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Tiratura Topolino

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Dippy Dawg
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PolliceSu   (5)

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PolliceSu   (5)
    Re: Tiratura Topolino
    Risposta #1185: Sabato 3 Gen 2015, 00:34:17
    Anf! Pant!
    Sono finalmente riuscito a leggermi le ultime 10 pagine di questo topic...
    Ci ho messo circa un'ora... tempo che avrei dovuto passare a leggere qualche fumetto, invece di stare attaccato allo schermo di un computer! Bah, 'sti giovani (?) di oggi, che perdono tempo con la tecnologia invece di dedicarsi a passatempi più sani! ;D

    Vabbe', facezie a parte, mi sembra che si siano dette più o meno le solite cose; io, la mia INFALLIBILE ricetta per risollevare le sorti di Topolino, l'ho già espressa quattro anni fa, a pagina 5 di questo topic (se proprio non avete niente di meglio da fare, potete andare a leggerla lì!)...

    Vorrei solo dire una cosa, a quelli che hanno detto che si vergognano a comprare Topolino: ma porca miseria, avete 30 anni! Avete tutto il diritto di dedicarvi a quello che volete, e non solo non dovete vergognarvi, ma dovete andarne fieri!
    Sbandierate la vostra passione, parlatene, diffondetela! Dimostrate con i fatti che Topolino è un'ottima lettura, e che noi lettori non solo non siamo dei ragazzini poco cresciuti, ma rappresentiamo anzi la parte migliore della società!
    Credeteci e andate in edicola a testa alta! :)

    Non c'entra con il mio discorso, ma voglio ricordare una bella frase scritta dal "buon" Vitaliano, in uno dei suoi momenti di sintonia con il Papersera:

    "Il nostro dovere è scrivere sempre meglio, spostare il limite, cercare e trovare strade narrative inesplorate e interessanti usando personaggi eterni e perfetti. Fa’ quel che devi e accada quel che può, insomma."

    Che altro dire? ;)
    Io son nomato Pippo e son poeta
    Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
    Verso un'oscura e dolorosa meta

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    ML-IHJCM
    Diabolico Vendicatore
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      Re: Tiratura Topolino
      Risposta #1186: Sabato 3 Gen 2015, 05:17:26
      Citazione da: toplino link=1193576647/1337#1337 date=1420180453
      Spiacente, ma non condivido. Questione di opinioni, naturalmente.
      Insultare il prossimo (che e' quello che tu sembri limitarti a fare, visto che continui a non fornire questa tua soluzione) non e' questione di opinioni. Le parole che cito erano il tuo commento alla spiegazione di Zironi
      Citazione
      E' la  mansione che determina le competenze necessarie per il suo svolgimento. Dunque chi non è adeguato (adatto, congruo, proporzionato) fa male il suo lavoro.
      Che poi un individuo sia bravo in altri campi o in altre circostanze di solito non interessa.
      Ritenere gli attuali collaboratori di "Topolino" come inadeguati e' una tua liberissima opinione (e potrebbe perfino essere piu' corretta di quella qua dentro prevalente - a scanso di equivoci, personalmente non condivido il tuo pensiero in proposito, ma ora non ha importanza). Ma che le tue asserzioni finiscano per suonare come "quella gente fa male il proprio lavoro" e' un fatto che dovrebbe esserti chiaro non foss'altro dal tipo di reazione che susciti.

      Possono esserci diverse sensibilita', che portano qualcuno a formulare una frase per lui neutra, ma insultante per qualche ascoltatore. Ma in questo caso ci si aspetta che chi e' incorso in questo errore abbia sufficiente capacita' di interazione da rendersi conto di tali differenti sensibilita', scusarsi per l'offesa non intenzionale ed evitare di insistere.
      Tu questa capacita' sembri non averla. Personalmente riterrei piu' probabile che, semplicemente, tu non voglia rinnunciare ai tuoi commenti, a scorno di tutti quelli che ti fanno notare che sono percepibili come offensivi (e anzi son portato a sospettare che offendere sia proprio il tuo obiettivo); ma questa e' solo una mia interpretazione, dato che non ti conosco al di fuori di quanto leggo qui. Se davvero vuoi portare avanti un discorso civile, cerca di rispettare anche le sensibilita' altrui; e magari dacci questa tua proposta, che hai promesso gia' vari interventi fa.

      *

      Fa.Gian.
      Cugino di Alf
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        Re: Tiratura Topolino
        Risposta #1187: Sabato 3 Gen 2015, 09:08:04
        Onestamente, credo che il discorso non sia se un redattore è bravo a fare il redattore o meno.

        Linko qui sotto un articolo da un blog con cui sono sempre più d'accordo, ogni volta che affronta iol discorso editoria in Italia, in questo caso specifico, poi, non attacca personalmente questo o quell'editore o questo e qul redattore, ma affronta il discorso in maniera più ampia.

        E secondo me il riassunto è che puoi essere il redattore più bravo della galassia, ma se sei di mente chiusa e continui a pensare come 50 anni fa, senza renderti conto dei cambiamenti in atto nella società (che ti piacciano o no), il tuo giornaletto è destinato ad atrofizzarsi e sparire perchè semplicemente non rispecchia più la domanda mutata

        E, aggiungo io, se Topolino continua a non rendersi conto che il mondo non è una nuvola di zucchero filato, ma un posto in cui mafiosi e teppisti ti fanno male, non ti minacciano con coltellini svizzeri sbagliando lama, ma ti vogliono DAVVERO sbudellare, allora la pubblicazione sarà percepita sempre più come roba per bambini prescolari e un po' tonti, o vecchi bigotti, che nella società attuale sono sempre più malvisti, e non c'è "buonismo" d'accatto che tenga.

