Le ragioni del costante calo sono tante e, in massima parte, indipendenti dalla rivista in sé.
Si compra meno il cartaceo, si disertano le edicole (mai prima d'ora avevo visto fallire edicole, oggi invece succede), i passatempi extrafumetto sono più invasivi di un tempo (basta vedere i social)
Per l'ennesima volta, chiedo : ma siamo sicuri?
A me questa cosa non convince proprio. Negli anni '90 c'erano videogiochi in abbondanza per ogni gusto, c'era già Internet, c'erano i cellulari, c'era la televisione...oltre a quel passatempo che avevano pure i ragazzetti romani ai tempi di Caligola, l'intramontabile "andare fuori a giocare".
E io questi passatempi li sfruttavo tutti, in grandi quantità, e leggevo pure Topolino e anche altro.
In altri Paesi (USA per esempio) il fumetto di massa è morto molto tempo prima e in modo molto più netto che da noi.
Questo in effetti è un dato interessante, che mi ha sempre stupito, visto che parliamo della patria del fumetto Disney, Marvel....e forse proprio del fumetto in generale, con il famoso "Yellow Kid". Sarebbe interessante capirne le cause.
i 60 milioni di italiani sono in gran parte anziani o quantomeno adulti
Dato niente affatto rilevante per giustificare un crollo come quello di Topolino. In Italia ci sono 5,6 milioni di persone (senza contare gli stranieri!) fra 5 e 15 anni. Direi che sono abbastanza per consentire vendite maggiori...senza contare che ovviamente ci sono lettori con più di 15 anni...come buona parte dei forumisti, ad esempio...
(tra l'altro, una buona fetta dei già pochi bambini di oggi non hanno la tradizione famigliare di Topolino in quanto nascono da genitori di altre culture)
Uno straniero stabilmente residente tende ad integrarsi, soprattutto se si tratta di un bambino nato in Italia, che vive e cresce in un preciso contesto, dove per i passatempi, chiaramente ci si adegua al paese ospitante...sennò che altro fa? Anche senza tradizione familiare, con Topolino ne verrà facilmente a contatto a scuola.
Non credo che qualcuno vada cercando per le edicole fumetti rumeni o marocchini (ammesso che esistano).
Che poi, la Disney è famosa ovunque, non è peculiarità italiana, quindi magari anche molti stranieri potrebbero già conoscerlo e apprezzarlo.
Che dobbiamo fare, noi italiani produrremo storie Disney per l'estero (come avviene ormai per il grosso del made in Italy).
Non esageriamo...ora come ora l'utenza di Topolino in Italia è ben lontana dall'essere finita. Si continueranno a produrre storie per l'Italia, sperando in un futuro miglioramento.