Anche a me è piaciuto molto l'"Assassinio di Roger Acroyd" proprio per la motivazione più evidente..si riesce a intuire chi è il colpevole ma poi si scarta l'idea xchè si pensa che "non può essere"
!!!
Cmq sono giunta finalmente alla fine de
La sombra del viento o
L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon e..devo dire che mi è assolutamente piaciuto..ma partiamo dall'inizio ( come sempre il racconto potrebbe essere noioso quindi saltate avanti se vi annoia
).
Ho iniziato a leggere questo libro in lingua originale xchè volevo recuperare un po' la lingua che facendo ripetizioni ai ragazzi di prima e seconda superiore stavo rischiando di perdere.. Era la prima volta che mi cimentavo in una lettura così impegnativa (come numero di pagine non come lingua) in lingua x puro piacere personale e non sapevo bene cosa leggere..avevo pensato a Marquez, ma mi ero già bruciata in italiano
Cronaca di una morte annunciata gli altri che vanno da
Cent'anni di solitudine a
L'amore ai tempi del colera mi sembravano una mattonata (ovviamente sbaglierò ma se già parto con questa idea è difficile poi che riesca a portare la lettura alla fine)..così mi sono ricordata di una mia amica che su questo libro aveva fatto la tesi di laurea e che mi aveva detto che era molto bello..chiedendole conferma mi ha detto che era l'incrocio tra un giallo e una storia d'amore parole che mi hanno fatto immediatamente decidere..
Appena inizi a leggere ti immergi subito nell'atmosfera di Barcellona del Dopoguerra, anni pesanti e grigi a causa della dittatura franchista e inizi a conoscere un Daniel Sempere bambino che viene portato dal papà al
Cementerio de los libros olvidados (Cimitero dei libri dimenticati), un luogo dove si conservano i libri che sono riusciti a salvarsi dalla censura..chi visita quel luogo ne può adottare uno e occuparsi di lui. Lì Daniel scopre "La sombra del viento" scritta da Julian Carrax, un autore nato a Barcellona, emigrato in Francia, del quale si sono perse le notizie..l'unico libro rimasto è quello nelle mani del piccolo Daniel che decide di indagare x scoprire qualcosa di più del suo autore. Da qui parte un giallo che si innesta su un altro e su un altro ancora..come un gioco di matriosche quando si pensa di essere arrivati a un punto si apre un altro enigma e un altro ancora.. L'atmosfera è l'elemento più bello dell'opera..un'atmosfera sempre grigia e pesante, che si percepisce pagina dopo pagina.. L'autore non riesce proprio sempre a tenere alta la tensione xchè in certi momenti la descrizione diventa forse un po' pesante, ma nei momenti clou riesce a coinvolgere il lettore al punto che sembra di essere dentro l'opera, in quella Barcellona, nella casa della famiglia Aldaya o di Nuria Monfort.. Ero talmente coinvolta ad un certo punto da avere quasi paura di continuare a leggere..
Una delle frasi che mi hanno colpita è questa
Un libro es un espejo y solo podemos encontrar en él lo que ya llevamos dentro che tradotto è
un libro è uno specchio e solo possiamo trovare in lui quello che già abbiamo dentro.. Secondo me è bellissima..
Quando ho iniziato a leggere questo libro non sapevo che stavo iniziando una trilogia..eh sì perchè
La sombra del viento è seguita da
El juego del angel e da
El prisionero del cielo..tre libri abbastanza autonomi da come ho capito ma pur sempre legati.. Inutile dire che ho già comprato il secondo e che sarà la mia prossima lettura