Papersera.net

Il mio commento:
Pk - Gli argini del tempo 4° ep. voto 8,5
Molto buona questa nuova storia di PK che ha un finale attivo e interessante, ben più movimentato delle altre tre puntate. Ottimo Sciarrone a rendere al meglio la trama. Qualche spiegone di troppo avrebbe giovato all'azione
Topner, Pippington e l'ultima battaglia della Temeraire voto 7,5
Di arte se ne vede poca a parte gli splendidi disegni di Zanchi aka Freccero. Meglio di altre della serie
Incubi in cucina - L'invasione degli ultraporri voto 4
Sorvoliamo
Pippo cavaliere su misura voto 5
Sorvoliamo 2 - Il ritorno
Zio Paperone e il tesoro della Luna voto 7
Trama usata ma comunque spiegata bene. Grandissimo Guerrini, sprecato in storie di questo livello. A lui subito una saga di quattro puntate!
Paperino, Paperina e l'escalation virtuale voto 8
Ottimo Pisapia in questo spaccato della vita reale-virtuale. Una continua ironia sui social network e messaggistica varia

Argini dominanti.

"Pk-Gli argini del tempo" (Sisti/Sciarrone): per me è una gran bella storia, degna del Pkna degli anni '90. Intricata e complessa, divertente, ricca di colpi di scena, con uno Sciarrone in forma strepitosa. Peccato per il grosso blooper di lettering in biblioteca. Promossa per me.

"La storia dell'arte di Topolino: Topner ecc." (Gagnor/Zanchi): anche questa storia mi è sembrata caruccia, con belle gag. Zanchi scatenato, fantastico.

"Incubi in cucina: l'invasione degli ultraporri" (Salati/Migheli): non ci ho riso, e ciò è malissimo. Apprezzo che la Migheli si sia resa più dinamica ed applaudo allo sforzo di volvere, ma per me il suo stile (testone e minibecco) è molto più adatto ai paperotti che agli adulti.

"Che si fa stasera? Pippo cavaliere su misura" (Bosco/Di Vita): telefonata a dir poco, e quindi non spassosa. Di Vita tranquillo e godibile:bene almeno i disegni.

"Zio Paperone e il tesoro della Luna" (Vessella/Guerrini): la fiera delle prevedibilità non decolla mai, non strappa una risata, non diverte. Guerrini si ripulisce, ma il suo tratto pesantissimo e deforme non fa proprio per me...

"Paperino, Paperina e l'escalation virtuale" (Pisapia): simpatica storia che piglia in giro con intelligenza la moda del filmato e del selfie per farsi belli. Arguta, divertente, scorrevole e ben disegnata, anche se qualche ecco mi è parso troppo picvino, e qualche linea a china troppo pesante.

Insomma, le brevi tracollano. Il resto del numero è ok, e Pk surclassa!

Paperina, no? C'è anche la sua foto vicino

beh no, visto che Paperina l'indomani mattina sbollita la rabbia  vuole fare pace e non si capacita di Paperino che gli ha tolto l'amicizia... insomma quello status l'ha scritto? era un vecchio status frainteso da Paperino?

beh no, visto che Paperina l'indomani mattina sbollita la rabbia  vuole fare pace e non si capacita di Paperino che gli ha tolto l'amicizia... insomma quello status l'ha scritto? era un vecchio status frainteso da Paperino?

No, è molto più semplice: Paperina, subito tornata a casa, scrive quello stato. Paperino lo vede e, oltre a toglierla dagli amici, replica con uno stato più o meno analogo. Paperi a il giorno dopo è disposta a fare pace, anche perchè è stata avventata nello scrivere quello stato, ma si infuria non appena scopre quello che Paperino ha fatto.

