Dopo le feste, ecco che arriva l'analisi su Juniper Ducklair.
Che Everett Ducklair avesse una figlia, ben nascosta nelle profondità della Ducklair Tower, era risaputo dai pochi, fortunati possessori del numero 0/3, Xadhoom!, dove in uno degli schizzi preparatori per la Torre, si veniva a conoscenza di una cella criogenica in cui dormiva la rampolla. Ma della sua esistenza si erano poi perse le tracce, vuoi anche per la marginalità di Everett nella saga di PKNA, fino all'ultimo numero, dove qualcosa, qualcosa si intuiva.
Le vere rivelazioni sarebbero arrivate solo con il numero 1 della nuova saga, dove Everett si rivolgeva ad una delle due (e quanti sconvolgimenti sarebbero arrivati dalla seconda capsula!) celle criogeniche, rivolgendo la buonanotte alla figlia, chiamandola con il suo nome: Juniper. Per osservare l'aspetto fisico della ragazza, dobbiamo attendere fino al numero 3, la Voce del Buio: Juniper esce da una macchina blindata, con l'aspetto disastrato di chi è appena uscito da un luno sonno e con indosso una tuta molto simile a quella che si vede far da capolino tra i vestiti della misteriosa Profunda... il legame che vi è tra di loro, e che dà il titolo all'albo, è tutt'altro che insolito, dato che le due, come rivela Everett verso la fine, sono sorelle!
Gemelle, anzi, ma gemelle molto diverse. Per cominciare nell'aspetto: dove Korinna ha un fascino misterioso e ribelle, una bellezza violenta, Juniper mostra invece ciocche bionde sparse, languidi occhi blu e ha, come la sorella, forme che all'epoca ebbero svariati effetti su svariati PKers, sui quali non è ora il caso di soffermarsi.
Il carattere delle due è invece tutto un altro discorso, dal momento che Juniper è stata sconvolta da ogni sceneggiatore (e, nel numero 6, anche da un disegnatore) che vi abbia messo sopra le chine, e sulla sua reale personalità si possono fare solo delle ipotesi.
La prima volta che vediamo Juniper "in azione" è nel numero 4, tra pagina 26 e pagina 27, a fronte di un falso specchio, dove Everett commenta sul suo aspetto dicendo: "Hai gli stessi occhi di tua madre.", e poco dopo "Sto provando ad essere un buon padre per tutte e due... altrimenti non vi avrei mai portato via da lei"; la scena è tra le più intriganti di questi primi numeri, anche se non dice nulla sul passato di Juniper o sulla sua personalità. Si può solo percepire che non sembra così violenta e piena di rabbia come Korinna.
I primi indizi sulla sua personalità li abbiamo nel numero 5, La Fine della Storia, a pagina 22 e 23: Juniper mostra di provare anche lei rancore verso il padre (ed il gioco di sguardi tratteggiato da Turconi in queste due pagine è stupendo), per motivi appena accennati, ma seri: "La situazione con tua madre era diventata insostenibile... ma questo lo sai bene! Stava diventando troppo pericolosa.". Juniper non reagisce, ma a pagina 40 sembra aver superato il rancore latente, e mostra il primo vero sorriso. A differenza della sorella, ne vedremo molti altri. A pagina 52, mostra persino interesse per l'esterno, dimostra un'emotività semplice ed immediata, lontana (sembra) dai macchinosi piani di Korinna; la scena si conclude con una danza sotto la pioggia che lascia Everett basito. Ma le cose sono destinate a peggiorare: a pagina 70, l'ultima della storia, vediamo Juniper che guarda con tristezza il nuovo mondo in cui si trova. La Juniper di Cordara e Turconi è dunque una ragazza che ha superato il rancore verso il padre, o almeno così sembra, ma non la tristezza per la lontananza da casa; non è macchinosa ed ha un'emotività semplice.