        Citazione
              
        venerdì 2 gennaio 2015
        NIENTE DI NUOVO...
        Ciao a tutti, come va?
        Siccome all'inizio dell'anno tutti fanno discorsi, propongono ricette per uscire dalla crisi e lanciano moniti, una volta tanto ho deciso di adeguarmi... Ovviamente parlando di fumetti e di cose di cui non parla nessuno... Quindi preparatevi :-)
         
        Vediamo... Da piccolo uno dei miei chiodi fissi erano i dinosauri, e così leggevo molti libri sui dinosauri. Una cosa che mi colpiva molto era questa storia della loro estinzione, 65 milioni di anni fa, che era riportata praticamente su tutti i libri che leggevo, e che veniva presentata come una cosa sconvolgente e straordinaria. Poi, con gli anni, ho scoperto che quella non era stata l'unica estinzione di massa sul nostro pianeta, e neanche la peggiore, visto che 438 milioni di anni fa sparì il 50% della vita animale sulla terra e 248 milioni di anni fa sparì addirittura il 90% delle specie viventi. Però i libri che leggevo erano sui dinosauri, e siccome queste estinzioni non coinvolgevano i dinosauri non ne parlavano. Io comunque ho sempre pensato che se lo avessero fatto sarebbe stato meglio, perchè mi avrebbero aiutato a inquadrare meglio anche l'estinzione dei dinosauri e la storia della vita sul nostro pianeta.

        Perchè parlo di dinosauri su un blog che parla del rapporto fra fumetti e il mondo LGBT?

        In realtà non sono impazzito, e c'è un motivo.

        Ultimamente tutti sostengono che i fumetti italiani in edicola si vendono sempre meno, che c'è crisi, che non si sono mai persi tanti lettori come in questi anni e che in base ai dati di vendita il futuro è quantomai incerto. In parole povere se ne parla come se questo periodo di declino fosse il peggiore mai visto nella storia del fumetto italiano... Ma sarà proprio così?

        Il giornalista Luca Boschi ha pubblicato su suo BLOG (CLICCATE QUI) i dati di vendita di alcune testate a fumetti monitorate dall'ADS fra il 1976 e il 1986, e quello che è emerso è molto interessante, in particolare per quel che riguarda i settimanali per bambini e ragazzi di maggior successo in quegli anni.

        Corriere dei Piccoli
        1976 – 80.032
        1977 – 75.594
        1978 – 128.888
        1979 – 108.601
        1980 – 68.350
        1981 – 68.701
        1982 – 98.127
        1983 – 108.289
        1984 – 139.045
        1985 – 153.777
        1986 – 153.487

        Il Monello
        1976 – 482.242
        1977 – 437.883
        1978 – 402.474
        1979 – 405.273
        1980 – 366.286
        1981 – 303.593
        1982 – 280.632
        1983 – 253.227
        1984 – 231.992
        1985 – 193.029
        1986 – 150.786

        Intrepido
        1976 – 587.171
        1977 – 540.376
        1978 – 489.347
        1979 – 472.303
        1980 – 405.027
        1981 – 332.738
        1982 – 328.969
        1983 – 301.710
        1984 – 307.050
        1985 – 276.098
        1986 – 226.455

        Topolino
        1976 – 750.482
        1977 – 692.962
        1978 – 630.326
        1979 – 632.020
        1980 – 540.550
        1981 – 504.246
        1982 – 499.804
        1983 – 496.977
        1984 – 496.746
        1985 – 461.270
        1986 – 482.996

         Bliz / Blitz
        1978 – 244.098
        1979 – 182.702
        1980 – 180.605
        1981 – 129.453
        1982 – 111.379
        1983 – 199.810
        1984 – 294.837
        1985 – 246.798
        1986 – 153.667

        A quanto pare intorno al 1978 è successo qualcosa che ha accelerato in maniera notevole il processo di sfoltimento dei lettori del CORRIERE DEI PICCOLI (che aveva appena iniziato a recuperare pubblico allegando un gadget in ogni numero), di  TOPOLINO, de IL MONELLO, di BLIZ e de L'INTREPIDO. Uno sfoltimento che proababilmente era iniziato qualche anno prima, quando le reti televisive nazionali avevano aumentato gli spazi dedicati ai programmi per ragazzi (che ovviamente toglievano tempo alla lettura dei fumetti).

        IL MONELLO (nato nel 1933) e L'INTREPIDO (nato nel 1935) avrebbero continuato a perdere lettori anche negli anni successivi (anche se L'INTREPIDO tentò di rilanciarsi, fra il 1982 e il 1992, come settimanale sportivo e cambiando addirittura il titolo in L'INTREPIDO SPORT), fino ad una chiusura abbastanza ingloriosa, il primo nel 1990 e il secondo nel 1998. BLIZ venne preso talmente in contropiede che, per recuperare lettori, dal 1982 abbandonò i fumetti e si trasformò in un settimanale erotico e scandalistico, cambiando nome in BLITZ...

        Passando da così...
        A così...

        Tuttavia a partire dal 1982 il CORRIERE DEI PICCOLI si riprese benissimo, anche se alla fine degli anni '80 ricominciò a perdere colpi e finì per chiudere nel 1995 (e teneva banco dal 1908!). TOPOLINO avrebbe avuto vari alti e bassi nei decenni successivi, per poi arrivare al record negativo degli ultimi mesi.

