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Maestri Disney n. 34

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PolliceSu
    Re: Maestri Disney n. 34
    Risposta #15: Domenica 6 Mag 2007, 18:36:49
    E' quella invece, la storia non è rimontata in alcuna parte.
    Per questo, quando l'acquistate, prendete una lente altrimenti difficilmente  riuscirete a leggere la storia

    :)

    Ciao.
    "Una omnia di Scarpa è un po' come avere la discografia completa dei Beatles, o un "vocabolario" del fumetto Disney." - cit.

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      Re: Maestri Disney n. 34
      Risposta #16: Lunedì 7 Mag 2007, 18:42:42
      - Topolino e il cobra bianco - Martina/Bioletto - TG 713/TL 1

      L'ho letta per la prima volta per intero (avendo letto le prime, solo le prime, tavole sul Papersera qualche anno fa) è il mio giudizio è più che positivo! Un Martina "d'annata" che regala piccoli gioiellini (attenzione SPOILER) come il rapido scambio di battute tra la papera e il pesce a pag. 27 e la scena (oggi assolutamente impensabile!) con Gambadilegno nell'atto di scuoiare un gatto! (FINE SPOILER)
      Grandiosi poi i disegni di Bioletto
      Ero il solo, oltre a Becattini, ad aver trovato la forte somiglianza del papero della prima tavola con lo Zione?  ;)

      - Paperino e l'uomo delle nevi - Martina?/Perego - AO 6 del 7/2/1954;

      Gulp! I nipotini che bevono vino? Questa proprio non me la aspettavo!



      Oltre a queste due belle storie un numero che si mantiene davvero ottimo.

      Glad
      « Ultima modifica: Lunedì 7 Mag 2007, 18:45:10 da Gladstone »
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      PolliceSu
        Re: Maestri Disney n. 34
        Risposta #17: Lunedì 7 Mag 2007, 19:47:16
        E' quella invece, la storia non è rimontata in alcuna parte.
        Per questo, quando l'acquistate, prendete una lente altrimenti difficilmente  riuscirete a leggere la storia

        Già, la versione del papersera era un'altra cosa... ;)

        Buon numero, comunque: una ristampa "ufficiale" del Cobra Bianco francamente ci voleva.
        Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

        Fabrizio De Andrè - Via del campo

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          Re: Maestri Disney n. 34
          Risposta #18: Giovedì 10 Mag 2007, 12:46:04
          Nel mio resoconto fumettistico dalla Francia scrivevo, tra le altre cose:

          Super Picsou Géant corrisponde a grandi linee al nostro Mega, pubblicando storie realizzate al di fuori dei confini francesi; e siccome l’Italia è al di fuori dei confini francesi, ecco che dopo alcune storie Egmont (Vicar, Rota che disegna una storia di Topolino in maniera… non trovo le parole, ma c’è la peggiore rappresentazione grafica del Topo che mi sia capitata di vedere da anni a questa parte, ed è stata veramente una brutta sorpresa, ed altri della casa editrice scandinava)
          La storia appare in questo numero dei MD (Topolino e l'arcipelago del tesoro), e continuo a rimanere della mia opinione.
          Il mio edicolante stamattina mi ha detto "Strano, questa volta MD è andato a ruba, se non ti tenevo da parte la tua copia non l'avresti trovata"; hanno ridotto ulteriormente la (credo) già esigua tiratura, o la notizia della pubblicazione del Cobra Bianco ha fatto da traino alle vendite?
          « Ultima modifica: Giovedì 10 Mag 2007, 12:46:56 da Alle »
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            Re: Maestri Disney n. 34
            Risposta #19: Venerdì 11 Mag 2007, 19:35:49
            Un numero ottimo, in cui, oltre al Cobra Bianco, spicca la storia di Perego, originalissima e divertente.
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              Re: Maestri Disney n. 34
              Risposta #20: Venerdì 11 Mag 2007, 19:39:18
              ma quanto costa? :-?

