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Le altre discussioni / Re:What if... in altro tempo, in altro luogo (meglio se italiano)
« il: Martedì 25 Mar 2025, 21:23:16 »
La tua analisi è lucida tuttavia ritengo e spero ardentemente che un trasferimento in Italia sia assai improbabile. Esattamente come te, non apprezzerei proprio per niente questo traumatico cambiamento.
Ambientare storie fuori dai confini di Topolinia e Paperopoli ha assolutamente senso ma se tutti questi trasferimenti portano sempre in Italia si rischia davvero di fare "indigestione". Per fare un esempio, a me sembra incredibile e assurdo che Topolino sia stato più volte in Basilicata che a San Francisco (con tutto il rispetto per la Basilicata). Addirittura le mete italiane sono preferite perfino a luoghi di fantasia: Ocopoli sembra scomparsa dai radar, per non parlare di tutte le terre che abbiamo visto con le storie di Cimino.
Per mia sfortuna poi apprezzo poco anche le storie in costume, tollero meglio quelle saghe dove "recitano" ruoli in ambientazioni originali, per fare un esempio "La ciurma del Sole Nero" anche se la linea di confine tra i due generi è molto sfumata.
Fortunatamente non abbiamo più storie con i VIP che ho sempre considerato come il male assoluto.
Ma la mancanza dei personaggi "standard" che operano nella loro "comfort zone quotidiana" inizio a sentirla pure io.
Cornelius, a mio parere ci starebbe anche una bella statistica per vedere come il fenomeno evolve nel tempo!
Ambientare storie fuori dai confini di Topolinia e Paperopoli ha assolutamente senso ma se tutti questi trasferimenti portano sempre in Italia si rischia davvero di fare "indigestione". Per fare un esempio, a me sembra incredibile e assurdo che Topolino sia stato più volte in Basilicata che a San Francisco (con tutto il rispetto per la Basilicata). Addirittura le mete italiane sono preferite perfino a luoghi di fantasia: Ocopoli sembra scomparsa dai radar, per non parlare di tutte le terre che abbiamo visto con le storie di Cimino.
Per mia sfortuna poi apprezzo poco anche le storie in costume, tollero meglio quelle saghe dove "recitano" ruoli in ambientazioni originali, per fare un esempio "La ciurma del Sole Nero" anche se la linea di confine tra i due generi è molto sfumata.
Fortunatamente non abbiamo più storie con i VIP che ho sempre considerato come il male assoluto.
Ma la mancanza dei personaggi "standard" che operano nella loro "comfort zone quotidiana" inizio a sentirla pure io.
Cornelius, a mio parere ci starebbe anche una bella statistica per vedere come il fenomeno evolve nel tempo!
