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Personalmente ottimo numero, meglio di quello precedente.

Topolino e l’aquila d’oro: a parte il solito disegno eccellente, la storia è forse un pò sempliciotta rispetto ai capolavori anni 80/90 sulla macchina del tempo. Comunque molto piacevole: 7

Paperino e la caccia ai colori scomparsi: anche qui ottimo disegno, ma storia un pò moscia... voto: 6,5

Pippo on line – Affari di famiglia: non amo molto la saga, ma il ritorno di Zia Tessie e del prurito di naso premonitore sono meravigliosi.
Voto: 7

Paperinik e l’enigma delle nebbie: il punto più alto del numero. L'inizio misterioso è un vero capolavoro, peccato in effetti per il finale che avrebbe potuto essere un pò meno frettoloso.
Conferma la mia idea che ci dovrebbe essere una storia in 2 tempi in ogni numero.
Voto: 8
 
Ciao a tutti!  

Vorrei spezzare una lancia per "Topolino e l'aquila d'oro". Come sapete, nelle storie che disegna il maestro De Vita ama intervenire personalizzando ed adattando ai suoi gusti la trama. Questo con modifiche ai dialoghi, tagli, aggiunte varie ecc. Questa storia non fa eccezione alla regola, soprattutto dalla parte in cui Topolino e gli altri partono alla ricerca dell'aquila d'oro.
Non sto a dilungarmi sulle molte modifiche apportate, ci tengo a precisare che, personalmente, considero un onore avere una storia disegnata da lui!
Alla prossima e buon Topolino a tutti!

adesso ha suscitato la mia curiosità: potrebbe dirci cosa ha cambiato il maestro de vita della sceneggiatura originale?

Ciao a tutti,
leggo sempre con molto interesse i vostri commenti alle mie storie: credo che sia giusto che un autore tenga conto, per quello che è possibile, delle osservazioni/richieste dei lettori... nella vita c'è sempre da migliorare ed a volte giudizi ed opinioni possono essere molto utili.
Ho visto che ci sono stati giudizi divergenti per quanto riguarda le mie storie pubblicate su questo numero.
Vorrei spezzare una lancia per "Topolino e l'aquila d'oro". Come sapete, nelle storie che disegna il maestro De Vita ama intervenire personalizzando ed adattando ai suoi gusti la trama. Questo con modifiche ai dialoghi, tagli, aggiunte varie ecc. Questa storia non fa eccezione alla regola, soprattutto dalla parte in cui Topolino e gli altri partono alla ricerca dell'aquila d'oro.
Non sto a dilungarmi sulle molte modifiche apportate, ci tengo a precisare che, personalmente, considero un onore avere una storia disegnata da lui!
Alla prossima e buon Topolino a tutti!

Ciao Carlo, io ho trovato molto buona la storia di Topolino e l'aquila d'oro.. per te è un onore realizzare una stpria con il maestro de vita e per noi è una goduria vedere i suoi disegni... nonostante la trama (purtroppo devo ammetterlo) assomiglia a molte altre simili, il contesto della grecia antica e delle divinità rende a questa storia quel tocco di affascinante e magico....in attesa di leggere l'altra tua storia su questo topo, mi incuriosisce una questione su Topolino e l'aquila d'oro... avete preso spunto da un evento storico reale per ispirarvi a questa storia?

Ma come il buon Vito dovrebbe ricordare... Un volatile d'oro che si tramuta in un animale reale, dove l'ho già visto?  

Anche io sono comunque curioso di conoscere i cambi effettuati

Ma come il buon Vito dovrebbe ricordare... Un volatile d'oro che si tramuta in un animale reale, dove l'ho già visto?  

Anche io sono comunque curioso di conoscere i cambi effettuati

"Topolino e il mistero del gufo d'oro", giusto?

Ad essere sincero io avevo in mente le ultime due puntate di DuckTales, "Zio Paperone e il tocco magico", dove l'oca d'oro che tramuta le cose in, appunto, oro, diventa "viva", tramutando nell'aureo metallo il mondo intero.

Grazie per la segnalazione, comunque

Ciao a tutti,
non mi sembra il caso di passare al setaccio "Topolino e l'aquila d'oro" per distinguere quello che avevo scritto io da quello con cui De Vita l'ha sostituito... Direi soltanto che, come in altre storie che mi ha disegnato negli ultimi anni, ha semplificato lo sviluppo togliendo soprattutto trappole varie con suspense che avevo inserito nella grotta ed un po' di particolari vari.
Riguardo alla leggenda, ho già scritto storie in cui ne ho inserite: sono frutto della mia fantasia, attorno ad esse, poi, costruisco la vicenda ambientata ai giorni nostri.
Vi saluto e alla prossima!

Ciao a tutti,
non mi sembra il caso di passare al setaccio "Topolino e l'aquila d'oro" per distinguere quello che avevo scritto io da quello con cui De Vita l'ha sostituito...

Da questo si distingue un vero signore da una persona comune.