        C'è da notare che intorno al 1978 anche gli albi MARVEL pubblicati in Italia dall'Editoriale Corno iniziarono a perdere lettori, tant'è che nel 1981 le testate MARVEL erano già state chiuse quasi tutte, e nel 1984 chiuse anche l'Editoriale Corno (anche se, fino al 1978, ciascuna delle sue serie vendeva anche 50.000 copie a numero).

        Anche la casa editrice Cenisio, che negli anni '70 pubblicava alcuni fumetti DC Comics e che aveva un grande seguito coi fumetti di Tarzan (al punto da commissionarie storie IN ESCLUSIVA ad autori americani del calibro di Russ Manning), perse lettori e smise di pubblicare fumetti nei primissimi anni '80.

        A quanto pare, a partire dalla fine degli anni '70, in Italia ci fu una vera e propria estinzione di massa dei lettori di fumetti per ragazzi... Che cosa accadde? E il guizzo misterioso del CORRIERE DEI PICCOLI intorno al 1982 cosa sta a significare? In questi dati si possono forse leggere informazioni importanti anche per il 2015?

        Secondo me sì.

        Andiamo con ordine: tutte queste riviste, e buona parte dei fumetti di supereroi, si rivolgevano soprattutto ad un lettore mediamente molto giovane, che solo in qualche caso raggiungeva la maggiore età. Quando il lettore cresceva subentravano altri interessi, e comunque gli adulti appassionati di fumetti, nel senso moderno (e costante) del termine, erano abbastanza rari. Senza contare che, per via di una certa impostazione mentale tipica di quel periodo, le persone a cui piacevano i fumetti, raggiunta un'età più matura, avevano la tendenza a scegliere fumetti più adulti, come potevano essere le riviste d'autore, i mensili Bonelli o altro.
        Sempre che non si concentrassero su altri passatempi più o meno tipici degli anni '70...

        Questo, però, non era visto come un problema dagli editori di fumetti per ragazzi, perchè comunque potevano contare su un ricambio generazionale continuo, non appena i nuovi lettori potenziali imparavano a leggere.

        Perlomeno fino al 1978.

        Quale fu, dunque, il meteorite che precipitò sulla terra e fece estinguere in massa i giovani lettori italiani di fumetti, bloccando un ricambio generazionale che durava perlomeno dal secondo dopoguerra? Probabilmente, se dovessimo dare un nome a questo simbolico meteorite, dovremmo battezzarlo Goldrake.

        Infatti fu nel 1978 che iniziò l'invasione dei cartoni animati giapponesi (più o meno in concomitanza con l'arrivo dell'anime di Grendizer, in italiano Goldrake) sulle reti pubbliche e private, che in meno di una decina d'anni cambiò radicalmente le abitudini dei bambini in età scolare e prescolare. Siccome su questo argomento sono state pubblicate dozzine di saggi mi limito a dire che questa forma di intrattenimento aveva diversi punti a favore rispetto ai fumetti di quel periodo:

        1) Rispetto alla media dei fumetti offriva spunti più dinamici, innovativi, coinvolgenti, drammatici, stimolanti, accattivanti e - soprattutto - audaci.
        2) Toccava, anche in modo diretto, temi che nei fumetti occidentali per ragazzi erano tabù (passione, morte, violenza, sacrificio, dolore e persino sessualità e scene di nudo).
        3) Ogni serie aveva puntate di mezz'ora e occupava i palinsesti tutti i giorni per almeno un mese, e a volte anche due o più (senza contare le repliche), mentre per leggere un albo a fumetti ci si impiegava meno tempo e si doveva aspettare almeno una settimana (se non addirittura un mese) per leggere quello successivo.
        4) Essendo il prodotto di una cultura esotica, e in buona parte sconosciuta, offriva prospettive insolite (che, per esempio, non risultavano vincolate alla retorica cristiano cattolica) e riferimenti storico culturali originali.
        5) Non costava assolutamente nulla, e di certo molti genitori non incentivavano i loro figli a spendere soldi in fumetti quando potevano vedere cartoni animati gratis.

        I bambini del 1978 (e degli anni successivi) rimasero stregati da questi prodotti, abbandonando gradualmente le letture con cui avevano impegnato il loro tempo libero fino all'anno prima, mentre chi naque da quel momento in poi iniziò a seguire cartoni animati giapponesi ancora prima di imparare a leggere, con conseguente crollo del ricambio generazionale per le testate a fumetti tradizionali... Prima quelle per i più piccoli e poi, col passare degli anni, tutte le altre, man mano che l'età del pubblico cresceva...

        Anche perchè quelle testate NON si adeguarono alla nuova sensibilità del pubblico, sottovalutando il fatto che i cartoni giapponesi proponevano nuovi contenuti e nuove strategie narrative; improntate a trattare gli spettatori come giovani adulti pronti a tutto, piuttosto che come bambini (e adulti) da tenere al riparo da emozioni troppo forti e nuove sollecitazioni... Magari in aperto contrasto con la cultura italiana dominante fino a quel momento.

