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Dopo le prime tavole di 'Paperinik e l'inconsueta arma segreta' ho pensato: ecco la solita storia strampalata dell'eroe mascherato. Invece la trama si è fatta sempre più interessante con la ricerca di assistenti super e la scelta di Jack Strong, classico 'fisico nel ruolo' muscoloso e mascellone, bravo ma anche un po' sbruffone (divertenti gli scontri verbali con un Archimede sempre meno paziente e più collerico con chi gli gira intorno: ma tutte queste car-can non gli faranno male?).
Messo in ombra da Jack (però sempre molto rispettoso del 'maestro'), Paperinik riuscirà a riconquistare le prime pagine dei giornali oltre che l'ammirazione dei nipotini grazie a strumenti 'tradizionali' che avranno la meglio sull'ultimo 'supercattivo' Annikilatrox, che durante il giorno era il fornitore di tutti i materiali speciali di Strong che, di conseguenza, era alla sua mercé.
Una delle migliori storie dell'ultimo Paperinik scritta da Augusto Macchetto (non male i disegni di Giampaolo Soldati).

Altra 'perla' di Faccini questo 'Molosso minaccioso' dove Paperino, Paperoga, i nipotini, la Polizia e il vicinato coinvolto vivono svariate situazioni in tempi comici eccezionali con il solito finale a sorpresa.

Dall'ultima residenza fissa di Indiana (una bella villa all'interno della Palude Nera a pochi km da Topolinia) ascoltiamo un racconto a intervalli descritto a Topolino da un Pipps preoccupato dalle ambigue intenzioni di un colonnello circa le proprietà invisibili di un animaletto  delle isole Karampanos.
Discreta storia di Figus e armoniosi disegni di Gatto.

La prossima volta che ci capiterà di entrare in un bar e addentare un cornetto un po' 'duro', tratteniamoci dalla rabbia e dalle lamentele e ricordiamoci di questa simpatica storiella di Topolinia Police Diner: 'Brioche anticrimine'.

Le danesi in genere mi piacciono (più delle brioches) ma questa non mi ha convinto. Possibile che un povero papero sfortunato, avendo la possibilità di cambiare il proprio destino, rinasca come perfido e arrogante dittatore dei propri familiari e dei propri cittadini? Se quel papero è Paperino, si, è possibile; e allora, quale migliore soluzione se non ritornare sui propri (sfortunati) passi?
Tutto questo in 39 pagine contro le 23/25 delle altre storie italiane.

Infine una simpatica novità: il disegnatore Fabio Pochet nei tre Topogulp scritti da Carlo Panaro.

ho trovato finalmente un pò di tempo per leggerlo... sinceramente sono rimasto abbastanza deluso da questo numero...

paperinik in veste di supereroe mi ha un pò stancato, lo rivoglio in veste di vendicatore...
indiana pipps oramai onnipresente, mi piaceva di più quando appariva sporadicamente...
faccini (uno dei miei preferiti) abbastanza divertente, ma un pò sottotono rispetto ai suoi standard...
la storia dei cornetti, carina, niente di particolare...
e la straniera boh, mi ha lasciato perplesso...

ribadisco il concetto già espresso, inizio a sentire la mancanza di cimino... spero stia lavorando a qualcosa di veramente gustoso...

Oggi, finalmente, ho comprato Topolino e, dopo averlo letto, ecco  i miei giudizi: Paperinik, niente di clamoroso, ma godibile, voto 6/7
Molosso Minaccio: Faccini ha uno stile che rende imperdibile anche le storielline esili come questa, voto 6/7; Indiana Pipps, mediocre con flash back troppo lunghi, voto 6 meno meno; Brioche, gasp, che orrore! se proprio bisognava scriverla, una tavola sola era piu' che sufficiente voto 4 meno meno; la storia di Andersen non peggiore di tante storie di autori italiani, con in piu' un pizzico di buon senso, voto 6/7.

ho trovato finalmente un pò di tempo per leggerlo... sinceramente sono rimasto abbastanza deluso da questo numero...

paperinik in veste di supereroe mi ha un pò stancato, lo rivoglio in veste di vendicatore...
indiana pipps oramai onnipresente, mi piaceva di più quando appariva sporadicamente...
faccini (uno dei miei preferiti) abbastanza divertente, ma un pò sottotono rispetto ai suoi standard...
la storia dei cornetti, carina, niente di particolare...
e la straniera boh, mi ha lasciato perplesso...

ribadisco il concetto già espresso, inizio a sentire la mancanza di cimino... spero stia lavorando a qualcosa di veramente gustoso...

se non gli danno spazio sufficiente può lavorare quanto vuole ma ci ritroveremo con una storia potenzialmente affascinante ma castrata da un numero di tavole insufficienti a sviluppare tutta la trama...

e danno spazio di una storia in due tempi a quelle danesi....

Volevo dire poi che il cattivo della copertina IMHO assomiglia più al professore dell'elmo degli dei (becco a parte) che al peronaggio inerente alla storia.

A me ricorda un altro personaggio, forse disegnato da Camboni, ma non riesco a focalizzare.

A parte questo, a mio dire la migliore del numero è "A cena con Indiana - Indiana Pipps e il mimetilonte". E' una storia carina, fresca, simpatica, che una volta finita la lettura ti lascia il buonumore addosso. Belli i "Topolini" di Gatto che spesso richiamano le sue storie di qualche decennio fa. Sarà che non lo vedo spesso in azione, e su Topolino quasi mai, ma non ci avevo mai fatto caso a questa "somiglianza" di stile che non si è persa per strada dopo tutto questo tempo.

