Capitano Jack Sparrow in copertina? Ottima mossa Vale! E chi si lamenta? Sarebbe anche ora che il marchio Disney cominci ad avvalersi dei suoi lati migliori per supportare l'un l'altra le varie sezioni. E poi un film Disney è un Evento, e un giornale iconico del mondo Disney come Topoino non può non celebrarlo. Spero però che non vengano dimenticati I Robinson, Ratatouille e Come D'Incanto. Non vedo l'ora di vedere le loro tre rispettive copertine. Non ci deluderai, veeero Valentina? *sviolin*
Ci ha delusi. Il Capitano ha avuto la sua copertina, mentre i Robinson, nel numero loro dedicato si sono dovuti accontentare di un tondino in basso, lasciando il posto a una copertina su Wizards of Mickey. Una bella copertina, aggiungerei, e aggiungerei anche che mai e poi mai, a prescindere dalla qualità di Wizards of Mickey, mi sarei augurato che non gli venisse dedicata la cover di chiusura. Ma con un po' di buon senso si sarebbero potute fare entrambe le cose, in fondo non è che la settimana prossima il film sparisca dalle sale e il numero sui Robinson lo si poteva posticipare senza troppi problemi. Perchè me la prendo tanto per un film, che non ho visto e che forse non mi piacerà neanche? Ma ovviamente per la sua importanza all'interno della Disney. Non stiamo parlando di un sequel o di un live action, ma di un film della Disney Feature Animation. Pure Chicken Little ha avuto la sua copertina di Topolino dedicata, e pure i film Pixar. Non vedo perchè quest'anno la tradizione si debba interrompere.
Wizards of Mickey II - L'Età Oscura: Episodio 10: Ritorno a Casa (Ambrosio/L. Pastrovicchio): Alè, basta, è finito, non vogliamo più vedere questa povera bestia di storia soffrire ulteriormente. Oltretutto il finale proprio malaccio non è, e pur brillando di una mediocrità tutta sua, non si può dire che non sia leggibile, a differenza di molti altri episodi. Certo il senso di questo secondo ciclo mi sfugge, con la trama dei draghi rinchiusa dentro la trama pretesto di Topolino cattivo. Adesso però Minni è diventata cattiva, e quindi fa la darkettona, con sommo gaudio di Pastrovicchio che ho visto sinceramente divertito nel lavorare a questa storia. Se non altro si può dire proprio questo di Wizards of Mickey: che pur essendo stato una cartina tornasole dei problemi di una Disney allo sfascio, ha saputo far venire fuori il vero potenziale dei disegnatori, e non è poco. Per il resto, l'episodio offre i soliti stereotipi che fanno assomigliare i personaggi Disney ai puffi (Paperino DEVE in ogni frase ricordarci che è sfortunato, Pippo DEVE sperimentare un nuovo mestiere ogni volta) e ancora una volta un finale affrettato in cui non si capisce nulla. Perchè Ormen brilla? E' morto? Lo è anche Nereus? Topolino è ancora Stregone Supremo? E in virtù di che? E la corona? E i diamagic? Che senso aveva che Gamba e i suoi diventassero stupidamente cattivi così all'improvviso? E i mestieri di Pippo dove volevano andare a parare? Bah. Dai, non pretendiamo troppo. L'importante è che l'Età Oscura sia finita, e che adesso si sia liberato lo spazio per una lunga in più. E quindi adesso o si migliora o sarà il crollo totale.
Paperino e Gastone e il Duello Tecnologico (Faccini): Basta. Prendete quest'uomo e affidategli la supervisione e il controllo completo del comparto storie brevi. Lui sa come si fanno, sa come amministrare il respiro di una tenpage, come far ridere, come adeguare le aspettative del lettore a ciò che sta per leggere, come non prendersi troppo sul serio, come realizzare belle storie senza strafare e in tutto questo mantenendo comunque un profilo tutto suo, senza esagerare. La storia in questione dura 19 pagine ed è collocata in coda, dove invece avrei visto bene la storia lunga di Cimino, che ne dura 27. Andrebbero riviste un po' di cose, in ossequio ai ruoli e al genere delle storie. Non è questione di essere prevenuti o cosa: io ho letteralmente adorato questa storia di Faccini. Ma appunto, per un Topolino migliore bisognerebbe cominciare a fare dei distinguo, capire a che genere appartengono le storie, prima di collocarle nell'albo. E quindi muoversi di conseguenza. Non ci vogliono mille storie nè carne nè pesce, ma ottime storie lunghe e ottime storie brevi. E bisognerebbe imparare da quel maestro di Carl Barks che appunto a seconda della tipologia di storia, adeguava il metodo di lavoro finendo per sfornare capolavori in entrambi gli ambiti.
Faccini da Barks pare aver imparato molto, e nel leggere questa ed altre sue storie si respira la stessa vena di ironica follia. Nel caso in questione si occupa di sfottere la mania per i cellulari, (e in questo mi ha ricordato un certo episodio del cartone di Rat-Man) con un crescendo di demenzialità esponenziale, che arriva a far dire ai paperi le cose più astruse, salvo poi concludere il tutto con una gag così minimalista da ricordare in grande la struttura delle sue fantastiche autoconclusive. Quest'uomo ha capito tutto, ripeto.
Per il resto il numero offre un'altra storia di un Cimino che si spera la redazione ricollochi al più presto, e una nuova storia di un Venerus che a dispetto dei suoi esordi a misura di appassionato si è completamente perso nella mediocrità.
Dal 4 luglio però dovrebbe scattare l'operazione Paperinik Contro Tutti, per quattro settimane. Non saprei proprio cosa aspettarmi, spero solo che in tutto questo sia coinvolto almeno di straforo Gervasio. E intanto settimana prossima torna la PIA. Sigh.