La Grande Dinastia dei Paperi 201959-60No, l’isola di
Zio Paperone e l’Isola nel Cielo (
Uncle Scrooge – Island in the Sky) non a nulla a che vedere con la Skypea di
One Piece, bensì è un più classico pianeta. In una società teconologicamente avanzata (T
ubi pneumatici per il trasporto delle persone da un punto all’altro della città in pochi secondi! Razzi giganteschi interplanetari per passeggeri e merci! Lol, ma è
Futurama!) Paperone e nipoti vengono a contatto, dopo una serie di esilaranti peripezie spaziali (tra tutte gli speculari commenti dei nipotini e dei due alieni), con un popolo alieno primitivo. Un’etnia ancora ingenua, costretta a vivere con poco anche se l’abbondanza è a pochi passi; un’etnia che prima viene stravolta dall’arrivo dei Paperi secondo quello che
avrebbero fatto i terrestri e che poi da questi viene aiutata come secondo l’artista i terrestri dovrebbero fare, sacrificando anche un po’ del proprio benessere personale. Una storia dalle diverse chiavi di lettura (l’uomo e il diverso, i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi) sociologicamente interessanti, anche se non al punto di condividere il giudizio di Barks, che nell’86 elesse questa avventura come sua preferita.
Abbiamo poi
Il Clan di Zio Paperone (
Uncle Scrooge – Hound of the Whiskervilles): storia nel cui titolo originale riecheggia
Il Mastino dei Baskerville di Doyle, rilevante per la biografia di Paperone e del suo clan, l’ironia sull’arte moderna (ripresa poi da Scarpa) e sull’importanza degli
status symbol nella società americana come in
Zio Paperone Snob di Società.
Seguono le storie della fortuita serie
Dal Diario di Paperina (
Daisy’s Duck Diary), di cui Barks è solo illustratore. Si tratta per lo più di storie casalinghe, che raramente presentano spunti interessanti o trame accattivanti. Insomma, niente di esageratamente brutto, ma sicuramente al di sotto degli standard barksiani.
Paperino sotto il Polo (
Donald Duck – Under the Polar Ice) è una breve comica molto divertente realizzata all’Uomo dei Paperi come autore completo, mentre ritorna su testi altrui (in questo caso di Vic Lokman) con tre storie della serie
Grandma Duck’s Farm Friends.
Si ritorna all’autore completo con due storie che presentano con dissacrante ironia e un po’ di amara disillusione l’anacronismo di valori di epoche passate,
Paperino e i Cavalieri delle Slitte Volanti (
Donald Duck – Knights of the Flying Sleds) e
Paperino e il Pony Express (
Donald Duck – Riding the Pony Express) e si continua con due brevi che invece trattano di beffe e imbrogli,
L’Isola di Paperino (
Donald Duck – Want to Buy an Island?) e
Paperino e l’Allevamento di Ranocchi (
Donald Duck – Froggy Farmer), rifacimento di
Paperino e i Tre Grilli Magici.
Viene infine pubblicata
Archimede Pitagorico in “Il Pifferaio Magico di Paperopoli” (
Gyro Gearloose in “The Pied Piper of Duckburg”), storia di Barks rimasta incompiuta completata del 1989 da Don Rosa. Sebbene si noti abbastanza distintamente lo stacco stilistico (anche graficamente: perché Rosa ha voluto mitigare il suo stile nelle tavole basate sullo
storyboard del Maestro per accentuarlo poi?), il Don fa un buon lavoro e realizza un modesto ma sentito omaggio, insolito rispetto agli altri (praticamente ogni sua storia!) dedicati all’artista che lo ha ispirato.
Interessante il portfolio sulle fanzine intitolate a Barks.