1
Le altre discussioni / Re: Accademia Disney
« il: Giovedì 5 Lug 2007, 17:30:25 »
Cavolo, frequento pochissimo i forum e una volta che partecipo scateno un putiferio addirittura sul concetto di "Disneytà". la cosa non è neanche fuori tema perchè per me e molti miei colleghi, l'immersione totale nel Disney come forma mentis è iniziata proprio all' Accademia Disney. Vi basti sapere che il mio diploma dell' accademia (che tengo bello incorniciato come una laurea in neurochirurgia) è stato (forse) uno degli ultimi firmati da G.B. Carpi, più disney di così...
Comunque. a proposito dei cambiamenti con l'avvento dei nuovi manager, vi assicuro che io e i miei colleghi ci riflettiamo parecchio e ogni giorno. In ognio caso neanche il più spregiudicato "Zio D'america" può cambiare il fatto che il Disney è e rimane per tutti.
Quando nel mio intervento parlavo del "fumetto per Bambini" non volevo dire che Topolino è per Bambini (eresia!!!). Il target di Topolino è stato studiato da fior di esperti in marketing che hanno rischiato l'esaurimento nervoso vedendo bambini che imparavano a leggere sulle sue pagine e trentenni che non potevano fare a meno di comprarlo ogni settimana. Rispondere a domande tipo: perchè molti userebbero gli aggiornamenti dell' enciclopedia britannica per scaldarsi d'inverno ma non riescono a liberarsi dei propri topolini? ha fatto si che i suddetti esperti aprissero pizzerie o Boutique dell' usato pur di recuperare la sanità mentale.
Il Disney è, nel bene e nel male, qualcosa di unico, di cui noi autori, semplicemente , non possiamo fare a meno. Io non lavoro solo per Disney (in questo mestiere lavorare solo per un cliente è un suicidio), ma, onestamente, girando e rigirando, sempre al Disney prima o poi ritorno, e prima o poi, noi ex ragazzi dell' accademia, ci ritorniamo tutti.
Ancora due parole sulla omologazione dei disegnatori. Trovo che sia meno pronunciata nelle ultime generazioni. Tuttavia ricordo che non solo Cavazzano ha fatto scuola: Per un certo periodo i corsi per disegnatori all' accademia sono stati tenuti da Alessandro Barbucci, oltretutto in un periodo nel quale io Alessandro e Barbara Canepa eravamo coinquilini, cosa che mi ha messo in contatto con tuti i disegnatori di scuola "Barbucciana": Stefano Turconi, Graziano Barbaro, Roberta Migheli, Manuela Razzi, Paolo Campinotti. Forcelloni (fratello e sorella) e molti altri che hanno segnato il Disney a cavallo del vecchio e nuovo secolo (bella questa del vecchio e nuovo secolo, fa molto Cecchi Paone). Molti di loro hanno sviluppato e modificato la loro "Barbuccianità" in modo da adattarsi anche a stili apparentemente lontani dal disney (come del resto ha fatto Barbucci stesso), per poi tornare anche a fare il Topo.
Bene o male sempre al Disney si torna.
Comunque. a proposito dei cambiamenti con l'avvento dei nuovi manager, vi assicuro che io e i miei colleghi ci riflettiamo parecchio e ogni giorno. In ognio caso neanche il più spregiudicato "Zio D'america" può cambiare il fatto che il Disney è e rimane per tutti.
Quando nel mio intervento parlavo del "fumetto per Bambini" non volevo dire che Topolino è per Bambini (eresia!!!). Il target di Topolino è stato studiato da fior di esperti in marketing che hanno rischiato l'esaurimento nervoso vedendo bambini che imparavano a leggere sulle sue pagine e trentenni che non potevano fare a meno di comprarlo ogni settimana. Rispondere a domande tipo: perchè molti userebbero gli aggiornamenti dell' enciclopedia britannica per scaldarsi d'inverno ma non riescono a liberarsi dei propri topolini? ha fatto si che i suddetti esperti aprissero pizzerie o Boutique dell' usato pur di recuperare la sanità mentale.
Il Disney è, nel bene e nel male, qualcosa di unico, di cui noi autori, semplicemente , non possiamo fare a meno. Io non lavoro solo per Disney (in questo mestiere lavorare solo per un cliente è un suicidio), ma, onestamente, girando e rigirando, sempre al Disney prima o poi ritorno, e prima o poi, noi ex ragazzi dell' accademia, ci ritorniamo tutti.
Ancora due parole sulla omologazione dei disegnatori. Trovo che sia meno pronunciata nelle ultime generazioni. Tuttavia ricordo che non solo Cavazzano ha fatto scuola: Per un certo periodo i corsi per disegnatori all' accademia sono stati tenuti da Alessandro Barbucci, oltretutto in un periodo nel quale io Alessandro e Barbara Canepa eravamo coinquilini, cosa che mi ha messo in contatto con tuti i disegnatori di scuola "Barbucciana": Stefano Turconi, Graziano Barbaro, Roberta Migheli, Manuela Razzi, Paolo Campinotti. Forcelloni (fratello e sorella) e molti altri che hanno segnato il Disney a cavallo del vecchio e nuovo secolo (bella questa del vecchio e nuovo secolo, fa molto Cecchi Paone). Molti di loro hanno sviluppato e modificato la loro "Barbuccianità" in modo da adattarsi anche a stili apparentemente lontani dal disney (come del resto ha fatto Barbucci stesso), per poi tornare anche a fare il Topo.
Bene o male sempre al Disney si torna.