Papersera.net

Intendo argomentare commentando l'intero TOPO, se mi dai il tempo di farlo
sarai accontentato.

Intendevo dire che dovresti argomentare le risposte che dai a considerazioni di altri utenti. Oppure tacere e dire tutto quello che hai da dire nella recensione. Altrimenti rischi di passare per uno sputa-sentenze...

Dopo la storia di Paperinika, Pesce ritorna con un'altra storia di livelli inferiori ma valida.

Quale storia di Paperinika?  

A proposito della maratona, che io sappia nella maratona non si corre, si marcia. Perchè Paperino si allena nella corsa?

No no, nella maratona si corre. Non veloci come i centometristi, ma si corre. La gara in cui si marcia si chiama, indovina un po'... marcia  8-)

Numero strano.La storia più lunga del numero è di 24 tavole,e si trova in mezzo al volume,le storie principali sono imbarazzatamente corte,e le altre storie sono abbastanza inutili, ma nel dettaglio sono due le storie che si distinguono(ma neanche tanto):

Topolino e l'eredità a enigmi (Ferraris):storia carina,ambientata in pratica in una casa e nei suoi dintorni il che mi ha dato uno strano senso di claustofobia.Buone alcune battute e l'inizio,ed anche la sottotrama della famiglia Van Pippelin mi è parsa abbastanza originale;nota negativa invece per gli enigmi , davvero troppo semplici.Buoni i disegni del Ferraris soprattutto nelle scene piratesche iniziali.

Paperogate di Creta e la filosofia tranquillista (Gagnor/L.Pastrovicchio):senza alcun dubbio la migliore del numero.Una storia davvero divertente che,seppur partendo da un idea non originalissima , si sviluppa bene.Simpatici gli aforismi e ben inseriti i componenti del clan papero (strano a questo punto il fatto che manchino Paperino nipotini e fidanzata,che in questo tipo di storie non mancano quasi mai).Forse un pò debole il finale,ma resta comunque una storia degna di tal nome.Mi piace come disegna Lorenzo(mio omonimo 8-) ) Pastrovicchio e anche questa volta non mi ha deluso.

Numero strano.La storia più lunga del numero è di 24 tavole,e si trova in mezzo al volume,le storie principali sono imbarazzatamente corte,e le altre storie sono abbastanza inutili,

E queste questioni di lunghezza ti danno tanto fastidio?
Scusa, che intendi per storie abbastanza inutili?

Intendevo dire che dovresti argomentare le risposte che dai a considerazioni di altri utenti. Oppure tacere e dire tutto quello che hai da dire nella recensione. Altrimenti rischi di passare per uno sputa-sentenze...


Quale storia di Paperinika?  

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OCCAVOLO, hai  ragione. Mi sono confuso perchè Pesce e Secchi hanno lo stesso nome  [ [

T. e il regalo poetico: davvero carina, il finale, in cui tutti fanno lo stesso regalo a Minni tranne il nostro eroe, mi è piaciuto.voto:4

ZP e le delizie dell'orto: bella, con Paperone che per risparmiare produce da sè.voto:4

Entrambe queste storie sono una creazione di Panaro, la cui produzione di storie non è affatto in luna calante a mio avviso.Anzi, Panaro è sempre bravo.

Quoto in pieno. Non trovo banale la storia di Topolino, anzi è giusto far notare anche il lato romantico di questo personaggio e non solo quello poliziesco, avventuroso. Ricordiamoci che entrambe poi sono storie molto brevi per cui.....Concordo con Camera9, le storie di Panaro mi sono sempre piaciute, è un autore molto bravo ed è in grado di crearne lunghe e brevi ma sempre con una trama piacevole da leggere.

Concordo con Massimo e aggiungo che è molto carina anche la storia del grande Cimino che, nonostante la non giovane età, continua sempre a sfornare storie gradevolissime!
Una nota: da quando Colantuoni è scomparso, le storie disegnate da lui escono in continuazione (come anche i ciak), mi chiedo se sia perchè non c'è più....spero vivamente di no

Per quanto riguarda "Topolino e il regalo poetico" è davvero buffo Topolino che tenta di "preparare" il regalo per Minni senza successo; carino il finale!