Abbastanza deluso da Gli Argini del Tempo. Oltre a essere un incessante spiegone che però non riesce comunque a essere chiaro al lettore, è davvero troppo anni '90, troppo PKNA, con tutti quei termini pseudoscientifici che adesso suonano un pochino ridicoli o quantomeno pretenziosi. Ah: oltretutto, non è in continuity con la splendida Potere e Potenza, ed è un grave errore confondere le idee ai lettori già dal secondo tassello di questa PKNE: Angus Fangus in PeP non sembrava essere tornato in patria a giudicare dai dialoghi con Ziggy, e il Razziatore sembra aver dimenticato gli avvenimenti di qualche mese prima.
L'unico modo che ha il mio piccolo cervello da nerd per far quadrare tutto è che Angus sia partito e tornato nei mesi intercorsi tra la distruzione della Ducklair Tower e gli eventi de Gli Argini, e che il Razziatore sia affetto da bipolarismo.
Insomma, con queste premesse vedo difficile creare una terza serie organica e coesa e che possa darci un Pk nuovo e attuale, come fu in PeP, in cui Artibani era riuscito perfettamente nell'arduo compito di restituire un PK che avesse lo stesso spirito di fondo, ma adattato alla narrazione a fumetti contemporanea.
I disegni e i colori li ho trovati, invece, sensazionali: regia parecchio funzionale e una grande cura per la palette cromatica (molto ampia) e l'aggiunta graditissima dei "filtri" colorati applicati a una singola vignetta, che, come fu in PKNA, connotano benissimo un particolare momento significativo (per esempio, la vignetta centrale di pagina 35).
Grandi aspettative per Il Raggio Nero in autunno, con il ritorno del team creativo che aprì in pompa magna questo nuovo ciclo di storie pikappiche.

Grande nota di merito invece per la storia migliore del numero (IMHO, chiaramente), ossia "Paperino, Paperina e l'escalation virtuale" di Pisapia: un'intelligente e divertente satira alla società contemporanea, con gradite citazioni (Baldo De' Paperi  ) e tanti momenti esilaranti. La vignetta che vale l'intero numero è indubbiamente quella in cui Paperino, in un impeto di rabbia, elimina Paperina dagli amici di Facebook, come se si trattasse della peggiore delle punizioni. Sagace a dir poco!
 Insomma, si ride - tanto - e si riflette. Che chiedere di più? 

Se mi perdonate l'intrusione, desidero ringraziare quanti hanno gradito Gli Argini del Tempo e chi invece, pur non apprezzandolo, ha avuto la gentilezza di spiegarne le ragioni. Prometto - come sempre - che cercherò di fare buon uso delle osservazioni di tutti.

Ringraziamo noi.

Mi permetto, qualora il Sig. Sisti non lo avesse notato, che nella sezione dedicata al "Commenti sulle storie" c'è un topic dedicato proprio agli Argini.

Continuo a trovare decisamente controproducente accoppiare a storie che tirano (vedi alla voce Pikappa) storie che invece da quel livello si discostano non poco.
Probabilmente mi tirerò addosso delle critiche, ma per me questo 3105 è stato veramente poco entusiasmante*: prima di arrivare a leggere la storia finale di Pisapia, avevo decretato miglior storia del numero la strip di Soffritti… il che è tutto dire! :o
E sono stupita io stessa nel dirlo: di solito qualcosa di positivo nelle varie storie lo trovo sempre. :(


*Su PK tirerò le somme nel topic apposito.

