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Spezzo una lancia un'altra volta in favore di Guerrini. Vuoto di Memoria la trovo fantastica, una costruzione della tavola innovativa e geniale: la tutta tavola della rete, quella del telefono, quella di Locke col dischetto in mano, quella con la mappa, quella con Angus e la DT sullo sfondo, l'aereo, Fenimoore Cook grande. Insomma, una meraviglia.

E poi resta sempre assai valido in Terremoto, così come in LSDL e LNPB. In fondo è adatto per pKNA proprio per questo stile cinetico e ipermoderno. Certo, è un po' ruvido, però è fantastico, regala sicuramente più sorprese. Posso capire però che a qualcuno non vada a genio su Pkna: pazienza.

Per me Guerrini era fra i migliori apparsi sulle pagine di PKNA.
I disegni di Vuoto di Memoria, in particolare, mi hanno sempre comunicato un sottile senso senso di inquietudine, specialmente nelle scene di Uno contornato dai "pupazzi virtuali". Lo scioglimento della vicenda è un vero e proprio sollievo, e proprio per questo è uno degli albi che ho riletto di meno.

NOTE per i nuovi lettori (stavolta non più in ritardo, fiuuu!):

Dopo lo Speciale BarraUno, dopo Mekkano e Frammenti D'Autunno, cominciò quella che alcuni definirono la fase discendente di PK: in realtà così non è, perché ogni albo è un caso a sè. E ad ogni modo, il livello medio degli albi di PK è sempre sul medio-alto. In questo caso abbiamo tre storie apparentemente "filler". In realtà la prima prosegue una sottotrama, la seconda conclude un'altra sottotrama, e la terza...beh, sì, la terza è un fill-in, ma è decisamente ben realizzato (è degli autori di Trauma, per dire) e comunque porta avanti la grande sottotrama evroniana.
E comunque, due storie di Faraci e una di Artibani: qui si vola alto, gente.

Vuoto di memoria

-Torna il tormentone di Baldo l'Allegro Castoro. D'altronde lo scrittore è sempre Tito Faraci.

-Torna anche Fenimore Cook, spietato industriale e vera nemesi di Angus Fangus (oltre che antagonista di PK): un personaggio che non è mai stato sfruttato appieno. Con lui prosegue la sottotrama del Clan Fangus e...di Cook stesso, ovviamente.

-A giudicare da come si salutano Angus e sua madre Rangi, ci son stati dei bei passi avanti: niente gancio sul mento, se non altro.

-L'immagine dipinta di PK che salva la bambina dall'evroniano è tratta dal quarto volume ("Invasione!"), dove appaiono per la prima volta Fenimore Cook e Rangi Fangus, tra l'altro.

-Nel finale della storia, Fenimore Cook riesce nuovamente a scamparla grazie al suo "esercito di avvocati". Purtroppo questa è anche l'ultima apparizione di Cook nella serie pikappica. Una rubrica spiritosa del Pk Team (in uno degli ultimi numeri di PKNA) rivelava che in futuro sarebbe finito sul lastrico dopo aver sganciato un'OPA sulla sua stessa azienda per sbaglio. Ma dato il tono della rubrica in questione, non è da considerarsi "canonico".

-Nell'albo originale (PKNA 23) era presente un interessante pk project sulla Redazione di 00 Channel. Oltre a uno schemino dei ruoli che scimmiottava le caste evroniane e a descrizioni (che parimenti citavano ironicamente i vampiri spaziali) come "potere decisionale illimitato", scopriamo i nomi di tutti i singoli membri della redazione (e sì, c'è anche "Peter Watermann", che nel PK Frittole sarebbe diventato "Tom Watermann").
Tra i tanti, è presente anche Ziggy, il collega fattorino di Paperino. Nella sua descrizione, si spiega che uno dei suoi obiettivi è "lasciarsi alle spalle un passato sorprendente". Qual è il segreto di Ziggy? Qual è il suo passato misterioso? Lo scopriremo tra qualche volume. Forse un paio.