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                Re: Maestri Disney n. 34
                Risposta #21: Venerdì 11 Mag 2007, 19:41:03
                8 euri.
                No man commanded Jean Louise.
                Not on land and not on water.
                Jean did whatever he pleased,
                Until he kissed the gunners daughter.

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                  Re: Maestri Disney n. 34
                  Risposta #22: Venerdì 11 Mag 2007, 19:54:41
                  8 euro spesi nella miglior maniera possibile per un fumetto Disney attuale.
                  Rockstar Chef
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                    Re: Maestri Disney n. 34
                    Risposta #23: Venerdì 11 Mag 2007, 20:04:23
                    ok,grazie.sono un bel po,ma spero (e sono sicuro)che ne valga la pena ;)

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                      Re: Maestri Disney n. 34
                      Risposta #24: Domenica 13 Mag 2007, 15:25:12
                      MD # 34 – Gli Artisti milanesi
                      So che questa rivelazione turberà i sonni di molti, ma non posso vivere con questo peso sulla coscienza: la Scuola di Milano non esiste e non è mai esistita. Forse esisterà, ma sta di fatto che il tema portante di questo MD è assai tirato per i capelli e che i collegamenti tra i milanesissimi artisti di questo numero (basti pensare a Martina e Bioletto) sono assai esili. L’arrampicata sugli specchi è evidente e la redazione ne è consapevole (La non-scuola di Milano è il titolo dell’editoriale), ma è anche consapevole che a ben pochi fregherà della Scuola del capoluogo lombardo vista la pubblicazione di quel pezzo di storia che è Topolino e il Cobra Bianco (Martina/Bioletto), celebre avventura finalmente riproposta su carta.
                      Celebre avventura che però richiede una certa predisposizione e una certa apertura mentale. E sì, perchè Il Cobra Bianco non è una di quelle avventure che, per quanto datate, non fanno pesare la propria anzianità e restano sempre attuali e godibili, come possono essere le opere di Gottfredson e Barks. La produzione di Martina, è risaputo, ha una forte componente “casereccia” che ne fa pesare l’italianità e che risente fortemente degli influssi storici (con le dovute eccezioni, come L’Inferno di Topolino, ad esempio). E questa prima avventura non fa eccezione e forti sono le ingenuità della storia: se si possono tollerare animali non antropomorfi parlanti (dopotutto lo stesso Gottfredson ci aveva mostrato un pesciolino parlante ne Il Bel Gagà), straniano molto quadri e statue parlanti e semoventi (ai limiti dell’assurdo), pipistrelli giganti, satanassi (una versione ante litteram di quelli che vedremo nell’Inferno), sirene (che sembrano tratte da Il Mago Basilisco), una comunità sottomarina da fare invidia al Codino di Scarpa, Topolino e Pippo che respirano allegramente sott’acqua e fiori e alberi parlanti che sembrano presi dalle Silly Symphonies. Anche il carattere dei personaggi non è esattamente quello classico americano ma sembra anticipare le future dinamiche tra i personaggi martiniani: Paperino è iracondo e sbruffone e Topolino si tuffa nell’avventura di sua spontanea volontà, per ottenere la gloria, e non vuole portarsi dietro quello stupido di Pippo.
                      Ma nonostante i difetti e le evidentissime stranezze, la storia non è affatto brutta: nonostante certe imprecisioni nello svolgersi della trama, Martina è abilissimo ad amalgamare atmosfere horror ispirate a quelle di Pedrocchi al classico humor disneyano-martinano (fantastiche e impensabili al giorno d’oggi certe gag). Le imprecisioni e le ingenuità di cui sopra, non disturbano ma strappano un sorriso, al pari di certi simpatici artifici narrativi un po’ alla Little Nemo come il sole che sveglia Topolino. Anche la rocambolesca vicenda, chiaramente ispirata alle avventurose storie di Gottfredson, è coinvolgente e dinamica e sebbene non presenti colpi di scena clamorosi o straordinarie innovazioni, è molto godibile. Affascinanti i disegni di Bioletto che, con le forti reminescenze gottfredsionane e altaliaferriane, aumentano il contrasto tra l’innocenza dei personaggi Disney e gli ambienti cupi ispirati alle avventure di Pedrocchi.
