Stranamente vedo pochi post di commento su questo numero, boh intanto ecco il mio:
PK - Il marchio di Moldrock, III ep. (Artibani/Pastrovicchio): altra puntata estremamente interessante, che fra ammiccamenti più o meno ironici ai vecchi pker e ritorni a profusione, ci consegna tanta azione, dei simpaticissimi mostriciattoli dall'ego smisurato (caratterizzazione curiosa ma divertente) ed un ritmo incalzante. Ormai l'attesa è tutta per l'ultima puntata, dopo la quale sarà possibile per ciascuno tracciare una propria valutazione complessiva, per quanto riguarda il sottoscritto il giudizio è ampiamente positivo, staremo a vedere cosa accadrà...
S.V.
Paperino Paperotto al Giro di Quack Town (Macchetto/Gula): altro simpatico omaggio al centenario del Giro, seppur dal registro assai diverso rispetto a quello della settimana scorsa. Tra qualche (voluta) esagerazione, tipo la grande fama del Giro di Quack Town, e simpatiche innovazioni, la storia procede bene e non delude, peraltro è pure molto ben disegnata. Il voto è un tantino stretto, in realtà.
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X-Mickey - Mestieri impossibili - Il venditore (Macchetto/Migheli): una breve che si nota soprattutto per la prova positiva della Migheli. Avendo più volte criticato i suoi disegni, mi fa piacere notare, quando è il caso, un buon lavoro da parte sua. Per il resto però, la trama non è niente di che, d'accordo che è una riempitiva, ma non apprezzo troppo questa evoluzione "soft" di X-Mickey.
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Paperino, Paperoga e gli occhiali realizza-desideri (Camerini/Chierchini): storia che ho apprezzato soprattutto per la particolare caratterizzazione di Paperoga, strambo inventore di carabattole ma, al contempo, buono di cuore specie nei confronti della sua involontaria "vittima" Paperino, il che induce quest'ultimo a sentirsi in imbarazzo nei suoi confronti. Sarà fors'anche psicologia spicciola, ma almeno questa semibreve qualcosa da dire ce l'ha. Graficamente qualche inevitabile imprecisione, ma non mi stancherò mai di elogiare la voglia di mettersi in gioco di Chiechini, questo per me vale davvero tanto.
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Zio Paperone e i germogli propizi (C. Panaro/O. Panaro): bella avventura di stampa "classico" quasi ciminiano, del cui stile presenta vari elementi tipici. Essendo io cresciuto con questo genere di storie, non posso che esultare quando, nei tempi moderni, capita di poterne riassaporare una. La trama è semplice nella sua struttura di base ma, come spesso accade, sono le cose semplici a risultare più saporite: rivalità PdP/Rk, voglia di riscatto del secondo, popolo remoto che nasconde un segreto, finale che rende giustizia; forse, ma è proprio un pelo, non viene spiegato come Lusky riesca a venire a conoscenza dei germogli, ma il resto fila bene. Dal canto suo, Ottavio Panaro realizza dei disegni molto belli, almeno per il mio gusto: morbidi ma, al tempo, espressivi, perfetti per il tipo di storia!
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Nel complesso, questo numero 3207 presenta come piatto forte sicuramente Pk, il cui terzo episodio procede alla grande; nel resto del numero brilla, a mio avviso, una storia davvero agli antipodi da Pk, ovvero l'ultima con la coppia dei due Panaro. Inframezzate un buon omaggio al Giro in salsa PP8 ed una discreta semibreve che approfondisce il rapporto fra i due cugini Paperino e Paperoga, dimenticabile la breve su X-Mickey.