Dell'ultimo episodio di Gli Argini del Tempo ho già parlato qui.
Il resto del Topo ha UNA storia molto molto buona, una buonina e tre bof.
Blasco Pisapia è il responsabile della storia più meritoria: Paperino, Paperina e l'Escalation Virtuale è un racconto brillante, perfettamente calato nell'attualità ma senza gli ammiccamenti gggiovani alla tecnologia di cui spesso queste avventure sono preda. Bensì si calano i due protagonisti in una situazione tipica delle interazioni sociali dei nostri tempi, viziate e filtrate in qualche modo e in robusta parte dai social network, Facebook in primis. Mettendo in scena la trama imbastita da Pisapia, Paperino e Paperina però non vanno out of character, ma anzi restano pienamente sé stessi alle prese con un mezzo ormai comune che integra inevitabilmente la loro relazione. Integra e incrina.
Come se non bastasse, l'autore unisce a questo plot un intervento risolutivo di Qui Quo Qua con Paperetta, situazione vincente e tipica delle storie classiche, riuscendo a risolvere la storia senza moraleggiamenti fastidiosi ma facendo in qualche modo riflettere su questi tempi. Infine c'è il disegno, che personalmente adoro nella sua impronta classica ma dinamica, anche se non manca di vignette dove ho un po' storto il naso per la resa di certe espressione e di certi becchi.
Roberto Gagnor firma una nuova storia dell'arte, che non mi è affatto dispiaciuta. Oltre alla pittura - è di scena la nascita dell'impressionismo - c'è anche avventura marinara e storia pura. Niente di eclatante, ma meglio delle due storie precedenti del filone. Alle matite c'è ancora Stefano Zanchi, con il suo tratto morbido e piacevole, che ricorda da vicino quello di Andrea Freccero: se con gli anni l'artista imparerà a trovare poi alcuni segni distintivi, può diventare potenzialmente uno dei migliori disegnatori Disney del futuro.

E poi? Poi c'è Zio Paperone e il Tesoro della Luna, una storia in cui Daniele Vessella dimostra di conoscere bene i primi episodi di DuckTales, considerando che l'avventura in oggetto ricorda da vicino Il Tesoro dei Soli d'Oro con poche, semplici modifiche. Senza scomodare la serie animata, comunque, la caccia al tesoro visualizzata è sostanzialmente aderente agli stilemi più consueti di questo genere, senza un guizzo narrativo che la possa distinguere. Francesco Guerrini continua a mostrare orgoglioso un segno grafico che apprezzo molto più ora che quindici anni fa, un'escalation significativa per uno stile particolare e distinguibile.
C'è pure una gag allungata di Marco Bosco e il secondo episodio della serie Incubi in Cucina. Ora, io credo di intravedere nella sceneggiatura di Giorgio Salati la volontà di fare una serie volutamente sopra le righe/trash, quasi in omaggio a certo cinema - anche horror - cosiddetto di "serie Z", ma il risultato purtroppo è ben lontano da questo (ipotetico) obiettivo, e quello che ci ritroviamo è Nonna Papera detective culinaria che risolve casi horror grazie al diario della sua antenata. E Ciccio che fa la spalla comica. A ben pensarci potrebbe esserci un riferimento anche a Dylan Dog, considerando gli zombie di questa seconda storia... sta di fatto che anche questa storia non ha frecce al suo arco e non riesco a trovare una loro connotazione nella "poetica" dell'autore.
I disegni sono di Roberta Migheli, che - per quanto mi riguarda - se anche aveva avuto un piccolo e momentaneo trend di leggero miglioramento se l'è rimangiato, perché in queste tavole c'è ben poco di esteticamente accattivante, e me ne dispiace. Alcuni ambienti interni sono anche abbastanza dettagliati, ma i personaggi (specie quelli secondari) appaiono abbozzati e poco espressivi, con una corporatura che li fa sembrare sempre piuttosto bassi.

Se proporre PK nel Topo ha come scopo quello di avvicinare i pkers al libretto (in genere snobbato da questi), il numero 3105 non sembra poterlo raggiungere:
la parte grafica è sicuramente accattivante con diversi disegnatori davvero in vena; meno quella dei soggetti, poco interessanti o già ultravisti (tranne l'ultimo). Forse in linea con la storia d'apertura, anch'essa non all'altezza delle precedenti. 

GLI ARGINI DEL TEMPO  (quarta puntata)
Immaginavo uno scontro finale tutto al femminile tra Lyla Lay e il capo dell'Organizzazione (l'innominata' apparsa nella terza parte e poi sparita ad inizio quarta). Avrebbe dato un po' di colore ad un finale 'incolore'. Le belle tavole di Sciarrone contengono baloons con lunghissimi dialoghi troppo 'tecnici' che appesantiscono la lettura (almeno la mia).