Nel numero successivo, abbiamo la prima uscita di Juniper nel mondo esterno, ed il contatto con Pikappa, a pagina 28, fa nascere in lei interesse per il papero mascherato "Pikappa si è messo fra lui e me. L'ha fatto per difendermi."; e allo stesso tempo nasce una delle sottotrame più interessanti, e peggio sfruttate, di PK2: l'interesse di Juniper per Paperinik. Interesse che Everett non approva, e cui cercherà di rimediare con un piccolo "taglio" alla memoria di PK; ma proprio nel momento in cui si appresta a farlo, compare (in maniera del tutto deus ex machina) Juniper, che pronuncia la frase più sconvolgente del numero: "Sono venuta ad impedirti di fare una cosa simile... contro il papero che amo!" La reazione di Everett e Pikappa è sconcertata, ma l'industriale cambia rapidamente idea quando Paperinik la salva da un un crollo, appena due pagine dopo. La rivelazione di Juniper sembra non lasciare tracce su PK, che anzi è tutto occupato a trovarsi un rifugio. La bionda figlia di Ducklair sembra in questo numero ancora più umana di prima, e inizia a mostrare un po' di spina dorsale, anche se la sua conflittualità con il padre è ancora molto bassa. Questa è la Juniper di Sisti e Marco "Copy&Paste" Gervasio.
Nel numero 7, Juniper si prende una pausa, forse anche dalle funzioni cerebrali: a pagina 32 e 33 viene di nuovo tratteggiata con lo sguardo vacuo e perso del numero 3. Questa è la Juniper di Sisti e Macchetto.
Passa un mese e la bionda fa un'altra breve improvvisata (Juniper compare poco, ma molto spesso anche nei numeri che poco hanno a che fare con la trama principale in tutta questa prima parte, a differenza di Korinna, e questa può essere una ragione dietro la sua frammentazione emotiva), peraltro assai meglio tratteggiata da Gula rispetto al numero 18. Picco di ormoni? Questa è la Juniper, silenziosa e inespressiva, di Ambrosio e Gula; il numero si chiude senza novità di sorta sulla vicenda Ducklair, ma è da segnalare il preview in quarta di copertina, uno dei migliori di tutte e due le serie pikappiche.
Il numero 9, il bel Gradi di Separazione, vede Juniper finalmente in azione: a pagina 26 e 27, abbiamo il primo segno di un deficit emotivo: "Spiegatemi a cosa servono i fiori!" domanda ad uno stupefatto Morrighan, con lei per osservare che non esca dalla Ducklair Manor. Cosa che accade puntualmente, a pagina 32, quando Juniper avverte che il padre è molto turbato, e per la prima volta la vediamo usare i propri poteri mentali: costringe Morrighan a seguirla e poi, due pagine dopo, a restare sospeso sopra un cornicione per attirare l'attenzione di Paperinik. Questa è la prima volta che Juniper mostra attitudine al comando, con un discreto sprezzo dell'interesse altrui, e questo la accomuna alla sorella (per quanto l'abilità di Korinna al controllo sia immensamente superiore). Ci viene anche mostrato un abbraccio della bionda a Paperinik, riprendendo l'idea di un'attrazione da lei provata. Decisa, manipolatrice ma ancora in contatto emotivo con il padre (ha richiamato PK per aiutarlo, dopotutto): è la Juniper di Catenacci e Barbaro, anche lui in forma molto migliore rispetto al numero 17.
Il numero 10 vede una pausa nelle apparizioni di Juniper, ed il numero 11 (il miglior numero di PK2 ed anche in generale una delle punte massime di tutte le saghe pikappiche) è interamente dedicato a Korinna, che riceve le amorose cure di Sciarrone. Segue il mediocre numero 12, ma che segna una svolta importantissima per Juniper, un ribaltamento della prospettiva improvviso e profondo: se per Korinna possiamo vedere un'evoluzione lenta e graduale verso una maggiore umanità, che ha il suo punto massimo nel numero 15, Juniper ha un'andamento a parabola; il culmine è stato raggiunto in Gradi di Separazione, ed adesso è ora di scendere. Juniper è ora a capo di un progetto per il recupero sociale di criminali pentiti, e pensa bene di utilizzarne uno per colpire le stesse industrie di suo padre; non è solo una rivelazione che sconvolge tutto il paradigma precedente di Juniper, ma mostra lo stesso odio viscerale di Korinna. Questo avvicinamento alla linea dura coinvolge anche Pikappa, che viene sacrificato da Juniper con poche remore ed una frase sinistra: "E prima o poi sarebbe comunque successo"; è la fine dell'interesse tra lei e Pikappa. Una delle sottotrame più interessanti viene troncata con un colpo d'accetta. Accanto a questa Juniper piena di odio e macchinatrice, abbiamo un notevole siparietto comico a pagina 24, che la presenta come pasticciona e poco adatta alla tecnologia (a differenza della sorella). Dura, machiavellica, ma ancora pasticciona; è la Juniper di Artibani e Migheli.