        L'unico che si salvò fu il CORRIERE DEI PICCOLI, che guardacaso dal 1982 effettuò un restyling non da poco, diventando di fatto un prolungamento dei palinsesti televisivi di quel periodo: con fumetti tratti dalle serie animate e "fotoromanzi" creati tramite i fotogrammi delle puntate (che venivano utilizzati anche per le copertine), anteprime e servizi speciali sui cartoni di maggior successo, poster e giochi dedicati, una guida settimanale ai programmi TV e persino qualche manga originale (ovviamente a patto che fosse a prova di bambino)... Ad un certo punto cominciò persino ad offrire la possibilità di chiamare un numero telefonico in redazione per parlare con i personaggi dei cartoni (o meglio: con i loro doppiatori)!

        Evidentemente al CORRIERE DEI PICCOLI qualcuno aveva capito cosa stava succedendo e alla fine, pur edulcorando e depotenziando pesantemente il contenuto degli anime (per renderlo più innocuo e più infantile, nel senso italiano del termine), l'idea di correre ai ripari risultò azzeccatissima... E d'altra parte non si trattava di un salto nel buio, visto che da qualche anno erano già comparse delle nuove riviste italiane che presentavano dei fumetti apocrifi ispirati alle serie animate nipponiche. Queste riviste ottennero - almeno inizialmente - un grande seguito, tant'è che alcune di loro riuscirono a permettersi la periodicità settimanale per diversi anni...
        ...
        La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessasse =^___^=)

        *

        Fa.Gian.
        Cugino di Alf
        PolliceSu

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        PolliceSu
          Re: Tiratura Topolino
          Risposta #1188: Sabato 3 Gen 2015, 09:10:47
          Seconda parte (secondo me una analisi ESTREMAMENTE impietosa e interessante, oltre che centrata perfettamente nel bersaglio

          Citazione
          ... Poi, però, i fruitori di queste riviste iniziarono a maturare un certo senso critico, e si accorsero che non era tutto oro quello che luccicava... Come potete intuire anche dalla pagina della posta di CARTONI IN TV qui sotto (datata settembre 1981), i lettori iniziarono presto a lamentarsi della scarsa qualità dei disegni, dei colori inesatti, delle storie approssimative e più in generale della scarsa cura editoriale di questo tipo di prodotti, la cui lontananza dal modello originale era sempre più evidente col passare del tempo...


          A quanto pare il pubblico di CARTONI IN TV e simili, di cui facevano parte - come dimostra questa pagina della posta - anche i diciassettenni che fino a qualche anno prima avrebbero letto tutt'altro genere di fumetto, stava raffinando i suoi gusti. E infatti avrebbe decretato il fallimento del settore "manga apocrifi", e del loro stile raffazzonato e approssimativo, verso la metà degli anni '80... Determinando anche una nuova crisi del CORRIERE DEI PICCOLI, che nei dieci anni successivi non riuscì più a centrare i gusti del suo pubblico di riferimento e imboccò la strada del non ritorno.

          C'è anche da dire che nella seconda metà degli anni '80, con la diffusione dei videoregistratori, gli amanti delle serie giapponesi (o comunque dei cartoni animati di ultima generazione) sentivano sempre meno la necessità di prodotti che erano la brutta copia dell'originale, visto che ora l'originale poteva entrare in loro possesso schiacciando semplicemente il tasto "REC"...


          D'altra parte i manga apocrifi Made in Italy non potevano, e nemmeno volevano, essere audaci e coinvolgenti come le serie animate a cui si ispiravano, perchè sapevano che in Italia c'era sempre il rischio di finire al centro di una caccia alle streghe che di anno in anno si faceva sempre più accanita... Cosa che, evidentemente, faceva persino più paura della prospettiva di perdere lettori fino al punto di chiudere tutto.

          Controllando i dati ADS del settimanale CANDY CANDY della Fabbri, ad esempio, si nota che ci fu un crollo delle vendite in concomitanza con la fine dei manga originali (peraltro già censurati nell'edizione italiana) e l'introduzione di sequel non ufficiali e di nuove storie italiane in stile manga.
          I numeri parlano da soli...

          Candy Candy
          1981 – 128.672
          1982 – 129.893
          1983 – 101.383
          1984 – 74.313
          1985 – 43.685

          Evidentemente, a seguito delle crociate contro le serie giapponesi (le stesse che spinsero le emittenti italiane a rivedere pesantemente il loro rapporto con i cartoni giapponesi, inaugurando una stagione di repressioni, adattamenti e censure, ma anche di condanna all'oblio per diversi titoli di successo), la Fabbri voleva correre meno rischi possibili: arrivò persino ad interrompere di punto in bianco la pubblicazione dei manga originali di Lady Oscar e Georgie, quando si accorse che iniziavano a toccare tematiche più adulte. Scelta assurda, considerando che quelle tematiche erano proprio uno dei motivi del grande successo delle rispettive serie animate...

          Però, a quanto pare, l'editoria italiana ha sempre avuto un certo timore revenziale verso le lobby bigotte, anche se questo risultava deleterio per la sua salute. Infatti CANDY CANDY finì per chiudere i battenti nel 1987, e qualcosa mi dice che per la Fabbri fu come togliersi un peso.

          Tuttavia i bambini che dagli anni '80 in poi abbandonarono i fumetti per ragazzi classici, una volta cresciuti, segnarono il successo dei manga negli anni  '90, anche perchè questa volta erano prodotti originali e non censurati. In poche parole erano perfettamente allineati con la sensibilità che questi lettori potenziali avevano sviluppato seguendo le serie animate giapponesi fin da piccoli.