TOPNER PIPPINGTON E L'ULTIMA BATTAGLIA DELLA TEMERAIRE
Questa serie di 'Storia dell'Arte' (come altre di Gagnor) non riescono ad appassionarmi annoiandomi un poco, nonostante le belle tavole di Zanchi e i colori della Andolfo.

INCUBI IN CUCINA - L'INVASIONE DEGLI ULTRAPORRI
Altra storiella seriale in cui tutti i personaggi sembrano 'zombizzati': la differenza tra chi lo è veramente e chi no sta nel fatto che i primi gridano di tanto in tanto 'gaaah'. Per certi versi la Migheli (della quale ho già scritto in precedenza) sembra essere l'autrice ideale per questo soggetto.

CHE COSA SI FA STASERA? - PIPPO CAVALIERE SU MISURA
Ancora una seriale (breve) in cui Giorgio Di Vita è sempre più bravo nel delineare i personaggi oltre che gli sfondi (e il titolo, cosa di cui tengo conto). Un piccolo gioiellino estetico al centro del libretto.

ZIO PAPERONE E IL TESORO DELLA LUNA
Qui più che gioielli vediamo opere d'arte e l'artista in questione è Francesco Guerrini: peccato che il soggetto, oltre ad essere un 'già ultravisto', nel finale si perde in qualche ingenuità di troppo.

PAPERINO, PAPERINA E L'ESCALATION VIRTUALE
Il 'nerd' Blasco Pisapia, autore completo di questa divertente storia, è bravo nel proporci temi attualissimi inserendovi storiche chicche virtuali, come la Edison e Baldo de' Paperi (followers di Paperina), Bum Bum e Ok Quack (almeno mi sembra) tra quelli di Paperino. La tecnologia moderna non pesa sul plot ma si adegua ai caratteri dei personaggi coinvolti. Una questione che sembra non trovare soluzione viene brillantemente risolta da Paperetta in collaborazione coi nipotini.

sì anche a me quello sembrava davvero okquack

per quanto è assurdo che usi fd eh!

La saga di Pikappa ha deluso abbastanza anche me. Mi e' sembrato che sia mancato il mordente necessario al personaggio e al suo mondo.Niente da dire sugli splendidi disegni di Sciarrone,splendidi come quelli di Zanchi che disegna un 3 episodio della nuova saga sull'arte che ritengo migliore rispetto ai precedenti,con un ottimo uso dei personaggi. Ritrovo con piacere il mio concittadino Pisapia,alle prese con un soggetto semplice ma efficace. Efficacia che manca completamente alle tre storie centrali (terribile quella di Salati-Migheli).

Un numero in effetti deboluccio.

Mi spiace soprattutto vedere come questa nuova "serie" dedicata alla storia dell'arte mi stia deludendo. Il primo ciclo di storie mi era davvero piaciuto, era stata una panoramica magari rapida e parziale ma estremamente accattivante che portava l'attenzione sull'arte e sulla sua evoluzione nel corso dei secoli.
I nuovi episodi, invece, non sono riusciti a regalarmi lo stesso tipo di sensazione, anzi, mi ritrovo piuttosto perplesso... la storia di questo numero, per esempio: dove sono i cieli di Turner? io non li ho trovati... manca l'evocazione degli artisti citati ed anche la trama non sostiene per nulla lo scorrere delle pagine.
Peccato... spero in una ripresa nei prossimi episodi, ma sono fortemente dubbioso.

 A me è piaciuta molto la storia di Topner Pippington !!! 
Molto belli i disegni e molto belli i colori !!!

Due stelle di media voto? Dai, capisco un po' di delusione per PK, ma la storia dell'arte di questo numero è la migliore della seconda serie, e la storia di Pisapia è molto buona.

Tre stelle e mezzo per me.