Segue una pausa di due numeri prima del salto finale, in cui Juniper non ha apparizioni, tranne un'eloquente frase nel 14: "Così vedrò meno possibile la tua faccia [padre]!" Possiamo tirare alcune somme: un dato interessante è che non si sono avvicendati due sceneggiatori uguali nelle storie trattate fino ad ora, e ancora più importante, Juniper ha avuto un ruolo significativo solo nei numeri 6, 9 e 12, accanto ad una serie di camei e comparse inutili nei numeri 3,4,5 e 7; facendo un raffronto con Korinna, la figlia di Ducklair in quanto tale è apparsa fino ad ora solo nel numero 3 e nel numero 11, ed in entrambi ha sconvolto gli eventi. Ma la caratteristica più importante di Korinna, è la sua capacità di rimanere nei pensieri di Pikappa, di Everett e di Juniper anche mentre è a (suppongo) godersi il sole sulla spiaggia di Goose Beach! Juniper non ha la stessa importanza, non ha la stessa forza d'animo.
Arriviamo al numero 15, il numero della Rivelazione, che completa quella del numero 11. Tra pagina 14 e 15 Juniper ci viene mostrata dal punto di vista di Pikappa, che riassume il giudizio in una parola: "...è una pasticciona!"; è interessante notare come Paperinik affermi poco prima che le due sorelle sono molto diverse nel carattere: dà l'idea che Pikappa consideri Juniper ancora degna di fiducia, e come in fondo "buona", contrapposta alla sorella "cattiva". Per Juniper, Il Vero Nemico è uno splendido regresso ai fasti del numero 5: lacrime, rancore, ma ancora capacità di ascoltare il padre che narra del suo passato e dei motivi che hanno portato le sue figlie a crescere in capsule criogeniche. Rancorosa, ma triste ed indifesa: è la Juniper di Riccardo Secchi e di un Turconi in stato di grazia.
Il numero 16 è il respiro prima del balzo, e poi entriamo nel girone dei due numeri finali: nelle prime pagine di Nel Fuoco vediamo le sorelle bambine, con una Korinna incattivita e con la voglia di fare la piromane, ma Juniper rimane emotivamente neutra. A pagina 27, invece, la ragazza esercita il suo fascino (ed il suo flusso mentale) sull'affarista Gordon Bekko, mostrando come la sua tendenza al comando sia notevolmente cresciuta, e si sia allontanata dagli esperimenti su Morrighan. Poco dopo, esprime le vere motivazioni che l'hanno portata ad attaccare le industrie Ducklair: trasformare la Terra in un nuovo pianeta Corona, con lei e Korinna a capo. Niente meno che la conquista del mondo. Juniper in questo numero accresce le proprie abilità dissimulatorie, come a pagina 54, in cui dice al padre: "Spero di non deluderti mai.", mentre ne sta progettando la fine assieme alla sorella, e a pagina 69, si chiude del tutto ogni speranza di riscatto per quella che un tempo era la gemella "buona": Korinna le chiede se provi ancora qualcosa per Pikappa, e lei risponde: "E' coraggioso e qualche volta mi è stato utile, ma non mi accontento di così poco." Questa è la Juniper di Macchetto e Barbaro (disegnatore che sembra avere finito l'inchiostro di china).
Con questo sordido numero 17 ci si avvia alla storia conclusiva di una serie che avrebbe potuto dare tantissimo al fumetto italiano, non solo Disney, e che invece è rimasta abbozzata; Juniper mantiene per tutto Affari di Famiglia un'emotività a doppio binario, mentre simula affetto e comprensione per il padre, ma in realtà lo sta attirando nella trappola ordita con Korinna. Esemplificativa la sua espressione a pagina 24: il ghigno di chi sa di stare vincendo. Le ultime immagini di Juniper, tra pagina 54 e pagina 63, ce la mostrano rabbiosa e dalla fronte sempre aggrottata: Korinna ha assimilato la sorella, ha proiettato il proprio odio su di lei, e di Juniper non è rimasto più nulla. Questa è l'ultima Juniper, di Ambrosio e Gula.
