Secondo numero dell'anno, fiappo uguale! Olè!
Topolino e i Furti Improvvisati (Mastantuono): Adoro il modo in cui Mastantuono fa muovere Topolino. Bellissimo il modo in cui sfrutta lo spazio scenico, dà volume ai suoi personaggi, modella le pose. Il Topolino di questa storia è il vero Topolino, simpatico, sbarazzino, monello. Bellissimi anche gli altri: Minni, Pippo, Macchia, Basettoni, Manetta...per non parlare poi di certe trovate come il finto Pippo cattivo del finale, la scena in cui i due si liberano, le gag con la bolletta. Direi che sono degne di un Casty, che come il suo predecessore Scarpa aveva capito, da sempre inserisce nelle sue storie tante piccole gag extra, che condiscono e rendono più divertente lo svolgimento delle trame. Peccato però che la trama non sia affatto un granché, anzi è banale e già vista. Ma grafica, sceneggiatura e i suddetti extra fanno sì che il lettore non se ne renda conto perfettamente, e rimanga deliziato dalla lettura.
Ti Ricordi Paperino? - Paperino e il Ballo di Fine Anno (Quattrocolo/Gervasio): Ennò, ebbasta con le origini. Finiamola sul serio di riraccontare in mille modi diversi le origini dei personaggi, si è capito che per la Disney Italia il passato dei personaggi è mutevole, aggiornabile, senza continuity. Ma perlomeno abbiate pietà di noi lettori che nel giro di un paio d'anni ci siamo sorbiti qualcosa come tre diversi passati alternativi (Giorno Prima degli Esami, Papertotti, questa serie). E per tacere delle millemila versioni passate. Si è capito che sono storie fatte per i bambini, che Don Rosa, Barks, Taliaferro e blablabla non sono visti di buon occhio, quando nemmeno conosciuti, ma così è troppo. Non si può riraccontare il primo incontro tra Paperino e Paperina in seicento modi diversi, alla fine viene pure a noia. Poi vabbè senza dover per forza andare nel Donrosiano, e tener conto del suo "passato desunto", basterebbe che si tenesse conto delle semplici origini dei personaggi, avvenute nelle loro storie d'esordio. In tal caso si saprebbe che Paperino e Paperina si sono conosciuti quando lei andò ad abitare nel villino affianco al suo, che Ciccio e Paperoga si sono presentati a Paperino in età adulta etc etc. Ma vabbé che parlo a fare.
Carina l'idea dell'amaca pensante, un po' meno lo stratagemma con cui viene impiegata. Storiella molto banale, in definitiva, anche senza voler tener conto del "peccato originale".