Per le altre storie: beh, "Paperinik e l'inconsueta arma segreta" è la classica storia da ultimo periodo di "Paperinik cult", e secondo me era proprio destinata per un qualche numero, se poi non si fosse deciso di chiuderlo. Gli elementi ci sono tutti: numero non alto di tavole, elementi demenziali (e anche infantili, a dirla tutta) come mega-cattivi che ultimamente avevano monopolizzato le inedite, e storia di qualità non certamente alta. Beh, chissà quante volte si è visto lo spunto iniziale del supereroe fiaccato, e sviluppato pure meglio (e con disegni anche migliori ).
A dirla tutta, poi, Paperinik con un aiutante? Ma quando mai?

La danese questa volta non è niente di ché, anche se vedo che ha colpito tutti, Andersen però è sempre Andersen. Tradotta molto bene: non so se è fedele, ma i dialoghi sono curati.

Da notare il fatto che nelle autoconclusive appaia sempre Fabio Pochet... il suo tratto non è nemmeno male, è ordinato, chiaro e piacevole al guardarsi, al contrario di molti altri disegnatori odierni, però lo trovo anche un po' "infantile", e nelle storie più lunghe si nota come enfatizza oltre misura le situazioni. Ovviamente tutte opinioni di un lettore che non capisce nulla di disegno!

E per chiudere, finalmente niente straniere nel prossimo numero! Posso risparmiare 2,30 €!

topo letto, con un po' di ritardo purtroppo. :(

Numero buono. La storia Paperinik e l'inconsueta arma segreta davvero bella, buona la trama e i disegni con tutti quei supercattivi con nomi assurdi e anche per la presenza di megastrong.

Paperino e il molosso minaccioso: Grande Faccini un'altra bellissima storia comica e divertentissima. Paperino per scacciare paperoga inventa balle assurde che fanno si che paperino si metta veramente nei guai. Bellissimi i disegni e la trama. Faccini è un mito.

A cena con Indiana - Indiana Pipps e il mimetilonte: storia carina, belli i disegni i gatto.

Topolinia police dinner - Brioche anticrimine: Davvero divertente, anche questa volta Roberto è riuscito nel suo intento, quello di farmi ridere.

Paperino e l'indesiderabile desiderio: Bellissima storia di andersen meno schizzata delle altre. Ottima trama e disegni. Davvero bellissima.

Belli i gulp della coppia panaro/pochet.

Nel prossimo topo andersen non c'è. Spero ritorni presto negli altri topi, per ora mi consolo con la storia presente nel paperino, che ovviamente devo ancora leggere.

Nel prossimo topo andersen non c'è. Spero ritorni presto negli altri topi, per ora mi consolo con la storia presente nel paperino, che ovviamente devo ancora leggere.

c'è andersen nel paperino? come storia inedita?

https://coa.inducks.org/story.php?c=D+93364

Peggio del solito i disegni di Andersen, però: oltreché deformi, stavolta non hanno neppure espressività!

Quoto sul numero così così, però qui avvocato mi appello (sarà l'eterna lotta tra adoratori e denigratori di Andersen): passi per le deformità, per me il valore aggiunto dei suoi disegni, ma i disegni mi sembrano tutto fuorchè inespressivi!

Quoto sul numero così così, però qui avvocato mi appello (sarà l'eterna lotta tra adoratori e denigratori di Andersen): passi per le deformità, per me il valore aggiunto dei suoi disegni, ma i disegni mi sembrano tutto fuorchè inespressivi!

Boh, non mi dicono proprio nulla di nulla... Sarò io che non riesco proprio a farmeli piacere!

Parlo io che sono un ignorantone…  
ma qui ho visto criticare i Paperi di Andersen perche sono troppo “beccuti” , ho visto qualcuno postare che avrebbe rinunciato ad un numero di Topolino nella sua collezione se ci fosse stata un “Topolino di Asteriti”.

Io  che non so nel scriver ne disegnare non posso criticare
Ma uno come Enrico Faccini….il perché debba disegnare Paperino e Paperoga che sembrano usciti da un cartone giapponese ( teste rotondi, occhi giganti, collo stretto) non me lo riesco a spiegare.

Paradossalmente sembra che Paperoga e Paperino siano andati da un chirurgo estetico … appaiono addirittura più giovani di Qui Quo Qua.

Poi l'ultima pagina di questo numero è inqiuetante ...sembrano quasi che stiano per "cremare" Scroge McDuck.

La cosa migliore di questo numero è l'editoriale della de Poli...che ogni settimana... racconta in maniera sintetica argomenti diversi...

per me non è che sono beccuti quelli di andersen, sono proprio deformi...

per me non è che sono beccuti quelli di andersen, sono proprio deformi...

va bo non ti piacciono i Paperi .. ma almeno i paesaggi di contorno di piaccerranno .. non puoi dire che la scena innevata del 2913 era brutta

la storia ambientata nel deserto di qualche numero fa surclassa andersen in ogni dettaglio

la storia ambientata nel deserto di qualche numero fa surclassa andersen in ogni dettaglio

Se dobbiamo criticare facciamolo con spirito critico, però, non tanto per farlo.

- La storia del deserto, sia per trama sia per disegni, ne surclassa a decine di storie, italiane e non. E comunque è un motivo valido per dire che tutte le altre siano brutte storie.

- Andersen può non piacere, e siamo d'accordo, ma non si può obbligare tutti ad affermare che i suoi disegni facciano schifo (de gustibus non disputandum est).