          Al tempo stesso, però, questi lettori decretarono la chiusura delle riviste d'autore e di altri prodotti a fumetti che non erano più in sintonia con i giovani adulti degli anni '90. In quel periodo in Italia tornarono anche i fumetti della MARVEL, ottenendo un buon successo dopo un inizio molto incerto, e non è da escludere che anche in questo caso siano stati provvidenziali i palinsesti televisivi dei primi anni '80, che hanno fatto conoscere le serie animate dei personaggi MARVEL a tantissimi futuri adolescenti.

          E, a ben guardare, nelle famigerate riviste che ho citato prima, al fianco dei protagonisti delle serie animate giapponesi potevano comparire anche le versioni apocrife dei supereroi che in quel periodo comparivano in TV sotto forma di serie animate... A riprova del fatto che condividevano lo stesso spazio nell'immaginario di quella generazione (e le stesse violazioni di copyright da parte di alcune case editrici italiane).

          Tant'è vero che i cartoni dell'UOMO RAGNO finirono anche sul CORRIERE DEI PICCOLI...

          Non sono un massmediologo, ma tutto questo mi porta a pensare che il meteorite del 1978 non avrebbe avuto l'effetto che ha avuto se a monte non ci fosse stata l'esplosione delle reti private, accompagnata da una crescita esponenziale dell'offerta e da un miglioramento generale delle prestazioni tecnologiche (come le TV a colori a prezzi più accessibili). Il tutto assolutamente GRATIS (a parte, ovviamente, il costo della TV e del canone).

          E tutto questo ricorda molto da vicino un fenomeno più recente, e cioè l'esplosione di internet, delle connessioni veloci, dei canali digitali, dello streaming gratuito e di tutto il resto a seguire.

          Effettivamente negli ultimi anni si è verificato qualcosa di simile alla rivoluzione del 1978, ma su scala più ampia, perchè non sono coinvolte solo le ultime generazioni, ma tutti coloro che acquistano dimestichezza con le nuove tecnologie.

          Oggi, in teoria, si può accedere (in maniera più o meno legale)  a tantissime produzioni televisive e cinematografiche, presenti e passate, animate e non, quando e come si vuole, e questo ha sicuramente sviluppato una nuova sensibilità, visto che tecnicamente una persona ha tutto a portata di mano e può scegliere il meglio. Questo implica che se una cosa non lo convince, o non rientra pienamente nei suoi gusti, può permettersi di scegliere dell'altro senza dover scendere a compromessi con censure, scelte di palinsesto e imposizioni di vario tipo... E, soprattutto, senza grandi vincoli economici.

          In poche parole sempre più gente sta imparando a non accontentarsi più, perlomeno in termini di intrattenimento.

          Oggi si possono seguire i migliori serial TV di ultima generazione senza correre il rischio di perdersi nemmeno una puntata, così come si possono seguire le serie animate giapponesi in contemporanea col Giappone e nel frattempo farsi una cultura cinematografica che non ha paragoni con quella che ci si poteva permettere quando c'erano solo cinema, TV e videoregistratori.

          E tutto a costo zero, o quasi. Inoltre oggi è possibile scambiare segnalazioni, recensioni, opinioni e suggerimenti in maniera istantanea e con chiunque, creando fasce di pubblico sempre più esigenti, interconnesse e preparate... E sempre meno inclini a spendere soldi per forme di intrattenimento che che non siano perlomeno all'altezza di quello che mette a disposizione internet (gratis).

          Quindi, paradossalmente, il fumetto popolare italiano, quello che arriva nelle edicole, non ha mai avuto un pubblico potenziale così vasto, così versatile e così ricettivo nei confronti dei prodotti di qualità, però continua a perdere lettori, mese dopo mese, e continua a chiedersi come ciò sia possibile.

          E forse queste erano le stesse domande che si ponevano gli editori de IL MONELLO e de L'INTREPIDO dal 1978 in poi, quando in pieno boom dei cartoni giapponesi non avevano realizzato che se - per assurdo - avessero iniziato a pubblicare manga originali, o comunque materiale che ammiccava alla sensibilità che si era sviluppata attorno alle serie giapponesi, e ai loro veri punti di forza (che non erano la violenza, il sesso e la fantascienza in quanto tali, ma il modo in cui questi temi erano affrontati), forse avrebbero potuto davvero cambiare il loro destino.

          In realtà nei suoi ultimi anni L'INTREPIDO cercò di correggere parzialmente il tiro, presentando storie e personaggi più in tinta con i turbamenti e i pruriti dei giovani degli anni '90, tant'è che Sprayliz di Luca Enoch debuttò sulle sue pagine e ci furono persino degli autori che nel 1994 furono rinviati a giudizio (assieme al direttore responsabile Sauro Pennacchioli) per "oltraggio alla morale".

          Purtroppo, però, erano già andate perse troppe generazioni di lettori, e comunque la rivista aveva ancora le idee troppo confuse riguardo ai gusti del pubblico di quegli anni, così non riuscì a centrare l'obbiettivo... Alla fine, proprio mentre i manga in Italia stavano raggiungendo l'apice della popolarità (al punto di giocare la carta del senso di lettura alla giapponese, ottenendo peraltro un clamoroso successo), L'INTREPIDO passò da settimanale a mensile e poi a bimestrale, e infine chiuse i battenti dopo ben 53 anni... Un caso? Decidete voi.

          Tutto questo per dire che, all'inizio di questo 2015 si dovrebbero imporre alcune riflessioni, facendo tesoro degli errori passati.