Molto carini i nomi nella storia di Paperogate (a parte, come gia' osservato, il banale e poco azzeccato PaperSocrate - ma Gagnor si riscatta ampiamente controvate come Buzzurronte e Sbadatostene); e le trovate sulla lingua greca, come l'ignota parola "pivellos" a pag. 152. Mi e' parso un po' fuori dal personaggio l'aforisma di Philo Sgangonios: "Gli affari sono affari" sarebbe stato piu' in carattere. E mi e' sembrato poco convincente che Battista scopra l'inghippo a pag. 166 e non 165.
Per il resto, mi son parse storie senza infamia e senza lode, valide soprattuto a rafforzarmi nella convinzione che sia preferibile averne di meno, ma piu' lunghe e consistenti.

Leggendo "Paperino e l'intenditore di tendenza" mi è sembrato che si sia voluto forzatamente assegnare a Pico un ruolo più da Paperoga. Anzi, a tratti mi sembra proprio lo stile "Paperoghesco".

Vi ricordate quella storia di Barks in cui Archimede era affiancato da un tale Velocino, messo lì a sostituire Paperino per nn far apparire quest'ultimo in più di una storia dell'albo? Non c'entra niente, ma la storia di Riccardo Pesce mi ha fatto rivenire in mente questa cosa. Quel Pico a me sembra un Paperoga sostituito all'ultimo.

Leggendo "Paperino e l'intenditore di tendenza" mi è sembrato che si sia voluto forzatamente assegnare a Pico un ruolo più da Paperoga. Anzi, a tratti mi sembra proprio lo stile "Paperoghesco".

Vi ricordate quella storia di Barks in cui Archimede era affiancato da un tale Velocino, messo lì a sostituire Paperino per nn far apparire quest'ultimo in più di una storia dell'albo? Non c'entra niente, ma la storia di Riccardo Pesce mi ha fatto rivenire in mente questa cosa. Quel Pico a me sembra un Paperoga sostituito all'ultimo.

Effettivamente i consigli in fatto di moda dati da Pico suonano alquanto "paperogheschi".
Ma vuoi mettere l'effetto di vedere Pico vestito con la giubba di Paperino?  

E Paperino in giacca e cravatta?

1.E queste questioni di lunghezza ti danno tanto fastidio?
2.Scusa, che intendi per storie abbastanza inutili?

1.Non fondamentalmente.
2.Storie che non ricorderò in futuro(nel bene e nel male).

Leggendo "Paperino e l'intenditore di tendenza" mi è sembrato che si sia voluto forzatamente assegnare a Pico un ruolo più da Paperoga. Anzi, a tratti mi sembra proprio lo stile "Paperoghesco".

Non capivo cosa non mi avesse permesso di apprezzare questa storia, poi il post di scrooge4 mi ha illuminato: non amo le storie in cui Paperoga coinvolge in situazioni paradossali un Paperino che le accetta incapace di esprimere una qualunque volontà. Trovare Pico che porta avanti situazioni demenziali (sarà anche uno studioso un po' fuori dal mondo, ma non può essere così fuori dalla realtà!), appunto, nei panni di Paperoga, è stato per me ancora più disturbante. Devo dire però che questa storia è riuscita a strapparmi un sorriso nella parte finale: come fatto notare da Alby87 e Paolodan3, lo scambio di vestiti, deliziosamente tratteggiato, valeva la storia, così come il personaggio assurdo del finale.

Della storia di Ferraris avevo apprezzato molto l'inizio, sono stata delusa dalla semplicità degli enigmi e della trama nel suo complesso. Non amo quando Topolino viene disegnato mostrandone i denti.

Ho apprezzato tentissimo la storia di Gagnor su Paperògate: non è facile evitare banalità del tipo spagnolo=termina per S. Gagnor ci è riuscito mostrando una forte padronanza del soggetto e creando spunti comici e nomi mai scontati (unica stonatura, ma mi è apparsa solo dopo che l'avete fatta notare voi, Paper-Socrate). I disegni completano un'opera godibilissima e divertente, di piacevole lettura e senza limiti di età: davvero una boccata d'aria in un numero che invece avevo trovato decisamente rivolto ai bambini. (IMHO)

Ho apprezzato tentissimo la storia di Gagnor su Paperògate: non è facile evitare banalità del tipo spagnolo=termina per S.

Cosa c'entra lo spagnolo?