Vediamo il numero della settimana:
Dr. Mouse (episodio 1): eccellente, per dire tutto in un’unica parola. La parodia del mitico Dr. House riesce benissimo a Fausto Vitaliano, entrato ormai a buon diritto fra i miei sceneggiatori preferiti. Ottima la caratterizzazione dei personaggi che riprendono ben bene quelli della serie (di cui sono un grande fan sin dalla prima serie) in particolare Topolino, cattivello e misantropo. Mi sono fatto le migliori risate da qualche tempo a questa parte! Gag fantastiche (la scatola dell’Allegro Chirurgo in una vignetta è lollosissima!) si susseguono senza posa, come persino quella del Metodo Mouse con tanto di copyright. I disegni di Perina poi, mi piacciono sempre di più. Sta davvero diventando molto bravo. Serie che inizia sotto i migliori auspici e della quale non vedo l’ora di leggere il seguito.
Zio Paperone e la redazione pullulante: magnifica anche questa, forse la migliore da me letta finora appartenente ai resti del vecchio magazzino. Un Savini in ottima forma ci dona una storia che definire esilarante è poco, simile a quelle di Faccini e ho detto tutto. Come faceva notare Vito, lo stile di Tosolini si è veramente evoluto, ora oltre a riconoscersi il suo vecchio stile non si può negare la presenza di un misto Intini-Camboni che rende il suo tratto originalissimo e piacevole, in particolare per certe espressioni: guardate il Paperone a pag. 37, seconda vignetta e cercate di resistere alle risate!
Q-Blog – Il mistero del lago nero: la prima volta che leggevo una storia delle serie Q-Blog e pur riconoscendo una trama semplice ma efficace visto la sua finalità didascalico-ecologica, devo dire che mi ha annoiato parecchio e ho sperato che praticamente ogni pagina fosse l’ultima. Non mi ha detto niente, anche se buoni i disegni di Dalla Santa. La peggiore del numero.
Quando Ciccio prende il treno: e così anche Salvagnini torna a fare capolino sulle pagine del Topo. Ed è un ritorno con stile vista l’ottima qualità di questa breve con Ciccio, che a mio parere risulta essere il modello di utilizzo del personaggio per tutti gli sceneggiatori. Un Ciccio protagonista sì, ma di una storia tutta gag, un po’ strampalata che si basa, non guasta, sui clichè tipici del personaggio. Visto con questa ottica la storia risulta ottima, e mi è stata davvero piacevole. Sempre buoni i disegni di Panaro.
Paperino e il caso sdolcinato: ritorna la storia danese sul Topo. Questa come le altre che l’hanno preceduto si assesta su una buona media qualitativa, almeno secondo me. La storia ha una buona trama, scorrevole con quel minimo di mistero che invoglia alla continuazione della lettura. Forse un po’ lunghetta, ma in fin dei conti ciò non disturba troppo. Belli i disegni di Fecchi, dal tipico sapore straniero.
Encomio speciale al Che Aria Tira…, davvero buono, soprattutto per le espressioni dei personaggi.
Insomma, un Topolino davvero buono che ci fa riprendere dalla brutta esperienza del numero precedente. Per quanto riguarda la citazione dalla storia di Savini, ho avuto anche io la sensazione che si riferisse a noi papeseri! E secondo me è proprio così!