Paperone, per proseguire poi con Gastone e Archimede e quindi spazio ai villain: la Banda Bassotti, Cuordipietra e Amelia.

 Dettaglio tutt’altro che secondario, le storie all’interno delle singole sezioni sono presentate in ordine di prima pubblicazione originale, per dar modo, almeno in quelle più corpose, di vedere il cambiamento e l’evoluzione (anche grafica) dei personaggi.

 Si tratta di una panoramica ampia e variegata, che restituisce uno spaccato significativo della produzione barksiana: per ognuno dei protagonisti vengono presentate una o due storie importanti o celebri (vedi Il fantasma della grottaThe ghost of the grotto) per Paperino, Il tesoro sottozeroA cold bargain per Paperone, Il tesoro dei vichinghiLuck of the north per Gastone) accompagnate da alcune delle tante brevi scritte dall’autore (ten-pages o one-page), così da evidenziare il suo eclettismo, dalla bravura nell’elaborare le avventure di grande respiro, alla maestria nel confezionare le piccole perle umoristiche.

 
Una pentola d’oro per ciascuno non fa male a nessuno!

 Ricco l’apparato redazionale: l’introduzione di Freccero, dietro l’omaggio a un maestro, cela anche una piccola lezione sul fumetto.

 Gli altri editoriali, curati da Davide Del Gusto completano ottimamente il volume: un primo articolo spiega l’importanza di Barks come autore di fumetti ma anche come testimone delle tante trasformazioni a cui ha assistito attraversando tutto il ‘900 e che ha riversato nelle sue storie.

 I successivi sono altrettante disamine dei personaggi a cui sono dedicate le sezioni del volume. Ovviamente le analisi più accurate sono quelle relative ai main character, Paperino e Paperone.

 Del primo viene giustamente evidenziata la trasformazione che subisce sotto Barks: quello che era un personaggio già affermato ma che viveva, al cinema e nelle strips, situazioni senza una vera direzione e senza un reale approfondimento psicologico, diventa un personaggio a tutto tondo, multiforme, protagonista sia di avventure epiche che di piccole storie di (stra)ordinaria quotidianità.

 Riguardo il secondo, creatura totalmente barksiana, si mette l’accento sulla sua graduale trasformazione, figura nata per l’esigenza di una singola storia ma che acquista man mano spessore e personalità fino a diventare una sorta di “ponte” tra un’epoca che non esiste più (ma che lui ha vissuto e conquistato) e un futuro che sta per arrivare (e che lui intende vivere e conquistare).

 Altrettanto interessanti gli articoli dedicati agli altri comprimari, che contribuiscono a rendere consigliatissimo l’acquisto del volume, sperando che ne seguano altri altrettanto ben curati, così da realizzare un mini-compendio di uno degli autori più importanti della cultura del XX secolo.



Voto del recensore: 5/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2024/05/31/i-grandi-maestri-disney-n-3-luomo-dei-paperi-le-storie-di-carl-barks/

4
Commenti sugli autori / Re:Claudia Salvatori
« il: Lunedì 18 Dic 2023, 19:06:31 »
Dopo quello del 1 dicembre, Claudia Salvatori ci dedica e ci invita a leggere anche il nuovo redazionale (uscito venerdì, scusate il ritardo da parte mia), una sorta di sequel del precedente:
https://borderfictionzone.blogspot.com/2023/12/iperwriters-e-allora-ve-la-do-io.html?m=1
Grazie di nuovo a Claudia per l'affetto che ci dimostra

5
Commenti sugli autori / Re:Claudia Salvatori
« il: Venerdì 1 Dic 2023, 15:01:20 »
La gentile Claudia ci dedica l'editoriale di oggi, sul blog borderfictionzone.
Potete trovarlo all'indirizzo: https://borderfictionzone.blogspot.com/2023/12/iperwriters-altro-e-la-letteratura.html

Ancora una volta uno spaccato di vita editoriale vissuta e anche una testimonianza di come, nonostante i passi fatti avanti dal nostro medium preferito, ci siano ancora sacche di resistenza arroccate in uno snobistico isolamento ;D