                      Insomma: non un capolavoro, ma una storia godibile. Prima ho accennato alle Silly Simphonies e non a caso, all’inizio della puntata pubblicata sul primo Topolino Libretto, campeggia la scritta Sinfonia Allegra. Ecco, se consideriamo questa storia alla stregua di una Silly Simphony, si riescono ad apprezzare persino le ingenuità e le stranezze e la storia da stramba diventa un affresco trasognato, condito da favola e horror.  
                      Un consiglio: per apprezzarla appieno rieleggetela minimo una volta; non fermatevi alle prime impressioni.
                      Paperino e l’Uomo delle Nevi (Martina/Perego): in questa storia i nipotini devono vino. E anche Martina (ma è proprio lui lo sceneggiatore? L’articolo dice di sì, ma il sommario e l’INDUCKS tacciono) deve averlo fatto, prima di mettersi a scrivere questa sconclusionata avventura senza né capo né coda. Gag e ambientazioni esotiche. Insomma, solo intrattenimento e divertissement illogico giustificati dal fatto che è tutto un sogno. Tozzi i paperi altaliaferriani di Perego, a volte sproporzionati; brutti i giganti gottfredsoniani. Bocciata.
                      Paperino e la Città Calda (Martina/P.L. De Vita): bella storia dal sapore classico, che mantiene tuttavia una certa vena pazzerellona, forse un po’ troppo dispersiva. Buoni i disegni di De Vita Senior, sempre di grande effetto.
                      Topolino e l’Arcipelago del Tesoro (Rota): mah, Rota non mi è mai piaciuto più di tanto. La storia si prefigge di essere un’avventurosa alla Gottfredson ma per quanto non sia noiosa non riesce nemmeno a prendere il lettore  e ad appassionarlo come faceva il Maestro dello Utah. Poco caratterizzato e pressoché inutile Pippo, utile solo come pretesto per far spiegare a Topolino quello che deve sapere il lettore, alla fine l’avventura si riduce a un colpo di fortuna. Non ho nemmeno riscontrato le affinità a Gottfredson decantate da Becattini nell’articolo: solo l’entrata in scena di Gambadilegno ricorda quella che fa l’antagonista in Topolino Agente della Polizia Segreta. E i disegni? Anonimi. Forse non la peggiore rappresentazione grafica di Topolino da anni a questa parte, ma comunque piuttosto scialba; a posture efficaci si contrappone un ristrettissimo scomparto espressivo. Senza infamia e senza lode.
                      Lucca Comics Story: La Spedizione dei 1000 secondi (Camboni, Ziche, Perina, Mottura, Santillo, Freccero, Lavoradori, Mirone): storiella carina, buoni i disegni, ma l’avrei scarificata insieme a Gaia e il Terribile Robo Paper! (???/Santillo) in favore di una bella storia di Massimo De Vita, che viene trattato come il figlio della serva e del quale vengono pubblicate delle inezie come due paginette dell’Ispettore Point (due gialli non Disney) e delle tavole della serie di Sport Goofy (Marconi/De Vita), delle quali ne manca una per completare la serie. Mah.
                      Pippo in: Come si diventa detective (Boschi/Santillo): anche questa bella, al pari della Città Calda e seconda al Cobra Bianco. Il che la dice lunga: mancano storie di personalità, in questo albo. Ispirata ai cortometraggi How To di Pippo, si basa su una trama di grande humor e sui bei disegni di Santillo. Una lode per la presenza di Gancio.

                      In sostanza: mah. Non è un cattivo numero, le storie sono buone. Ma non sono storie da Maestri Dinsey quanto piuttosto da Grandi Classici; a parte Il Cobra Bianco non ci sono storie di spessore, che mi aspetterei visto che i MD escono solo due volte all’anno e costano otto euri. E poi mi schifano De Vita. Ottimi come al solito gli articoli almeno. Insomma, un numero da comprare solo per la prima storia, ma che poteva essere realizzato indubbiamente con più criterio.
                      In ogni caso, dico che ne vale la pena. Un numero sottotono dei MD risulta comunque piacevole.
                      Chi non lo compra è un Grrodon.
                      No man commanded Jean Louise.
                      Not on land and not on water.
                      Jean did whatever he pleased,
                      Until he kissed the gunners daughter.

