Conoscete i Wu Ming? Forse sì, forse no. Io mi ci sono imbattuto quasi per caso un annetto e mezzo fa, trovandoli come autori della prefazione di un libro universitario che doveve studiare. La prof li esaltava, e ho indagato un po' su di loro.
Ne ho parlato un po'
QUI, adesso mi limito a dire che sono un collettivo di scrittori (quattro... o cinque? Non mi ricordo mai, cambiano spesso componenti) decisamente antinconvenzionali, che vogliono che nessuna loro foto circoli su internet(e incredibilmente ci riescono, chiedendo alla gente che va ai loro reading di non fotografarli), che nessuno sa bene chi sono e soprattutto che applicano a qualunque cosa scrivano (racconti, romanzi, prefazioni ecc) il principio di fair use, cioè i loro libri sono riproducibili e diffondibili del tutto o in parte liberamente, purchè non ci sia scopo di guadagno. Questa libertà è sempre specificata nella pagina dei credits dei loro libri, pubblicati da Einaudi.
Sono dei cani sciolti, insomma, e anche le tematiche delle loro storie sono sempre piuttosto anticonvenzionali.
Per capirne di più di questi tizi, vi linko il
loro sito (dalla home potete accedere alla versione italiana).
Veniamo al tema del topic. Perchè all'inizio di quest'anno è uscito in libreria
Anatra all'Arancia Meccanica, una raccolta di racconti che i Wu Ming hanno scritto per il loro sito, o per altre pubblicazioni nel corso dell'ultimo decennio. Tra questi due racconti particolari, della primavera e dell'estate 2000.
Il primo si intitolata
Pantegane e Sangue, il secondo
Canard à l'orange mécanique.
Come tutto ciò che è stato scritto dagli autori, anche questi due racconti sono scaricabili gratuitamente e legalmente dal loro sito.
Andate in
questa pagina e cercate i due titoli (li trovate nella "riga" 5 e 6), e scaricateli. Poi leggeteli. Non sono corti, sono circa una cinquantina di pagine l'uno o forse qualcosa di più, ma sono a mio parere sicuramente interessanti.
In questi due racconti infatti viene dipinta in modo distorto e assurdo la società topolinese e paperopolese, un "what if" in cui Topolino si chiama Topo Lino ed è un detective hard boiled, fascista e razzista, che si muove in una realtà malata, e in cui Paperino (Anatrino) è un comunista rivoluzionario che segue alla lettera le teorie marxiste.
Ma non di una semplice visione pazzoide da "Il Disney alternativo" si tratta, perchè in entrambi i casi queste visioni altro non sono che un attacco degli autori alla Disney (qui Bizney) come azienda, che cerca di tenersi stretta il copyright dei personaggi e che imbelletta la visione della vita ad uso e consumo dei bambini.
Non condivido tutto del sottotesto che i Wu Ming inseriscono per spingere alla riflessione... ma sono sicuramente due racconti interessanti, anche molto divertenti nei loro estremi a cui sanno arrivare, e con riferimenti anche abbastanza "colti" come quello a Steamboat Willie e a Carl Barks. E comunque offrono materiale interessanti di discussione.
Avverto comunque che i racconti presentano scene abbastanza forti e shockanti, quindi insomma vedere voi.
Comunque mi gfarebbe piacere che leggeste, sarei curioso di leggere altri pareri in proposito.