Topolino e l'aquila d'oro: I disegni sono... stupefacenti!
Da quanto non si vedeva più sul Topo, De Vita incluso, la cosiddetta "gabbia" spezzata così frequentemente e con così tanta naturalezza? E anche gli sfondi e i personaggi riportano agli "antichi" sfarzi del Maestro . Da mangiare con gli occhi!
La trama è piuttosto coinvolgente e ben articolata (che paroloni!), una delle migliori storie di Carlo Panaro degli ultimi anni (IMHO). L'unica cosa è che... ho azzeccato chi fosse il cattivo di turno nell'unica vignetta in cui si vede all'inizio della storia. Ma forse solo perché ho fatto l'addizione Panaro (il cattivo è quello che compare nel minor numero di vignette ma che dice almeno una parola) + De Vita (il cattivo ha sempre il naso... piuttosto pronunciato). Bene, ho finito di vantarmi

Paperino e la caccia ai colori scomparsi: mi aspettavo mooolto di peggio da una danese. Sarà il Cavazza, sarà la trama particolarmente azzeccata, ma a me non è dispiaciuta affatto, anzi! Soprattutto nei disegni e nei colori, davvero belli.

Pippo On Line: Affari di Famiglia: pieno di citazioni (a cominciare dal titolo ); si conferma tra le migliori serie di "filler" che io abbia mai letto. Splendido pure Intini.

Paperinik e l’enigma delle nebbie: devo dire che l'introduzione mi ha davvero preso, ma il finale lo trovo abbastanza surreale anche per un fumetto, a meno che Paperinik non abbia preso un corso intensivo di calcolo probabilistico e lettura del pensiero
I disegni li trovo abbastanza indigesti, soprattutto nei paperi più che negli sfondi. Mazzon è in calo neglio ultimi tempi.

Insomma, un numero da comprare anche solo per i disegni appetitosi .

Numero nella media, con storie carine ma non eccezionali.
L'albo si apre con Topolino e l'aquila d'oro (Panaro/De Vita), graficamente buona, ma prevedibile al livello di trama: classica avventura panarica con tanto di cattivo munito di pistola che compare sul più bello a rubare l'oggetto della ricerca; ben gestito, però, il finale.
Paperino e la caccia ai colori scomparsi (Hopfner-McGreal-McGreal/Cavazzano) è, invece, una classica storia danese, graficamente ineccepibile, ma con trovate fin troppo surreali. Una nota di merito va, invece, a Pippo on line - Affari di famiglia (Salati/Intini) per la scelta assai filologica di reintrodurre il personaggio di Zia Tessie, proveniente dritta dritta dalle storie dello Studio Program degli anni '80.
In chiusura abbiamo, invece, la due-tempi panarica Paperinik e l'enigma delle nebbie (Panaro/Gula), sequel di un'altra avventura dello stesso Panaro: nulla di che, fa sempre piacere veder pubblicate storie lunghe sul Topo, ma se fosse stato condensato il tutto in una sola parte, probabilmente la storia ci avrebbe guadagnato, nonostante lo strampalto (seppur graficamente accattivante) villain.

REVOLVER?

Era meglio quando non potevano mostare armi...

REVOLVER?

Era meglio quando non potevano mostare armi...

Perdona la finezza, ma era meglio un accidente. Avanti cosí!

REVOLVER?

Era meglio quando non potevano mostare armi...

Ma non diciamo vaccate.

A parte che si sono praticamente sempre potute mostrare, a parte magari qualche vezzo di qualche redattore di turno. Basta mostrarle con criterio, come si è sostanzialmente sempre fatto.

A parte che si sono praticamente sempre potute mostrare, a parte magari qualche vezzo di qualche redattore di turno. Basta mostrarle con criterio, come si è sostanzialmente sempre fatto.

Assolutamente d'accordo.

Forse non e' chiaro che QUELLO non e' un revolver, ma una semiautomatica.
E' la stessa differenza che c'e' fra una bicicletta e una motocicletta.

E, comunque, per un lungo periodo non si sono viste armi nelle storie dei topi, credo dal '97 fino alla nuova gestione.

Topolino e l'aquila d'oro: Buona prova di Panaro, che ci trasporta in un'ambientazione classica interessante e un'apparizione di Zapotec scisso dalla macchina del tempo. Narrazione lineare, ma ottimo finale. Disegni magistrali di De Vita.

Paperino e la caccia ai colori scomparsi: Danese totalmente irreale e incredibile, ma non male e disegnata da un Cavazzano in formissima, soprattutto per i paesaggi suggestivi..

Pippo On Line: Affari di Famiglia: Concordo sul fatto che questa sia una delle serie di brevi migliori, ricca di citazioni, alquanto divertente e con un grande Intini, che mi rendo conto di apprezzare un tantino in più con i topi.

Paperinik e l’enigma delle nebbie: La prima parte della storia si rivela misteriosa ed avvincente, ma perde un po' nella seconda, infatti la conclusione sarebbe potuta essere migliore. Disegni buoni di Gula.