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                        Re: Maestri Disney n. 34
                        Risposta #25: Domenica 13 Mag 2007, 15:55:43
                        Io l'ho trovato un numero come sempre eccellentemente curato con storie di varia qualità. Il Cobra Bianco è ottimo, poco meno di un capolavoro; logico, Martina possedendo, soprattutto in origine,  quella particolarissima predisposizione al surreale e all'incongruo, appare strano e i suoi Topolino e Pippo sono inediti, ma credo che proprio qui stia il Maestro: trovare un proprio stile ed abbandonare la tana sicura degli illustri predecessori. Stesso apprezzamento per il tratto di Bioletto che ho apprezzato soprattutto nelle prime tavole (quelle di Topolino giornale con il lettering minuscolo).
                        Topolino e l'uomo delle nevi è un altro viaggio assurdo e fantastico, una bomba di fantasia fin troppo potente; i testi, probabilmente di Martina, sono semplicemente assurdi  mentre il disegno di Perego, che ha sempre avuto dei detrattori, mi è parso tutto sommato buono (qualche riserbo sui già citati giganti).
                        Riguardo alle altre storie, evitabile quella di Gaia e La missione dei 100 secondi dell'Accademia Disney, un semplice esempio di felice lavoro di gruppo.
                              
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                          Re: Maestri Disney n. 34
                          Risposta #26: Domenica 13 Mag 2007, 17:47:26
                          Già, la versione del papersera era un'altra cosa...

                          Esiste ancora il modo di scaricare quelle pagine da qualche parte?  Non sono più online?
                          Avevo le annate complete del Topolino giornale 1948 e 1949, ma le ho recentemente vendute...

                          Grazie

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                          Brigitta MacBridge
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                            Re: Maestri Disney n. 34
                            Risposta #27: Lunedì 14 Mag 2007, 11:54:37
                            Finora ho trovato solo il tempo di leggere il "Cobra bianco" ed è stata una faticaccia per i miei poveri occhi non più tanto giovani!   :o Comunque pazienza, sempre meglio una stampa mignon che non rimontaggi assurdi.

                            La storia è particolarissima; sottoscrivo tutto quanto detto da portamantello, nel bene e nel male. Nel male, soprattutto la parte iniziale sembra un po' sconclusionata nello sviluppo della trama (oddio, anche il seguito, ma l'inizio proprio...) Nel bene, mi hanno molto colpito i disegni di Bioletto, che mi sono piaciuti forse anche più di quelli dell'"Inferno".
                            Mi ha stupito vedere Gambadilegno intento ad "onesti svaghi"  ;D, vale a dire torturare un gatto... e sì che lo stesso Gambadilegno è un gatto!
                            Il resto dell'albo è ancora intonso, ho solo dato una rapida occhiata alle tavole di Sport Goofy... niente di memorabile.
                            I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

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                            • Paperonuuuuccciooooo....
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                            PolliceSu
                              Re: Maestri Disney n. 34
                              Risposta #28: Martedì 15 Mag 2007, 10:29:43
                              Sul "cobra bianco" ho già detto, vediamo le altre storie...


                              Paperino e l’Uomo delle Nevi (Martina/Perego): in questa storia i nipotini devono vino. E anche Martina (ma è proprio lui lo sceneggiatore? L’articolo dice di sì, ma il sommario e l’INDUCKS tacciono) deve averlo fatto, prima di mettersi a scrivere questa sconclusionata avventura senza né capo né coda. Gag e ambientazioni esotiche. Insomma, solo intrattenimento e divertissement illogico giustificati dal fatto che è tutto un sogno. Tozzi i paperi altaliaferriani di Perego, a volte sproporzionati; brutti i giganti gottfredsoniani. Bocciata.
                              Qui nel mio caso è scattato il fenomeno "nostalgia". Rileggere questa storia mi ha generato una prolungata sensazione di deja-vu. Eh già, perche' io sono sicura di averla letta da bimba. Ma dove? L'inducks qui non mi aiuta, perché sono abbastanza convinta che nessuna delle pubblicazioni ivi citate sia mai stata in mio possesso. Ma allora dove la ho letta? Siamo sicuri che non comparisse nel cofanetto Mondadori "Le disavventure di Paperino"?
                              Comunque, l'effetto nostalgia ha colpito violentemente e, pur essendo razionalmente d'accordo con quanto detto da portamantello, a livello emotivo promuovo la storia e sono felice di averla ritrovata :)

