Si, ma Internet non era così ricco come adesso e i videogiochi non erano così realistici come adesso. Inoltre, questi svaghi negli anni 90 non erano così diffusi: Faccio un esempio, oggi nei paesi sviluppati quasi tutti hanno il computer, negli anni 90 ,invece, molte persone non ce l'avevano.
Senza contare, poi, che i ragazzini d'oggi sono attaccatissimi ai cellulari e ai social network, cosa che negli anni 90 non succedeva (I cellulari erano poca roba, mica pieni di applicazioni comi oggi, mentre i social network come Facebook e Twitter non esistevano).
Ma io penso che la qualità "grafica" dei videogiochi c'entri molto poco. Uno svago è sempre uno svago è una novità tecnologico va vista anche in proporzione alla sua epoca.
Tu sei troppo giovane forse per conoscere certe cose, però ti assicuro che negli anni '90, il Nintendo, il Game boy,, il Sega Mega Drive coi giochi di Sonic andavano tantissimo, se ne parlava di continuo, si facevano partite su partite.
Quando poi arrivò la Playstation, nel 1997...fu una rivoluzione. La più straordinaria console mai prodotta fino ad allora...giochi come Crash Bandicoot, Tomb Raider, Metal Gear Solid, Tekken, sono entrati nella storia, e c'era gente (me compreso) che ci giocava ore e ore al giorno, tutti i giorni. Per non parlare dei vari Fifa, NBA e giochi sportivi in generale...
Certo, la grafica e la giocabilità fanno sorridere di fronte a quella attuale che offre un Call of Duty, ma per l'epoca sembrava straordinaria, anche in confronto a quello che c'era prima. Ricordo che per Natale '97 e quello del '98, praticamente chiunque conoscessi, chiedeva come regalo una Playstation o giochi per essa.
E poi nel 2001 arrivò la Playstation 2 che era ancora meglio, l'Xbox, e i vari GTA...insomma, per i giovani di allora, di occasioni di svago che potevano togliere spazio alla lettura ce n'erano in abbondanza
Il computer non ce l'avevano tutti? Forse...comunque, la maggior parte ce l'aveva. I PC erano già diffusissimi, e c'erano anche giochi interessanti.
Ok, non c'erano i social network, però...se uno voleva evitare di leggere, aveva un sacco di motivi validi per non farlo. Eppure lo faceva.
E comunque, non è tutto imputabile ai social network : Facebook nasce nel 2004, ma la sua esplosione, specie in Italia, è del tardo 2008. Twitter viene ancora dopo. E il calo dei lettori inizia prima.
Sui cellulari, non saprei cosa dire...se un ragazzino toglie tempo alla lettura passando le giornate con giochini o applicazioni di dubbia utilità, per me ha qualche problema.
Non penso che questo possa togliere spazio a letture, di fumetti o di libri o qualunque altra cosa.
Poi, forse sono troppo vecchio io, ma resto nella mia ostinata convinzione che i telefoni cellulari - a questi mi riferivo come l'unica vera invenzione che ha cambiato la società - debbano servire come prima cosa per
telefonare.
Almeno questo è lo scopo originale per cui sono stati concepiti. Ma magari sbaglio.