Ancora un grazie all'autrice per la sua cortesia e disponibilità

6
Commenti sugli autori / Re:Claudia Salvatori
« il: Domenica 19 Nov 2023, 16:05:04 »
Invece, ho provato a guardare il blog, ma è letteralmente illeggibile: le scritte gialle su sfondo nero mi fanno male agli occhi dopo pochi secondi! :minishock:
Vero, la scelta cromatica non è delle più felici, ma si tratta comunque di letture molto interessanti.
A titolo di esempio, questo è il post in cui racconta il suo ingresso tra gli autori di Topolino:

http://borderfictionzone.blogspot.com/2023/07/iperwriters-cannibalismo.html?m=1

7
Commenti sugli autori / Re:Claudia Salvatori
« il: Venerdì 17 Nov 2023, 15:36:33 »
Questo thread è ovviamente poco frequentato dato che la Salvatori ha smesso di scrivere per Disney prima ancora che il Papersera nascesse, ma basta sfogliarlo per capire come l'autrice abbia lasciato dietro di sè un buon numero di ammiratori che non solo ricordano le sue storie con gran piacere, ma si chiedono anche perchè non scriva più per Topolino o che cosa abbia fatto in questi anni.
Bene, a queste domande oggi risponde lei in persona: abbiamo infatti intervistato Claudia Salvatori, che ha risposto a tutto con grande disponibilità.
L'intervista la trovate qua.
Per chi volesse saperne di più, a questo indirizzo https://borderfictionzone.blogspot.com/p/iperwriters-di-claudia-salvatori.html trovate gli editoriali che Claudia scrive nel blog "Borderfictionzone": un sacco di interessanti racconti su di sè, sulla letteratura e sul mondo editoriale, compresi alcuni aneddoti del suo periodo in Disney.
Buona lettura a tutti

8
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Venerdì 6 Ott 2023, 15:22:13 »

E con le ultime due parole direi che non hai fatto molto per tenere il tuo commento a un livello superiore al mio, tutt'altro.
Dato che non volete perdere tempo direi che posso risparmiarvi la fatica di attivare la procedura di ban.
Alla fine, qui come in altri siti, la moderazione rimane incriticabile (nel bene e nel male) per definizione
Tu non stai criticando la moderazione, stai affermando il falso. E il fatto che non te ne renda conto (o fai finta di) non depone a tuo favore.
Sull'educazione, vuoi che riporti qui tutti i tuoi interventi sotto accusa o vuoi vedere la mia mail piena di segnalazioni di altri utenti riguardo i suddetti post?
Perché io non sono arrivato su questa discussione per caso, né perché attirato dall'argomento casty

9
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Venerdì 6 Ott 2023, 14:38:06 »
No, Gumi, non è malafede. Perché non posso leggere "spostiamo la discussione nel cestino" quando il dibattito è stato aperto per leggere opinioni in merito e comprendere dinamiche. E, guarda caso, riguardo uno specifico autore.
Però facciamo passare commenti su Bertani dipinto come un egocentrico megalomane borioso. Quello non è grave.
Allora: a nominare il cestino sono stato io ed era solo una battuta (ho messo un'emoticon apposta).
Battuta fatta con l'intento di comunicare come la discussione fosse diventata il classico muro contro muro che non porta a nulla e che nulla avrebbe aggiunto.
Evidentemente mi aspettavo troppo.
Ma quello che non è ammissibile è la malafede delle tue affermazioni.
Insinuare che si cancellino o censurino post per indirizzare a proprio piacimento le discussioni è una cosa che in altri siti sarebbe costato il ban immediato.
Qua nessuno lo fa e lo ha mai fatto (né l'una, né l'altra cosa) e anzi perdiamo anche tempo a rispondere a persone senza educazione

10
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Venerdì 6 Ott 2023, 12:32:06 »
E questo non è normale.
Concordo su tutto.
E dico anche che non è normale nemmeno riprendere una polemica vecchia di 10 anni (anno più, anno meno), sterile e infondata oggi come allora.
L'acriticità esiste indubbiamente, ma ha molte facce, come uno zircone...

11
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Venerdì 6 Ott 2023, 11:44:45 »


Comunque, come al solito, siamo andati pesantemente fuori tema! Forse è il caso di spostare tutto da un'altra parte...

Questo sicuramente, non ho ben deciso ancora dove però. Mi prendo del tempo per valutare.
Nel cestino? 😁

12
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Giovedì 5 Ott 2023, 22:32:43 »
Semplicemente una maggior presenza di Casty sarebbe un arricchimento per il Topo e non si comprendono i motivi di questa mancanza.

Certo, ma quello che voglio dire è che posso sostituire il nome di Casty con quello di uno degli sceneggiatori che ho citato e per me la frase varrebbe lo stesso.
Ma quelli che hai citato (tranne Vitaliano e, parzialmente, faraci, ormai in altre faccende affacendati), sono ancora tutti attivi sul topo come sceneggiatori.
La situazione di casty è diversa ed è stato spiegato anche il perché.
Mi sembra una polemica fine a se stessa, questa
Anzi, faraci tornerà anche

13
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Giovedì 5 Ott 2023, 17:44:54 »
"Alta"?!?
Come sei riduttivo... a me sembra stratosferica e incontenibile...

