Ok, come promesso ho letto tutto il topic sulla riesumazione di PKNA/2/frittole, e commento come richiesto. In questa sede, ovviamente, perché la cosa è stata definita ormai.
Da un lato la cosa personalmente non mi attira all'acquisto, perché ho già tutto, perché lo so a memoria, perché ricomprarlo per randomizzarvi i bulbi oculari su una ristampa di cose che già possiedo e periodicamente rileggo anche senza criceti di compagnia... beh, è buttare via soldi.
Ma per chi non ha PKNA/2 (del fumetto che stava andando a scatafascio non parlo), questa è un'iniziativa secondo me eccezionale e da tenere nella debita considerazione.
Perché le prime due saghe del papero hanno rivoluzionato il mondo del fumetto abituandoci non solo ad un modo "diverso" di usare il papero mascherato in nuovi contesti e con sperimentazioni grafiche che oggi si vedono ben più spesso, ma anche ad un nuovo modo di relazionare il fumetto e la redazione con i lettori.
Faccio un esempio. Un tale scrive una poesia così: "Quando guardo i tuoi occhi vedo uno specchio" PKmail: "Permettici di continuare: e contarmi i brufoli non è mai stato così dolce!" Roba da denuncia immediata, e noi gliela permettevamo.
Storie al limite della bioetica in salsa Disney, che ti tirano cazzotti morali e ti educano nel senso più pregnante del termine, non solo quello didattico: questo è il grande ed il bello di PK. La dipartita di Geena dice più cose in una battuta che diecimila trattati sull'umanità. La Lyla "in crisi" di certe storie insegna più di qualsiasi discussione sulla diversità tra noi uomini. La sconfitta degli scienziati di Belgravia spiega come la scienza possa divenire immorale. E in altre circostanze si vede come una certa eroina sappia fare la cosa giusta al momento giusto, per un popolo al quale di lei non frega nulla.
Vi sembrano cose da poco? No, ragazzi: PKNA e PK2 sono un massimo e supremo capolavoro, senza se e senza ma, pur con vari alti e bassi, come in ogni collana può capitare.
E poi ci si diverte, ovviamente, con azione e risate, risate, risate, in numeri folli al confine della demenzialità, che non steccano nel disegno complessivo, tra battute peggio che al vetriolo e improbabili telenovele farsa a livello di Gialappa's band.
Certo, il prezzo non è proprio il massimo della vita. Ma chi non conosce questo mondo e ne ha la possibilità economica, non si perda questo fenomeno: leggerlo arricchirà la cultura fumettistica di chiunque, e aiuterà a capire quale solco indelebile quel magazine ha lasciato sul Topolino di oggi e non solo.