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Crepuscolo

Quella di Urk è la prima sottotrama che viene portata a compimento. Alla sua terza apparizione (quarta se contiamo il cammeo sullo Speciale Missing, quinta se contiamo la rubrica di PKNA 0 originale) ci congediamo definitivamente dal gigantesco papero di un'altra dimensione.

Su Facebook, Francesco Artibani ha scritto che Urk era un "personaggio ingombrante", che il PK Team decise di archiviare serenamente. Un personaggio con "un grande potenziale e una bella presenza scenica… ma che poi non rendeva quando era chiamato a fare il suo dovere". "Con "Crepuscolo" -dice Artibani- si è tentato di dargli almeno un'uscita di scena dignitosa".

-A giudicare dal fatto che Paperina sarà presente alla festa di Natale, è probabile che abbia fatto pace dopo il litigio dello Speciale ZeroBarraUno. I mesi di silenzio sono passati, diciamo.
Sullo sfondo, possiamo notare nuovamente Ziggy, stavolta più robusto e col piumaggio bianco.

-Quando porta Urk nel livello sotterraneo della Ducklair Tower, Pikappa riflette sul fatto che torre e sotterranei siano ancora per lui un mistero, e confessa a se stesso di non conoscere tutti i sotto-livelli, chiedendosi se mai li scoprirà. E' un altro importante accenno a una sottotrama forse poco esplicita, ma molto importante: i segreti di Ducklair e delle sue creazioni. Artibani porterà avanti questa trama, molto più avanti nella saga. In PK2, per la precisione.

-Artibani qui si ricorda un particolare importante della continuity disneyana: Paperino ha, effettivamente, una sorella (Della "Dumbella/Thelma" Duck, come da storie di Taliaferro, Barks, Worden e Rosa), che tra l'altro è la madre di Qui, Quo e Qua.

-La scena della nevicata è una citazione del "potrebbe piovere" di Igor nel film Frankenstein Junior.

-Urk si è semi-dichiarato a Lyla, ma resta nel suo mondo. La sua trama finisce così, con una storia d'amore mai nata.

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-L'Imperatore Evroniano di "Vedi alla voce Evron" ha lo stesso aspetto del capostipite Evron Primo. Tenete però conto del fatto che l'Imperatore che vedremo in futuro non ha questo aspetto.

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Fuoco Incrociato

-Il Pozzo, il pianeta-prigione evroniano (che gli autori del PK Team, in futuro, scambieranno sempre per "la fucina degli esperimenti di Gorthan", cosa che non necessariamente è vera), è apparso per la prima volta nel quinto volume ("Trauma").

-Stahlburg è un'altra piccola nazione guerrafondaia: vale lo stesso discorso di Belgravia (note del volume precedente) per quanto riguarda la citazione.

-Victor Darko e la Scure sono invece, palesemente, ispirati a Nick Fury e al suo S.H.I.E.L.D. ("lo Scudo") dei fumetti Marvel. La stessa fortezza volante di Darko assomiglia all'elivelivolo dell'organizzazione spionistica del colonnello Fury.

-Ergoniani ed Evroniani sono nati nello stesso sistema solare. Ovviamente ci si sta riferendo al periodo in cui Evron era ancora un pianeta normale e non era stato riconvertito in astronave semovente.

-Interessante il riferimento ai ribelli che complottano contro l'Impero Evroniano.
Forse si trattava di una nuova possibile sottotrama, chissà. Ma dei quattro fuggiaschi, comunque, così come di Darko, della Scure e di Stahlburg, non sentiremo più parlare.

Crepuscolo

-Artibani qui si ricorda un particolare importante della continuity disneyana: Paperino ha, effettivamente, una sorella (Della "Dumbella/Thelma" Duck, come da storie di Taliaferro, Barks, Worden e Rosa), che tra l'altro è la madre di Qui, Quo e Qua.