Che può anche spingerti a non leggere il Topo e a evitare questi commenti, il che sarebbe cosa buona e giusta.
A meno che il medico non ti abbia raccomandato di attaccare Bertani come attività fisica per la salute.
Ognuno ha le proprie idee e i propri gusti, però qua ci piace che vengano espresse nel rispetto (anche formale) delle idee e dei gusti altrui.
Questo richiamo, vale ovviamente per tutti, è un invito a moderare i toni e a interagire tra noi in maniera educata, anche e soprattutto in presenza di opinioni differenti.
Non dovrebbe essere difficile, è la base di ogni convivenza civile.
In caso, ci sono altri strumenti per riportare la pace

14
Recensione Le grandi saghe Disney 1 - Topolino e la Spada di Ghiaccio 1


Copertina inedita del primo volume realizzata da Andrea Freccero.

C’era una volta Tesori Disney, una testata che incarnava una proposta intelligente e intrigante ma che è durata appena 16 numeri, inciampando in una serie di grossolani errori di realizzazione e di scelte editoriali.

 Per chi volesse saperne di più, la triste parabola della testata viene ripercorsa in questo articolo, mentre qua ci interessa principalmente l’idea alla sua base, che resta estremamente valida, ovvero quella di raccogliere le molte saghe del fumetto Disney in maniera organica e filologicamente curata.

 Le grandi saghe Disney (per l’appunto), che debutta questa settimana con la prima parte di quella che è, forse, LA saga Disney per definizione, e idealmente raccoglie il testimone di quella avventura di un decennio fa.

 L’editoriale del direttore Bertani testimonia non solo l’intenzione di recuperare quel modello, ma inoltre di arricchirlo andando a considerare storie ed epopee meno conosciute e persino inedite in Italia, aprendo anche agli eventuali suggerimenti dei lettori.

 Sempre il direttore, nella nota stampa Panini, non nasconde l’orgoglio nel presentare questa nuova iniziativa, non solo rivendicando il grande impegno che vi è stato profuso, ma definendo quello che dovrebbe essere il risultato finale: “Quella che andremo a comporre sarà una specie di “enciclopedia sui fumetti Disney” come mai, forse, si è visto prima”.

 Ovviamente la neonata testata presenta nuove caratteristiche che si spera la rendano appetibile per il pubblico cui si rivolge. Oltre all’apertura a materiale di provenienza estera ed inedito, quella che più di tutti colpisce è la periodicità: fatta eccezione per l’ammiraglia e per le collane abbinate ai quotidiani Le grandi saghe Disney è la prima iniziativa editoriale con uscita settimanale dai tempi degli Albi di Topolino.

 
Mappe e favole nordiche: benvenuti nella terra dell’Argaar.

 Altro elemento distintivo importante è che ogni volume conterrà un singolo ciclo di ogni saga (o, nel caso di avventure uniche come Storia & Gloria della dinastia dei paperi, un certo numero di episodi).

 A queste si uniscono un prezzo abbordabile, una foliazione variabile ma comunque commisurata (questa prima uscita consta di 120 pagine), un formato più grande di quello del settimanale (18x24cm), copertine inedite e soprattutto edizioni in versione integrale e con un corposo apparato redazionale, veri elementi di discrimine per operazioni di questo tipo.

 Il risultato è una proposta editoriale molto interessante che permette di ottenere diversi obiettivi: volumetti agili e maneggevoli ma di ampio formato, prezzo in linea con i contenuti, un tempo ragionevole per concludere una qualsiasi saga, la possibilità di “saggiare” eventuali storie che non si conoscono per valutare se completarle o no, evitando un esborso esagerato per un qualcosa che potrebbe non essere nelle proprie corde.

 E veniamo quindi al volume che esce questa settimana.

 Come anticipato, si parte con una delle epopee più famose del fumetto Disney, quella della “Spada di ghiaccio”, opera di Massimo De Vita, che vede la luce sul settimanale in tre Natali consecutivi nei primi anni Ottanta.

 
De Vita realizza quadruple spezzate con linee non rette per creare movimento, come faceva Carl Barks.

 Scrivere qualcosa su questa storia credo sia pressoché inutile, essendo celeberrima e con moltissime ristampe.

 Il consiglio per chi non l’avesse ancora mai letta è, banalmente, comperarla, approfittando anche del prezzo di lancio (€ 5,90 abbinata a Topolino n. 3486, € 2,90 da sola).