                              Citazione
                              Paperino e la Città Calda (Martina/P.L. De Vita): bella storia dal sapore classico, che mantiene tuttavia una certa vena pazzerellona, forse un po’ troppo dispersiva. Buoni i disegni di De Vita Senior, sempre di grande effetto.
                              Sottoscrivo.

                              Citazione
                              Topolino e l’Arcipelago del Tesoro (Rota): mah, Rota non mi è mai piaciuto più di tanto. La storia si prefigge di essere un’avventurosa alla Gottfredson ma per quanto non sia noiosa non riesce nemmeno a prendere il lettore  e ad appassionarlo come faceva il Maestro dello Utah. Poco caratterizzato e pressoché inutile Pippo, utile solo come pretesto per far spiegare a Topolino quello che deve sapere il lettore, alla fine l’avventura si riduce a un colpo di fortuna. Non ho nemmeno riscontrato le affinità a Gottfredson decantate da Becattini nell’articolo: solo l’entrata in scena di Gambadilegno ricorda quella che fa l’antagonista in Topolino Agente della Polizia Segreta. E i disegni? Anonimi. Forse non la peggiore rappresentazione grafica di Topolino da anni a questa parte, ma comunque piuttosto scialba; a posture efficaci si contrappone un ristrettissimo scomparto espressivo. Senza infamia e senza lode.
                              A me ha colpito un certo "ribaltamento" dei ruoli: in questa storia è Topolino che "ingannando" Gambadilegno si intrufola a bordo della sua nave, fruga fra le sue carte, e cerca il modo di sottrargli il tesoro di sotto al naso. Esattamente il contrario di quello che accadeva in una simile storia degli anni d'oro. Comunque trovo che su questo "ribaltamento" si poteva lavorare di più, magari sottolineandolo meglio, e forse ne poteva uscire qualcosa di più divertente.

                              Citazione
                              Lucca Comics Story: La Spedizione dei 1000 secondi (Camboni, Ziche, Perina, Mottura, Santillo, Freccero, Lavoradori, Mirone): storiella carina, buoni i disegni,
                              quoto

                              Citazione
                              ma l’avrei scarificata insieme a Gaia e il Terribile Robo Paper! (???/Santillo)
                              addirittura "scarificata"? Non ti pare un eccesso di crudeltà?  ;)
                              Scherzi a parte, chi è il papero in abiti eleganti che alla fine indossa l'armatura? Ditemi che non è Paperino, per favore!

                              P.S.:Ehi, nell'articolo su Dalmasso, Fossati, Marconi è anche citato l'INDUCKS!  :)
                              « Ultima modifica: Martedì 15 Mag 2007, 10:38:16 da Brigitta_McBridge »
                              I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

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                                Re: Maestri Disney n. 34
                                Risposta #29: Martedì 15 Mag 2007, 11:04:47
                                Scherzi a parte, chi è il papero in abiti eleganti che alla fine indossa l'armatura? Ditemi che non è Paperino, per favore!
                                No, no :) è una sorta di maggiordomo o autista! (non ricordo molto bene... avevo visto qualcosa nei Duck Tales che trasmettevano in TV un bel po' di anni fa (non so se li hanno più trasmessi), ma non avevo prestato molta attenzione perché non era una serie che mi appassionava molto (forse per i riferimenti all'opera di Barks, che in realtà erano un po' deformati)
                                « Ultima modifica: Martedì 15 Mag 2007, 11:09:39 da Floyd75 »
                                --- Andrea

                                 

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