Quanto l'ho apprezzato...
Leggendo la prima tavola di Crepuscolo, avevo pensato che la scena fosse ambientata in Belgravia, invece che nell'universo parallelo dal quale proviene Urk. Se avessi letto prima Fuoco incrociato, probabilmente avrei pensato al Principato di Stahlburg, per i riferimenti alla mitologia norrena.

Dico anch'io la mia su Guerrini alle prese con PK: per me le sue capacità grafiche sono fuori discussione, ma il suo stile mi è sempre stato un po' "indigesto". Soprattutto nel caso di PK, in cui secondo me sono più appropriati i tratti "fluidi" dei vari Sciarrone, Intini e Lavoradori prima maniera.
Una cosa che mi ha incuriosito nelle sue storie PKappiche è che, nel caso di personaggi secondari, la proporzione tra personaggi papereschi (e piumati in genere) e cani umanizzati mi sembra di gran lunga sbilanciata in favore dei primi. In tutto PK (ma anche in generale nelle storie di paperi dagli anni '90 in poi) si nota un notevole incremento tra i piumati rispetto ai tipici canoni disneyani, ma mai a questi livelli. Ragion per cui mi chiedo se la caratterizzazione di questi comprimari fosse lasciata liberamente, da soggettisti e sceneggiatori, alla fantasia dei disegnatori.

-Stahlburg è un'altra piccola nazione guerrafondaia: vale lo stesso discorso di Belgravia (note del volume precedente) per quanto riguarda la citazione.

-Victor Darko e la Scure sono invece, palesemente, ispirati a Nick Fury e al suo S.H.I.E.L.D. ("lo Scudo") dei fumetti Marvel. La stessa fortezza volante di Darko assomiglia all'elivelivolo dell'organizzazione spionistica del colonnello Fury.

-Ergoniani ed Evroniani sono nati nello stesso sistema solare. Ovviamente ci si sta riferendo al periodo in cui Evron era ancora un pianeta normale e non era stato riconvertito in astronave semovente.

Perché dici che Stahlburg sia guerrafondaio? Io avevo inteso che ricorreva alla guerra non per attaccare, ma per difendersi...

Perché dici che Stahlburg sia guerrafondaio? Io avevo inteso che ricorreva alla guerra non per attaccare, ma per difendersi...

Beh, sì, e diciamo che sono decisamente più "buoni" dei Belgraviani.
In effetti Victor Darko non "crea" la guerra: diciamo che la cerca, la brama e ci sguazza, è più corretto dire così!

@Uno_Due e a tutta la redazione: voi siete matti!

Come potete pensare che l'approfondimento sul gioco di carte possa passare inosservato o fungere da semplice riempitivo?  

Io, da buon collezionista ed ex giocatore di qualsiasi giuoco collezionabile, sono impazzito di gioia durante la lettura e gongolavo con impeto!

Chi dobbiamo corrompere per avere il regolamento? Alle carte pensiamo noi, tranquilli.

