Una serie di storie senza infamia e senza lode ma su due di loro vorrei fare degli appunti.
Innanzitutto
topolino alla conquista del polo sud: personalmente non mi piace la commistione tra elementi reali ed elementi di fantasia quando la cosa è troppo stridente. In questo caso si parla di due persone realmente esistite, di una vicenda realmente accaduta, tirare in ballo la zirconia (a quale scopo poi? Per ingraziarsi i fissati con le citazioni?) mi sembra sia completamente fuori luogo.
Poi, capisco il non poter accennare alla fine della spedizione di scott (ma nemmeno nel redazionale? Ma dai!), ma da quando i vichinghi vanno in giro con un tesoro da regalare alle popolazioni che incontravano? Ma stiamo parlando dei vichinghi, predoni, autori di scorrerie e saccheggi? Non erano solo guerrieri, anche commercianti è vero, ma da qui a farne una sorta di babbo natale ce ne corre!
Altro cosa che non quadra, ma questa è tipica delle storie con la macchina del tempo è la parte attiva e risolutiva di topolino e pippo, ma su queste cose è inutile discutere. Comunque tutta la la storia ha un impalcatura assai fragile, in particolare il finale e deboluccio assai: davvero si poteva fare meglio, non concordo con chi dice che essendo una celebrativa o su commissione non ci si può aspettare di più, abbiamo fior di esempi di segno contrario.
Sulla storia della camerini invece concordo in pieno con mister bunz non ha la minima coerenza narrativa. Non solo per il ridicolo importo totale della lotteria ma per il fatto stesso che, anche non considerando ciò, comunque trattandosi di una lotteria il premio deve avere un valore minore del costo di tutte le bottiglie: ma in tal caso a paperino converrebbe comprarsela direttamente dal produttore anzichè riempire la casa di uov. Altri in passato si sono scontrati con questo problema (barks, in primis se non ricordo male) ma l'hanno giustificato con la voglia di paperino di vincere qualcosa a dispetto del costo, per la pura soddisfazione, ma non è questo il caso, ergo una storia nata male e proseguita peggio con l'inutile scorribanda di paperino per allungare un brodo già abbastanza insapore