Mah... ho letto il numero, e, a parte le Superstar, le uniche che ho gradito sono state
La pentola genuina (che già conoscevo),
Il regalo sesquipedale e la storia con Ok Quack.
Nel dettaglio:
Topolino 1500 è una storia anche carina, simpatica, ma troppo ricca di avvenimenti e molto veloce; più tavole avrebbero sicuramente giovato alla qualità. La storia del "satellite bomba", già letta, si conferma spassosissima!
Ottimo il ruolo di Ok Quack, che all'inizio sembra quasi inutile, ma che poi diventa un buon comprimario. Magnifico Cavazzano in stato di grazia.
La storiella di Siegel è invece una delle peggiori italiane che abbia letto, seriamente. A parte i disegni un po' scadenti di Lostaffa, la trama è piuttosto stupidotta, con il povero Paperino che si ritrova a fare il cassiere di banca e deve affrontare una rapina. Finale idiota e immotivato, senza se e senza ma (sia chiaro che amo la cattiveria martiniana ma questa volta è ingiustificata e gratuita, oltre che banale). Divertente invece la breve di Kinney, con un Malachia strepitoso (pp. 102, 103) e uno zione più rimbambito del solito
Buon giallo
Topolino e le evasioni impossibili. La trama, forse è un pochino forzata, ma di certo è scorrevole e neanche paragonabile ai gialletti di serie B che ogni tanto spuntano sul topo di oggi. I disegni di Chierchini sono eccellenti, e danno alla storia un forte sapore artigianale.
Noiosetta
Topolino e il principe rapito, ma lodevole la ristampa; su Mamma Pappa mi sono già pronunciato altrove.
Chiudono il numero una storia di Pippo con soggetto (e apparizione) di Francesco Salvi, che alla fine non è che un mero inno all'ecologia, una divertente storiella dei Barosso (anche se il tormentone delle vocali allungate alla fine stanca), e la splendida
pentola genuina, con un Cimino al massimo e un Cavazzano molto scarpiano. Eccellente, di sicuro la migliore storia del numero.
Due parole, infine, per le brevi S/W-code: passando sopra
Qui Quo Qua e il mondo delle favole, storiella dimenticabile che però con i tre paperini non ha nulla a che fare, ho trovato davvero stupida e sconclusionata la storiella dei "Duck Tales". La trama è veramente banale e sa tanto di brodo allungato; patetico e inutile l'inno ai valori umani (pag. 130/131: mi riferisco alla ramanzina di Desmond). Oltretutto, sembra che i personaggi della serie (Jet, Gaia e Tata) siano infilati e appiccicati con la colla...
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Insomma, come già detto mille volte la dimuzione di pagine resta il principale fattore della caduta libera della testata: a parte le Superstar (e di questo ringrazio Boschi & Co. che ogni mese ce le propongono
) sembra di avere in mano uno di quei Classici anni '80, infarciti di storielle straniere e con un contorno di storie italiane, peraltro scelte a casaccio e non certo memorabili. Il voto giusto di questo numero è per me di tre stellette, ed è un peccato perché la testata stava diventando veramente la migliore sulla piazza pochi mesi fa...
Bah (cit.)
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