Come numero non mi è parso scadente, anzi. Tutt'e tre le storie mi hanno fatto una buona impressione.
Vuoto di memoria (Faraci/Guerrini/Gallazzi): carina come storia, bellissima l'entrata di Baldo. Ricca di gag ottime senza che esse tolgano niente alla trama e alla tensione che essa provoca. Certi passaggi non mi hanno convinto anche se alla fine parte di questi si è risolta, ovvero quando è stato chiaro il malfunzionamento di Uno e la sua origine. Come trama è ottima, funziona e mette in risalto il rapporto non sempre conflittuale tra Angus e Pk, certi personaggi sono poco caratterizzati come il dottor Mood che fa quasi il ruolo del accompagnatore e dice due o tre battute nelle dieci-venti pagine in cui compare. i disegni di Guerrini sono ottimi, con trovate ottime (pag.23) e che rendono benissimo il clima abbastanza alieno del rapporto Uno-Pk-Angus. Non capisco perché dite che disegna male Pk, non vicino al suo stile eppure ha fatto un immane sforzo riuscendo a rendere il suo tratto affine anche a queste pagine. Non fanno impazzire i suoi Evroniani ma,appunto per questo, il Pk-Team gli ha fatto disegnare delle storie di tipo differente e lui ci ha messo tutto il suo impegno con ottimi disegni.
Vedi alla voce Evron (Macchetto/Intini/Lavoradori) altra serie di brevi abbastanza divertente che prende uno schema diverso dalle precedenti. Lo schema è quello di proporre didascalie che dicono qualcosa e poi sovrapporgli dei disegni o delle battute che si contrappongono alla altre. Curiose anche le citazioni alla stessa serie con un continuo riprendere le battute precedenti. I disegni sono adatti a questo tipo di storie, divertenti, simpatiche e che strappano risate e sghignazzi mentre si legge la storia. I colori rendono difficile la comprensione del tratto già un po'deformante di Intini, seppur siano una tecnica innovativa ed interessante che vista da sola è molto bella.
Crepuscolo (Artibani/Forcelloni/Milano/Gallazzi)  bellissima, commovente in certi passaggi, anzi in molti passaggi. Fantastico l'addio di Urk. Mi ha fatto quasi piangere, mi ci ero affezionato (non so se scherzo o se è vero). Una storia bellissima, anche se il tradimento di Kiltor non mi è andato giù, lo credevo un buono, ma questo non va che a favore della storie che riesce ad essere anche spiazzante. Scene piene di tensione si alternano a scene più scappa scappa. In Crepuscolo è un continuo intersecarsi di vicende, colpi di scena a non finire. A questo punto devo dire: Bravo France'!!! I disegni non sono male ma mancano di scene super, un po'troppo incassato nelle vignette per Pk, ma comunque anche Forcelloni si difende. Il passaggio di Milano si nota in alcune scene dove Pk si vede in maniera diversa da quella precedente, ma in fondo è il suo lavoro. In generale un Capolavoro degno di Artibani.
Fuoco incrociato (Faraci/Pastrovicchio/Chiavini/Gallazzi) altra bellissima storia del numero. Una trama ottima, che punta i fari sugli "amichetti" di Trauma, ricchi colpi di scena e una regia ottima dei personaggi e della struttura. Molto belle le scene di esplicazione agli esseri nemici agli Evroniani, che smorzano la tensione. Davvero strano il finale, che sorprende e stupisce nella sua bellezza e originalità, tutto ciò introdotto da un'assalto senza fine (apparentemente) cucito con la comicità tipica di Faraci che anche in situazioni di tensione alta riesce a piegare in due dalle risate. I disegni sono i capolavori di Pastrovicchio, scene bellissime, ricche di particolari che non appesantiscono per via del tratto leggero dell'artista triestino che disegna questa storia in maniera davvero splendida. Molto interessante la scelta della doppia pagina che, però, non rende nelle pubblicazioni in quanto è tagliata al centro (e non è colpa di questa testata, pag.160-161). Battuta finale poetica e cinematografica come l'intera storia (sceneggiatura e disegni) lo è.
Un bel numero arricchito da redazionali interessantissimi sul gioco di carte di Pk, il tutto insieme ad un intervista a Francesco Guerrini che giustamente di lamenta delle critiche al suo magistrale lavoro non al pari dei maestri della serie (Pastro e Sciarrone) ma da non disdegnare.

Sono solo io che trovo ottima la storia "Vuoto di memoria"?

La minaccia informatica viene resa molto bene, sia con i problemi causati ai cittadini sia con Uno, mostrato in una versione allucinata, fuori dai suoi abituali schemi logici, in laboratorio che si trasforma in un mondo a mo' di "Alice nel paese delle meraviglie".

Il cattivo di turno è ottimamente caratterizzato, infatti Ewan Loke è astuto, malvagio, manipolatore; infatti Fenimore Cook, PK, Fangus e Mood sono stati tutti sfruttati al massimo, diventando una misera pedina per i loschi piani di Loke.

