Questo numero è da ricordare soprattutto per la commemorazione, da parte della redazione, nei confronti di Rodolfo Cimino, cui viene dedicato l'editoriale della De Poli ed un articolo che ne evidenzia alcune tra le principali caratteristiche, oltre a mostrare un emozionante disegno di Cavazzano in memoria dell'amico e parte dello storyboard di un'inedita che uscirà nei prossimi mesi. Auguriamoci, comunque, che sia dedicato all'autore anche un albo con redazionali e storie, pur sapendo che è un'eventualità molto difficile da avverarsi. Ad ogni modo, sperare non costa niente...
Passando al resto, troviamo un'uscita sottotono rispetto alle precedenti, più che positive. Storie d'apertura e chiusura dedicate al tema ambientale, così come un corposo redazionale e l'ottima copertina.
Archimede e la trovata della carta riciclassificata: Macchetto imbastisce una trama portatrice di buoni propositi, insegnamenti e morale, volendo indirizzare un po' tutti, lettori giovani ed adulti, verso il sano metodo del rispetto dell'ambiente. Un intento senz'altro lodevole, cui
Topolino punta spesso, e ciò è un bene, ma se lo svolgimento deve essere poco coinvolgente come in questa occasione, allora sarebbe meglio quantomeno non inserire la storia al primo posto e, quindi, come principale dell'albo: la vicenda è poco interessante ed è, appunto, tutta basata sul fine di far percepire al pubblico l'importanza del messaggio che vuole trasmettere. Spero, per le prossime "green", di avere anche qualcosa di più appetitoso che possa rendere piacevole anche la lettura. Perina svolge, com'è suo solito, un ottimo lavoro nel rappresentare graficamente i personaggi e gli ambienti.
Topolino e la conchiglia di Kunguroa: torna Sarda, e riappare lo Zio Jeremy, character molto accattivante e di un certo potenziale, essendo un parente di Mickey non proprio pulito, anzi, e quest'avventura ne è l'ennesima occasione: i locali che frequenta non sono poi tanto raccomandabili, non è difficile che truffi o bari nei giochi a carte, è un imbroglione di prima categoria. Purtroppo, però, tutti i buoni spunti che potrebbe sviluppare vengono spesso sprecati a causa dell'eccessiva linearità delle storie di cui è protagonista: una semplice caccia al tesoro che si protrae tra la risoluzione di indizi e il superamentio di ostacoli abbastanza banali, per poi arrivare alla fine ed assistere al presunto colpo di scena che, invece, è ben prevedibile fin dall'inizio. Insomma, pare che Sarda non sappia utilizzare al meglio le possibilità del personaggio, nonostante si benefici di un Soldati godibile che fa rimpiangere De Vita solo in parte, seppur alcune espressioni non siano del tutto riuscite.
Zapping! Dietro le quinte a Telequack!- Risorsa ospiti: un altro episodio della miniserie gagnoriana ben riuscito, utile per introdurre alla seconda parte e per fare due risate.
Quel gran genio di Manetta: in questo numero compare anche la divertente coppia di membri del commissariato topolinese, Manetta e Rock Sassi, che vivacizzano una vicenda simpatica e gradevole che mantiene l'attenzione del lettore, pur sfruttando un'idea di fondamento già collaudata più volte in passato. Nulla a che fare con le grandi storie faraciane ma comunque ben riuscita, anche grazie ai classici disegni di Asteriti che pecca solo nella realizzazione di Rock, che rende di un'età fin troppo avanzata rispetto a quella reale.
Paperino e la verità della frottola: la straniera di turno parte bene con un intreccio iniziale intrigante e ben costruito, supportato dai bei disegni di Pujadas, ma scade molto nel seguito, con il convolgimento dei soliti, noiosi alieni mossi dalle più audaci intenzioni. Sono rare le danesi che riescono a convincere per l'intera durata del plot, e questa non fa parte delle suddette.
La prossima uscita presenta una curiosa storia di PK ed il sospirato ritorno di Pezzin, coadiuvato dal grande Leoni. Forti aspettative per questi ultimi!