Topo #3059! Bello, dai, una lettura interessante quasi per tutte le storie.
Il secondo episodio di Potere e Potenza ovviamente spicca, ma c'è anche altro di valido.
Vito, per esempio, che firma
Zio Paperone alla Ricerca di se Stesso. È una storia da sapore in parte ciminiano e in parte che deve parecchio alle atmosfere
ducktalesiane, dalle quali fuoriesce una storia intimistica sul ricco papero, e Vito non è nuovo nel mostrarci il lato più umano e anche sentimentale di Paperone. Qui utilizza elementi consolidati come una strana malattia dollaresca, un viaggio per cercare la cura e la Scozia per scavare in modo approfondito nell'animo dello Zione, restituendoci un'avventura che ad un certo punto offre bel colpo di scena capace di donare un senso ulteriore, retroattivamente, ad un paio di passaggi precedenti nella trama. Si tratta di un tocco di stile che, insieme alla volontà di scoprire i sentimenti e le ragioni che animano il protagonista, eleva la storia rispetto ad altre che si limitano a riprendere temi e situazioni già viste limitandosi però e sviluppi incolori e senza scosse.
La Martusciello se la cava, anche se non mancano vignette dove si alza il sopracciglio. In generale qualche posa stona, ma l'insieme non è male.
Una lunga storia in due tempi è quella che si trova invece in chiusura dell'albo, ed è a firma di un altro giovane autore: Jacopo Cirillo. Supportato ai disegni da un buon Lucio Leoni, Cirillo infarcisce
La Versione di Gamabdilegno di citazioni a film e serie tv che... ahimé, non conosco. Ma la storia si gode comunque benissimo, perché pur non essendo un inedito assoluto vedere Gambadilegno nel dopo-arresto, tra processo, arrivo in cella, piano per la fuga e fuga effettiva rimane sempre qualcosa di poco sfruttato. In più Cirillo crea un intreccio che può sembrare scontato, ma che in realtà nasconde due o tre finezze apprezzabili.
Troppo breve la storia di Zemelo per riuscire ad apprezzarla veramente.