          Se i lettori potenziali di oggi hanno determinati stimoli e determinati riferimenti narrativi non ha senso fare finta che abbiano gli stessi gusti e le stesse prospettive di dieci, venti o trenta anni fa. Così come non ha senso creare storie e personaggi che, per pudore o per timore, si ostinano a proporre schemi, modelli e tabù che in sostanza riflettono un'impostazione mentale ormai superata. Perchè questo blocca il ricambio dei lettori, e nel lungo periodo porta a conseguenze molto sgradevoli.

          D'altra parte se, per esempio, Topolino oggi non ha (quasi) niente a che spartire con l'umorismo e le trovate a cui si sono abituati i bambini degli ultimi dieci anni, cresciuti con i cartoni trasmessi dai canali tematici (compresi i cartoni Disney di oggi, che ormai non hanno più nulla a che fare con i fumetti Disney italiani), poi non bisogna stupirsi se il ricambio generazionale dei suoi lettori è sempre più stentato...

          La storia insegna...

          E anche il modo con cui viene proposto tutto il discorso LGBT nei fumetti italiani, rispetto a come è stato proposto nei serial TV, nei film e nelle serie animate (non solo giapponesi) degli ultimi dieci anni è molto emblematico e meriterebbe un'attenta riflessione... Perchè è indicativo della grande scollatura che sta avvenendo fra il fumetto italiano e le altre forme di intrattenimento con cui il pubblico italiano si interfaccia sempre più spesso e con crescente partecipazione.

          Se io fossi un editore italiano inizierei a pormi dei seri interrogativi al riguardo, prima che sia troppo tardi... Anche perchè ci sono editori che in questo periodo stanno iniziando a risentire non solo della situazione attuale, ma anche dell'onda lunga del meteorite del 1978 (visto che i bambini di allora iniziano a diventare dei trenta/quarantenni che, sempre più spesso, non si ritrovano nell'impostazione e nei contenuti dei fumetti italiani che tradizionalmente si rivolgono alla loro fascia d'età).

          Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana in orbita nella Stazione Spaziale Internazionale, è nata nel 1977 e per svegliarsi la mattina del 25 dicembre scorso doveva scegliere una canzone fra le tre che sono risultate le più votate sul sito di RAINEWS... E indovinate un po'? Fra le tre candidate ha scelto ATLAS UFO ROBOT, e cioè la sigla di Goldrake...

          Dopotutto niente accade per caso, ma qualche volta le estinzioni si possono evitare, volendo.

          Volendo, appunto...

          Buon anno.

          LINK: http://lightelf.blogspot.it/2015/01/niente-di-nuovo.html
          « Ultima modifica: Sabato 3 Gen 2015, 09:11:21 da Fa.Gian. »
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            Re: Tiratura Topolino
            Risposta #1189: Sabato 3 Gen 2015, 10:19:29
            Analisi letta, molto interessante, anche perché parla del sacro e divino robottone! ;)

            Battute a parte, però, non capisco cosa ti aspetti dal Topo, caro Fa.Gian..

            Perché Doubleduck e Pkna ci danno storie più adulte, Topalbano ha toccato di brutto il tema mafioso, Topolino rischia spesso la buccia come nei 7 Boglins...

            Ovviamente non avremo mai omicidi in diretta, squartamenti, violenza stile Tarantino e simili, altrimenti non leggeremmo neppure il settimanale, ed in fondo l'happy end è quello che cerchiamo nelle storie Disney, per forza di cose, laddove l'happy end non significa necessariamente zucchero e miele: se ripensi a "Topolino e il torneo dell'Argaar", il lieto fine è dato dal suo apparente esatto contrario.

            Ma, ripeto, se non ci fosse una patina di allegria sempre e costante anche negli MMMM, nei Pkna, nei Topalbano, non staremmo a leggere Disney.

            Pensi, dato il contenuto del blog, che Disney debba aprirsi di più a tematiche sessuali e che sia respinto proprio perché la gente vuole vedere sesso spinto e storie con personaggi omosessuali?

            Non credo: se leggi Disney lo fai anche perché sai che il massimo che trovi è un bacio tra fidanzati, evitando volutamente queste tematiche. Non è questo per me ciò che va inserito nel Topo, perché non sarebbe più Disney: c'è la Marvel per queste storie.., ;)

            Insomma, io sono del parere che l'attuale Topo paghi i disastri del passato, quando fu troppo edulcorato, staccandosi dalla possibilità di veicolare ai pargoli profondi messaggi, e perdendo tanti adulti che un certo tipo di storie cercavano.

            Io non mi tolgo dalla testa che il boom di questa estate non sia dipeso dal gadget, ma dal ritorno di Pkna. Ed è una traccia: per vendere ci vogliono storie adulte ma per tutti come Pkna, che toccano grandi temi (non sessuali)? Io credo di sì!

            In attesa, ovviamente, di conoscere l'infallibile ricetta di Toplino!
            « Ultima modifica: Sabato 3 Gen 2015, 10:21:37 da pkthebest »

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              Risposta #1190: Sabato 3 Gen 2015, 10:39:47
              Il fatto che Wally sia un attivista gay non mi interessa minimamente, difatti quando parla di editoria e cose simili, gli accenni sessuali sono sempre ridotti al minimo (anche se pure lui ammette che, per il suo lavoro un editoria più "spregiudicata" gli tornerebbe utile).

              Poi sul suo blog può parlare di quello che gli pare, io ho riportato questo articolo proprio perchè più generale e adatto a QUESTA discussione sul Papersera.