 Nonostante festeggi proprio nel 2022 i 40 anni dalla prima uscita, non è assolutamente un’opera datata ma ancora perfettamente godibile con tutti i suoi diversi livelli di lettura: il fantasy, o per meglio dire l’high fantasy, che è il genere cui è più immediato associarla, è infatti oggi estremamente popolare (basta guardare un qualunque scaffale di libreria o i palinsesti dei vari network) e conosce il suo momento di svolta proprio sul finire degli anni Settanta, con la pubblicazione de La spada di Shannara, l’opera che ha contribuito a tirare il genere fuori dalla sua nicchia per portarlo a conquistare un pubblico sempre più ampio.

 E l’opera di Terry Brooks è, per ammissione dello stesso De Vita, una delle ispirazioni principali della saga ma ovviamente non l’unica, dato che l’autore attinge un po’ a tutto l’immaginario di quegli anni, compreso le Star Wars di Lucas, altro esempio di fenomeno che ha superato le barriere del tempo.

 Ma l’esame del contesto in cui l’opera ha visto la luce, qui solo brevemente accennato, è uno dei punti focali dei ricchi e interessanti redazionali curati da Davide Del Gusto. Tre pagine per inquadrare la saga della Spada di ghiaccio nella cornice di quegli anni con una panoramica che spazia tra letteratura, cinema e animazione.

 
Immagine promozionale per la nuova testata, con l’accento sui ricchi contenuti editoriali.

 A questa segue una attenta analisi della storia che, sotto la patina della facile parodia, cela invece molto altro, dai rimandi al folklore scandinavo, all’influenza del lavoro di Uderzo, fino al ruolo centrale di Pippo di cui vengono esaltate le sue “peculiarità”.

 Completa l’apparato redazionale un dettagliato riepilogo della vicenda editoriale di tutti i cicli che compongono la saga, ospitati sulle varie testate Disney edite in Italia.

 In definitiva un volume imperdibile per chi non conoscesse le avventure vissute da Pippo e Topolino nei territori dell’Argaar, ma consigliato anche per il lettore più esperto o il collezionista dato che le pur numerose edizioni che l’hanno riproposta, raramente sono andati oltre la semplice ristampa delle storie, mancando quasi sempre di qualsiasi approfondimento.

 N.B.: al momento l’editore non ha ufficialmente comunicato quale sarà l’ordine di uscita, e quindi di alternanza, tra i vari titoli e per una collana del genere non credo sia esattamente la cosa migliore. Comunque, per chi fosse intenzionata a seguirla e volesse essere sicuro di non dimenticare proprio il numero che gli interessa, può consultare il calendario del Papersera, sempre aggiornato con le ultime anticipazioni



Voto del recensore: 5/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2022/09/16/le-grandi-saghe-disney-1-topolino-e-la-spada-di-ghiaccio-1/

15
Il sito del Papersera / Re:Luca Boschi
« il: Mercoledì 4 Mag 2022, 17:46:29 »
Luca Boschi era una persona squisita.
Mi capitava spesso di incontrarlo per le fiere, ma il mio appuntamento fisso con lui era a Reggio: lo incontravo puntualmente, con cappellino e trolley, sull'autobus dalla stazione alla fiera.
Lui non credo sapesse il mio nome, ma sapeva che ero del gruppo del papersera e tanto gli bastava per riconoscermi ogni volta e salutarmi sempre per primo.
Quel quarto d'ora d'autobus era prezioso perché lo avevo quasi sempre tutto per me (una manna per uno col mio carattere introverso) e lui non si sottraeva mai, anzi, si vedeva che era contento di parlare di quello che, di fatto, era la sua vita.
Ma in generale, ogni volta che lo incontravo non si negava mai.
Davvero un peccato che la pandemia abbia fatto saltare gli ultimi due appuntamenti sul 5 di Reggio Emilia: da oggi viaggerò un po' più da solo, sull'autobus e sulle strade del fumetto

Pagine: [1]  2  3  ...  459 

Dati personali, cookies e GDPR

Questo sito per poter funzionare correttamente utilizza dati classificati come "personali" insieme ai cosiddetti cookie tecnici.
In particolare per quanto riguarda i "dati personali", memorizziamo il tuo indirizzo IP per la gestione tecnica della navigazione sul forum, e - se sei iscritto al forum - il tuo indirizzo email per motivi di sicurezza oltre che tecnici, inoltre se vuoi puoi inserire la tua data di nascita allo scopo di apparire nella lista dei compleanni.
Il dettaglio sul trattamento dei dati personali è descritto nella nostra pagina delle politiche sulla privacy, dove potrai trovare il dettaglio di quanto riassunto in queste righe.

Per continuare con la navigazione sul sito è necessario accettare cliccando qui, altrimenti... amici come prima! :-)