La personalità di Juniper sembra, alla fine, una linea spezzata, che un consistente percorso verso un perdono del padre ed un aumento dell'empatia (assieme ad un certo coinvolgimento emotivo verso PK) fino al numero 9. Tre numeri dopo, vi è un brusco cambiamento di rotta, in quanto la ragazza si dimostra ostile al padre, forse ancora più di Korinna (dopotutto lei non ha tramato per rovinare le industrie di Everett e la sua reputazione: nel numero 11, Korinna sembra interessata soltanto ad andarsene). C'è un ritorno all'empatia e all'umanità nel numero 15, quando Juniper mostra più lacrime che rabbia, ma è solo un momento prima della definitiva caduta verso l'odio.
Molto si può spiegare secondo la logica degli ultimi due numeri, che, per esigenze di trama (di chiusura) dovevano vedere le due sorelle tramutarsi in nemiche del nostro azzurrognolo pianeta; su quella che sarebbe potuta essere la personalità di Juniper se non fosse avvenuta la brusca chiusura, si possono solo fare delle ipotesi. Probabilmente la ragazza si sarebbe allineata alle idee di Korinna, ma avrebbe cercato di trascinare anche Pk dalla sua parte; ma se Korinna stessa fosse cambiata? Mi riferisco al finale del numero 15, unica volta in cui vediamo la ragazza con un accenno di lacrime, e l'odio e la rabbia sommersi da tristezza. Forse Juniper avrebbe aiutato Korinna, forse Korinna avrebbe trascinato Juniper nel baratro dell'odio cieco, forse Juniper stessa avrebbe rivelato alcune inclinazioni particolari. Se infatti Korinna è molto simile al padre (nell'aspetto, nella dimestichezza con la tecnologia, nell'intelligenza e nella volontà ferrea ), Juniper sembra più simile a Serifa, più affine alla capacità della madre di nascondere le vere emozioni ed i veri sentimenti, e questo la rende - o l'avrebbe resa - molto più pericolosa della violenta e rabbiosa Korinna.
Alla fine, sono soltanto ipotesi. Juniper resta un personaggio mal gestito, molto probabilmente per le sue continue comparse in diversi spezzoni e vignette nel corso delle storie, cosa che ne ha intorbidito l'emotività e non ha reso chiari alcuni passaggi, ed ha reso altri del tutto inspiegabili (come quello dalla preoccupazione del numero 9 all'ostilità del numero 12).
Se non, con una soluzione, estrema. Si tratta di un problema di punto di vista: prima del numero 12, la storia non era ancora stata narrata dal punto di vista di Juniper (come invece avviene per Korinna sin dal numero 2): potrebbe essere che la ragazza non abbia fatto altro che nascondere il suo odio verso il padre, ma ben determinata a colpire dall'interno, invece che dall'esterno, come Korinna, costruendosi per ciò un'eria di ragazza acqua e sapone, dolce ed innocua? Quest'idea ben si sposa con la somiglianza psicologica tra madre e figlia, entrambe grandi dissimulatrici (Serifa ha ingannato Everett per anni!); inoltre, a pagina 52 di Onde Alpha, qualcuno afferma: "Onde! Onde cerebrali alpha! La sotto ce n'è una vera tempesta! Come fa Papernik a non percepirle?"; si può essere quasi certi che sia stata Juniper. Si tratta di un'ipotesi, ma se fosse vera, tanto di cappello a lei: significherebbe che la bionda telepate aveva suoi particolarissimi piani sin dall'inizio, e avrebbe ingannato la sorella, Pikappa e il padre.
E, ancora dopo quasi dieci anni, avrebbe ingannato anche tutti noi.
Spero che questa analisi abbia stuzzicato il vostro interesse e, perché no, anche la vostra fantasia!
A breve (stavolta per davvero, a breve) l'analisi su Serifa, e poi, credo verso fine mese, i primi segni del progetto di PK2.0.