              Quello che non hai colto, del lungo papiro postato è che Wally 8e io sono d'accordo con lui) non vuole un Topolino che parli di gay e sodomia, quello che si evince da questo articolo è che l'arrivo di Goldrake mostrò che si possono affrontare concetti e situazioni che esulano dal solito bigottismo ingessato.

              In Giappone hanno Doraemon che è esattamente come il nostro Topolino, ma se loro possono deidcare un episodio al ricordo triste della nonna morta di Guglia, perchè in Italia bisogna metterci per forza la battuta deficiente, per non turbare i piccoli?

              Se Miss Dronio può perdere il reggiseno e far morire (solo) dal ridere lo spettatore, perchè non anche Paperina?

              Il discorso è che con l'arrivo di Goldrake i bambini hanno capito che nell'intrattenimento c'è di più.
              Così come quando scopri che esiste il pollo arrosto, l'idea di tornare a mangiare brodo scipito non ti soddisfa più, così la Società si è evoluta.
              Abbiamo visto che Actarus può piangere disperato per la morte di Rubina, non ce ne frega più niente di vedere Randag Miser e Gelusia Vigil [cit.] litigare col mattarello

              Se Topolino vuole evitare l'estinzione, deve capire che è finito il tempo del "brodino sciapo", ora la gente vuole "pollo arrosto", se non glielo date soccombete e saranno solo CA**I VOSTRI.

              Citazione
              Perché Doubleduck e Pkna ci danno storie più adulte, Topalbano ha toccato di brutto il tema mafioso, Topolino rischia spesso la buccia come nei 7 Boglins...
              In confronto a quello che possiamo trovare nei manga, negli anime, nei TF inglesi e USA, questi esempi sono come le damine di fine '800 che ti mostrano la caviglia e abbassano subito la gonna, poi torni a casa e puoi andare su Youporn.

              I tempi del perbenismo non solo solo finiti, sono odiati dallo spettatore medio che vuole maggiore rispetto per i propri neuroni, solo 2accenni", "suggerimenti" perchè per perbenismo "di certe cose NON SI PUÒ parlare" sono problemi solo vostri e degli editori.

              Gli spettatori PAGANTI vogliono altro e se non glielo date, i loro soldi ve li scordate. PUNTO
              « Ultima modifica: Sabato 3 Gen 2015, 10:44:32 da Fa.Gian. »
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                Risposta #1191: Sabato 3 Gen 2015, 11:17:26
                Ad esempio, 15 anni fa, abbiamo avuto la trasmissione della quinta serie di Sailor Moon, con un finale come questo, che a ben vedere non è adatto nemmeno per masturbarsi, è solo una bambolina sporoporzionata, tutta rosa e dolciosa

                I lettori di oggi sono abituati a queste cose, nemmeno ci fanno caso, poi leggi Topolino e ti cadono le braccia perchè il massimo che ti concedono è un bacio becco a becco e una vignetta di risatine sciantose, come ai tempi della regina Vittoria.

                Non è così che si incontrano i bisogni del pubblico odierno.
                Se Topolino vuole tornare a essere leader in edicola, deve dare al pubblico quello che la maggioranza del pubblico vuole.

                Nell'articolo di Wally è scritto che mai come oggi il pubblico è recettivo e ampio, ci sarebbe un bacino immenso a cui riferirsi, grazie alla rete, ma Topolino si rifiuta di rivolgersi a loro, preferendo lo "zoccolo duro" e ammuffito di gente legata a formule vecchie e trite.

                bene, se a voi va bene, fatti vostri, ma quando Topolino lo leggerete solo grazie al Crowdfounding, non venite qui su UN FORUM ON LINE, a lamentarvi.
                Al massimo mandate una lettera scritta a mano, al quotidiano cittadino.
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                  Re: Tiratura Topolino
                  Risposta #1192: Sabato 3 Gen 2015, 11:27:20
                  Citazione da: Fa.Gian. link=1193576647/1373#1373 date=1420279553
                  No, sei uno dei dinosauri che ancora non si è accorto che un meteorite è precipitato sulla terra, come da esempio dell'articolo linkato da me.

                  In questa discussione stiamo affrontando il fatto che tu e gli altri 50.000 acquirenti settimanali non siete abbastanza, e il fatto che per quanto vi inalberiate, siete VOI a essere fuori dalla realtà

                  Sono parzialmente d'accordo con il tuo punto di vista, tuttavia credo anche che sia tutt'altro che remoto il rischio che questa sorta di "operazione-adeguamento" alla sensibilità dei lettori alla fine possa snaturare profondamente quella che è l'essenza del fumetto disney italiano (nel tentativo di renderlo più simile, che sò, ai marvel?) per trasformarlo in un prodotto tale da non piacere a nessuno: nè ai vecchi dinosauri (ed io tra questi) che non si riconoscerebbero più in ciò che hanno sempre apprezzato, nè alle nuove generazioni che difficilmente potrebbero ritrovare i contenuti che bramano in storie i cui protagonisti sono e rimangono paperi e topi antropomorfi.
                  « Ultima modifica: Sabato 3 Gen 2015, 11:28:13 da Angelo85 »
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                    Re: Tiratura Topolino
                    Risposta #1193: Sabato 3 Gen 2015, 11:31:47
                    Per me resta troppo da vedere nin salsa Disney.