La storia è molto bella, grazie alla "strana coppia" Fangus/PK che rende quest'avventura "on the road" molto appassionante, ricca di avventura, umorismo, imprevisti e colpi di scena.
Il tutto è arricchito dai disegni di Guerrini (Sì, a me piace il suo modo di disegnare) i cui personaggi sono molto espressivi e dinamici.

Insomma, preferisco molto di più questa storia rispetto a molte altre, tra cui "Crepuscolo", che parte molto bene, ma che risulta troppo forzata dal punto in cui Zeryn afferma di essere il ragnarok.

Letto tutto ieri sera, e non mi é parso affatto cosí tanto sottotono come molti hanno scritto. Certo, se lo andiamo a confrontare con "Mekkano" o "Frammentid'Autunno" non abbiamo storie che toccano simili picchi, ma non sono affatto male.
Vuoto di memoria mi é piaciuto davvero tanto: storia non banale e avvincente anche grazie all'improbabile accoppiata Pk-Angus, e che ti fa spanciar dalle risate per il sempre improbabile ed inaspettato arrivo del buon vecchio Baldo. Anche Uno in versione "infantile" a causa del virus é stato reso piuttosto bene! Certo, i disegni di Guerrini a me mai piacquero, ma vabbé, c'é comunque da dire che certe tavole sono strutturate in maniera originale e di effetto.
Crepuscolo ho iniziato a leggerlo ben felice che fosse l'ultima sotoria di Urk: non so perché ma come personaggio non ha mai raccolto eccessivamente e mie simpatie. Non ho una motivazione logica: del resto é stato anche approffondito dal punto di vista psicologico per quello che é apparso, era un personaggio con contrasti interni anche interessanti... Ma non mi ha mai appassionato. La sua uscita di scena é comunque ottima: una buona storia, molto bella la caratterizzazione della dimensione parallela, interessante ed inaspettata l'idea del tradimento. Insomma ha superato di netto le aspettative, dal momento che l'unica aspettativa che avevo era:"che bello, l'ultima storia con Urk!".
Infine fuoco incrociato: sarà anche una riempitiva: ma fossero tutte cosí le riempitive! A me é piaciuta molto: va bene, non porterá avanti la continuity... Ma si lascia leggere con piacere e sa appassionare. Molto belle le tavole la presentazione dei popoi dei vari pianeti... Non c'é niente da dire, lo stile di Faraci si riconosce!

Insomma un numero che puó essere cnsiderato "sottotono" se confrontato con i precedenti, ma secondo me comunque godibilissimo!

Ma qualcuno ha mai notato come il gioco di carte di Pk sia identico in struttura a quello di WOM del 2008? Che abbiano preso spunto da questo?

Fuoco incrociato

Per fare un paragone culinario, mi sembra che che in questa storia ci siano dei buoni ingredienti, che però vengono cucinati male.

Nel senso: le buone idee ci sono, come gli alieni che resistono contro Evron (bel lavoro grafico di Pastrovicchio) o come la vecchia e gloriosa nave guidata dall'ammiraglio nostalgico o le spiegazioni "etnografiche" sugli alieni. Ma insomma, messo tutto insieme il totale non mi ha soddisfatto completamente: ad esempio il contesto globale dello staterello europeo mi è sembrato nuovamente inutile, e la storia va avanti con sobbalzi e cambi di registro.

