Ciao a tutti, sono un nuovo utente.
Lurko questo forum da tanto tempo, ma non mi ero mai iscritto. Ho deciso di farlo adesso perché, reduce da una lettura quasi totale di Topolino 2777, sono venuto qui a leggere i vostri commenti e questa volta mi ha veramente infastidito vedere quanta poca fiducia è stata attribuita alle storie, prima ancora di averne anche letta una sola pagina, sulla base di pregiudizi che ormai sono diventati dei tormentoni piuttosto squallidi. Personalmente, dopo aver espresso certi commenti a priori su
T M e il pericolo dell'ex, dopo averla letta e riconosciuto che non è affatto quello che ci si aspettava (sulla base di... nulla!) che fosse, farei anche qualche pubblica scusa, altro che "a malincuore". Non credo che sia in atto una sfida tra sceneggiatori Disney e Papersera in cui gli sceneggiatori propongono titoli e temi che invitano al pubblico ludibrio apposta, "nascondendoci" dietro delle storie piacevoli solo per vedere se qualcuno è così onesto da dire, dopo la lettura: "toh, mi ero sbagliato, scusate tanto".
Detto questo, mi permetto di fare qualche commento sulle storie che ho letto finora (mi manca l'ultima).
T M e il pericolo dell'ex. A prescindere dall'"ispirazione" e da presunti scopi "pubblicitari", non è una storia dalla trama particolarmente articolata, brillante o originale; ma non è questo che conta. I tempi della narrazione sono ottimi: la storia non dà mai l'impressione di essere stata tagliata in qualche punto, come avviene spesso di questi tempi. La presentazione e lo sviluppo dei due nuovi personaggi avvengono con tempi e modi adeguati; le varie scene, non troppo lunghe né troppo brevi, prese singolarmente sono assolutamente gradevoli e questo dà un notevole valore alla storia, visto che, come ho detto, lo spunto di fondo è un'indagine ridicola (nel senso che vuole far ridere) e di certo non sviluppata come molte trame classiche del Topolino investigatore. I disegni di Mastantuono sono, come ci si può aspettare, ottimi in ogni situazione, e ne approfitto per dire che la copertina di questo numero è già nella mia lista per la migliore dell'anno, grazie anche ad una colorazione splendida. Menzione speciale per la gag, sul finale, di Topolino innamorato perso, veramente un bijou
Apprezzo anche moltissimo che lo humor sia abbondante, ma non tagliente e sarcastico come quello tipico di un Faraci o di un Vitaliano. La sequela di luoghi romantici che Minni ha intenzione di visitare, poi, è così divertente che ho intenzione di proporla alla mia fidanzata come itinerario per il nostro S. Valentino (che non celebriamo, ma sono certo che la farà ridere).
La storia mi è piaciuta? Sì
Dr. Mouse - Terzo episodio. Prosegue una storia divertente e magnificamente illustrata. Devo dire che mi ha sorpreso arrivare alla fine e vedere quanto poco è successo: difficile capire se il finale sarà più lungo delle puntate viste fin qui, ma verrebbe da pensare di sì perché sembra che restino diverse cose in sospeso, e il potenziale di questi personaggi mi pare ben lungi dall'essere esaurito (teoricamente se ne potrebbe ricavare davvero un'intera "stagione"). Inutile comunque fare previsioni su una storia di Vitaliano, sempre imprevedibile
Mi è piaciuta molto la coppia di vignette "allo specchio" con Topolino prima e Mouse dopo, nella gag delle "vocine"; applausi anche a sceneggiatore e disegnatore per la vignetta in cui Gambadilegno si siede sul divano e Topolino...
La storia mi è piaciuta? Sì
QQQ e la corsa delle diecimila. Ogni commento negativo a priori su questa storia mi trova decisamente contrario. Una sfida Paperone-RK più dinamica e articolata di quelle viste negli ultimi tempi, anche qui senza l'impressione che alla storia sia stato tolto qualche momento significativo. Non è il massimo, ma che cosa importa? Lo spunto (che, se non ricordo male, arriva da un fatto reale) è stato ben sviluppato.
Vorrei soprattutto attirare l'attenzione sui disegni, per dire che Michele Mazzon è un artista orrendamente sottovalutato. I nipotini piumosi e pacioccosi, con occhioni, gote paffute e linguette di fuori; le piume dei paperi così morbide e svolazzanti che sembra di poterle toccare; l'enorme gamma di espressioni di tutti i personaggi; la ricchezza di dettagli dei disegni; gocce, nuvolette di polvere, linee cinetiche, insomma tutto il corredo di elementi grafici che danno al disegno l'illusione del movimento, così spesso mancante nei disegnatori delle più recenti generazioni (si confronti, nell'ultima storia, la vignetta di O. Panaro dove Paperino e Paperoga si stanno sbellicando dal ridere: sembrano due statue). Questo è il tipo di disegno che mi aspetto in un fumetto Disney. Forse il contraltare è che il disegno di Mazzon finisce per essere un po' troppo pacioccoso e incapace di quel po' di "cattiveria" che a volte ci vorrebbe in qualche scena delle meno allegre, ma da vedere è un immenso piacere.
La storia mi è piaciuta? Sì
L'ultima storia non l'ho ancora letta, come ho detto, quindi mi astengo dai commenti. Grazie per l'attenzione