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                      Risposta #1194: Sabato 3 Gen 2015, 11:32:29
                      Citazione da: Angelo85 link=1193576647/1375#1375 date=1420280840
                      Sono parzialmente d'accordo con il tuo punto di vista, tuttavia credo anche che sia tutt'altro che remoto il rischio che questa sorta di "operazione-adeguamento" alla sensibilità dei lettori alla fine possa snaturare profondamente quella che è l'essenza del fumetto disney italiano (nel tentativo di renderlo più simile, che sò, ai marvel?) per trasformarlo in un prodotto tale da non piacere a nessuno: nè ai vecchi dinosauri (ed io tra questi) che non si riconoscerebbero più in ciò che hanno sempre apprezzato, nè alle nuove generazioni che difficilmente potrebbero ritrovare i contenuti che bramano in storie i cui protagonisti sono e rimangono paperi e topi antropomorfi.
                      Il fatto che la ABC americana (cioè la rete TV della DISNEY stessa) abbia successo con serie di telefilm in cui sdoganano le coppie omosessuali, dimostra che l'essenza disney, non è fare "pucci-pucci" e risatine, per parlare d'amore, ma veicolare la realtà.

                      Ignorare la realtà è ciò che sta affossando la rivista italiana, mentre la disney prospera in tutti gli altri ambiti.

                      Il successo della disney da sempre, era quella di inseguire e appagare i gusti del pubblico.

                      Finchè funzionava il Maccartismo, Doris Day e Rock Hudson avevano letti separati in camera, nei loro film.
                      Quando si è passati a psichedelia, amore libero ecc. ..., la Disney i soldi li ha fatti con la riedizione di "Alice nel paese delle meraviglie" (degno di un trip con l' LSD).

                      La disney ha sempre saputo sfruttare i propri personaggi, per soddisfare il pubblico, non per frenarlo.

                      prima Topolino lo capisce, prima i lettori cresceranno

                      farlo BENE, è compito dei BRAVI redattori, direttori ecc. ...
                      « Ultima modifica: Sabato 3 Gen 2015, 11:37:21 da Fa.Gian. »
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                        Re: Tiratura Topolino
                        Risposta #1195: Sabato 3 Gen 2015, 11:39:29
                        Citazione da: Fa.Gian. link=1193576647/1377#1377 date=1420281149
                        Il fatto che la ABC americana (cioè la rete TV della DISNEY stessa) abbia successo con serie di telefilm in cui sdoganano le coppie omosessuali, dimostra che l'essenza disney, non è fare "pucci-pucci" e risatine, per parlare d'amore, ma veicolare la realtà.
                        E allora?

                        Vorresti trovare sul topo gli intrecci sentimentali di violetta o di high school musical?
                        Senza offesa per nessuno, ma sarei il primo ad abbandonare la testata. Con profondo disgusto.

                        Voglio dire, il tuo discorso fila alla perfezione se citi telefilm, ma qui si parla di fumetto con protagonisti paperi e topi, non liceali in preda a tempeste ormonali.
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                          Re: Tiratura Topolino
                          Risposta #1196: Sabato 3 Gen 2015, 11:47:13
                          Citazione da: pkthebest link=1193576647/1376#1376 date=1420281107
                          Per me resta troppo da vedere nin salsa Disney.
                          In salsa Disney abbiamo visto questo
                             

                             

                          Che differenza c'è con questo?

                             

                             
                          « Ultima modifica: Sabato 3 Gen 2015, 11:53:49 da Fa.Gian. »
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                            Re: Tiratura Topolino
                            Risposta #1197: Sabato 3 Gen 2015, 11:50:11
                            Citazione da: Angelo85 link=1193576647/1378#1378 date=1420281569
                            E allora?

                            Vorresti trovare sul topo gli intrecci sentimentali di violetta o di high school musical?
                            Senza offesa per nessuno, ma sarei il primo ad abbandonare la testata. Con profondo disgusto.

                            Voglio dire, il tuo discorso fila alla perfezione se citi telefilm, ma qui si parla di fumetto con protagonisti paperi e topi, non liceali in preda a tempeste ormonali.
                            Non sono io a volerli ritrovare sul topo, sono i bambini, quelli che 30 anni fa avrebbero letto Topolino, e che oggi invece che leggersi quella cavolata di giornaletto, si guardano "Violetta" e "HSM".

                            E voi 50.000 potete continuare a pretendere paperina col mattarello, i bambini di oggi, preferiscono altro, e sul vostro giornaletto non lo trovano e non lo leggono.

                            Ecco perchè il topo sta fallendo
                            La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessasse =^___^=)

                            *

                            pkthebest
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                            PolliceSu   (2)

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                              Re: Tiratura Topolino
                              Risposta #1198: Sabato 3 Gen 2015, 11:50:28
                              Nelle tue immagini  la differenza è che è Paperino e non Paperina ad essere nudo.
                              « Ultima modifica: Sabato 3 Gen 2015, 11:51:43 da pkthebest »

                              *

                              Gancio
                              Dittatore di Saturno
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                                Re: Tiratura Topolino
                                Risposta #1199: Sabato 3 Gen 2015, 11:50:43
                                Citazione da: Fa.Gian. link=1193576647/1379#1379 date=1420282033
                                In salsa Disney abbiamo visto questo

                                ...

                                Che differenza c'è con questo?

                                ...


                                Se è per questo allora abbiamo anche visto questo



                                Ma ce la vedi Paperina che perde il reggiseno?  :-?
                                « Ultima modifica: Sabato 3 Gen 2015, 11:52:38 da Angelo85 »
                                Tritumbani fritti!

                                 

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