Con questo volume iniziano le storie che ricordo meno, quelle che ho letto solo una o due volte e che per me diventa quindi un piacere rileggerle approfittando di questa nuova edizione.
Due Faraci e un Artibani, peraltro, sono un sommario che fa saltare di gioia uno come me, che ai tempi in cui ancora non avevo internet e mi recavo in edicola di mese in mese a comprare i PK2 e i Frittole mi fiondavo a vedere l'autore e gioivo se vedevo che si trattava di uno dei due.
Certo che però Vuoto di Memoria non è una delle prove migliori di Tito, per quanto la storia abbia ottime potenzialità: proprio queste (Fenimore Cook, il virus su scala mondiale...) alzano il livello della storia, insieme alle splendide battute tra Pikappa e Angus che rendono comunque il prodotto di pregevole fattura. Ma l'intreccio viene sciolto forse un po' troppo velocemente e con poco pathos, e unitamente ai disegni di Francesco Guerrini non rende l'avventura una delle più memorabili.
Guerrini peraltro è anche protagonista dell'intervista a fine volume, nella quale osserva lui stesso che le critiche al suo tratto su PKNA non mancarono ai tempi. Ma afferma di essersi sempre impegnato nel progetto, di apprezzare molto l'impostazione propria della serie, cita più volte Carpi e anche altri Maestri come Scarpa e Cavazzano, la bellezza del lavoro di gruppo con il PKTeam. Interessante è poi la concezione carpiana ricordata da Guerrini, in cui il disegno deve far emergere lo spirito del personaggio, e anche le differenze tra Paperinik e PK.

Francesco Artibani, che aveva fatto esordire Urk nelle storie lunghe, si occupa del suo commiato in Crepuscolo, una storia che sembra seguire quel trend fantasy poco fortunato inaugurato da Antico Futuro. Non a caso i disegni sono ancora in mano a Marco Forcelloni, che però qui se la cava decisamente meglio rispetto alle sue prove precedenti, piacendomi qui decisamente molto. Anche la storia è apprezzabile, devo dire, l'epica dello svolgimento è sicuramente ben strutturata e la trama è decisamente avvincente e non forzata.
Infine chiude il volume Fuoco Incrociato, che è effettivamente una storia molto migliore di quanto ci si potrebbe aspettare, ingiustamente poco celebrata. L'accoppiata Faraci/Pastro non delude neanche stavolta regalandoci prima di tutto un Paperinik ottimo, una delle caratterizzazioni migliori e più calzanti con il tono della serie. E' un Pikappa che vuole vederci chiaro nella situazione in cui si è trovato, prima di agire con la forza bruta: vuole capire e usare il cervello, prima di agire in modo strategico: è la quint'essenza del personaggio, in sostanza.
L'intreccio ideato da Faraci non è meno strategico di Paperinik, del resto: l'inizio col robottone, il personaggio di Victor Darko e lo staterello nordeuropeo, il vecchio generale evroniano e i prigionieri, la descrizione delle razze aliene tra il serio e il faceto, i dialoghi sferzanti del miglior Faraci, e le ottime tavole di un Pastro in formissima rendono l'avventura un piccolo gioiello.
 
I contenuti speciali del volume, oltre alla già citata intervista a Guerrini, si compongono di ben 15 pagine in cui vengono descritti gli studi del PKTeam verso un gioco di carte collezioniabili e giocabili ispirate a PKNA, progetto che poi naufragò ma del quale sono rimaste le riflessioni, le regole e le caratteristiche che qui vengono riportate; una testimonianza di grande interesse, perché mostra con chiarezza gli intenti crossmediali del progetto PK e l'attenzione verso settori di successo come le carte Magic.  

-Victor Darko e la Scure sono invece, palesemente, ispirati a Nick Fury e al suo S.H.I.E.L.D. ("lo Scudo") dei fumetti Marvel. La stessa fortezza volante di Darko assomiglia all'elivelivolo dell'organizzazione spionistica del colonnello Fury.

E da questo capisco uno dei motivi per cui Fuoco Incrociato (uno dei pochi albi di PK che lessi all'uscita e non anni dopo) non mi e' mai piaciuto. Non sto a elaborare (anche perche' si tratta piu' che altro di una reazione istintiva), ma sostanzialmente non mi dava l'impressione di una storia di paperi. Troppo "supereroismo" per i miei gusti.

Infatti Paperinik si rivela più supereroe degli altri, perché è meno supereroe degli altri...